Cinque mesi circa dopo aver accolto l’appello del Sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, per restaurare e mettere in sicurezza l’opera “Il Bambino migrante” di Banksy a Venezia (si veda altro articolo di BeBeez), Banca Ifis ha formalizzato l’acquisto di Palazzo San Pantalon, l’immobile situato in Campo Santa Croce 1, sulla cui facciata è proprio dipinto “The Migrant Child” (si veda qui il comunicato stampa), denuncia dello street artist nei confronti del dramma rappresentato dalle migrazioni irregolari nel Mar Mediterraneo.
Il disegno, che si sta deteriorando a causa degli effetti di umidità, acqua alta e salsedine, raffigura un bambino che indossa un giubbotto di salvataggio che si alza in piedi, con le gambe immerse nell’acqua del canale e il braccio destro teso verso l’alto mentre impugna il fusto di una pianta che rappresenta una torcia di segnalazione e sprigiona un intenso fumo rosa.
L’opera di Banksy è apparsa sulla facciata di Palazzo San Pantalon nella notte tra l’8 e il 9 maggio 2019, nel corso della Biennale di Venezia, ed è una delle sole due opere riconosciute dall’artista in Italia.
A vendere all’istituto di credito è stata la società San Pantalon srl, scriveva la settimana scorsa Il Gazzettino, spiegando che si tratta di un’immobiliare padovana che aveva acquisito la proprietà da un avvocato veneziano. L’srl si occupa di acquisto, vendita, ristrutturazione di beni immobili, locazione di beni immobili propri. Il 100% di San Pantalon è detenuto da un’altra società, Albergo Basilea srl, che possiede l’Hotel Basilea, in S. Croce – Rio Manin 817 e fa capo al 50% ad Elisa e Marta Semenzato.
Il valore dell’operazione non è stato reso noto e Banca Ifis, interpellata a questo riguardo da BeBeez non ha rilasciato dichiarazioni in merito. Tuttavia, nel maggio del 2019 La Tribuna di Treviso aveva rivelato che “poche ore prima dell’ufficializzazione della paternità dell’opera, l’immobiliare Engel&Volkers aveva emesso un comunicato in cui magnificava le doti del palazzotto in Campo San Pantalon, sestiere di Santa Croce, in vendita per quattro milioni e mezzo di euro: 400 metri quadrati, otto camere da letto e due bagni”.
Nell’ambito di quest’operazione, BonelliErede ha assistito Banca Ifis nell’acquisto del palazzo, per i profili corporate e real estate, per i profili di diritto urbanistico, ambientale e relativi al vincolo culturale di Palazzo San Pantalon, oltre che per i profili fiscali dell’acquisto. La società venditrice è stata assistita dallo Studio Legale Bettiol, Molina & Associati.
“Siamo lieti di annunciare l’acquisto di Palazzo San Pantalon, che in seguito ai lavori di restauro, e messa in sicurezza, sarà restituito a Venezia per arricchirne il già straordinario patrimonio artistico. L’iniziativa è nata nell’ottobre 2023 quando abbiamo accolto l’appello del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi per una collaborazione virtuosa tra il pubblico e il privato che consentisse di mettere in sicurezza il dipinto di Banksy”, ha detto Ernesto Fürstenberg Fassio, presidente dell’istituto di credito.
“Nella sua evidente unicità, l’opera-manifesto impone una valutazione morale sui temi dell’immigrazione, dei diritti Universali dell’Uomo, e delle garanzie di sicurezza; che evocano, come un monito, la speranza e la pace. Banksy impone una riflessione sul concetto di Umanesimo, in rapporto con la responsabilità di una società evoluta, e mai indifferente. Per questo motivo Banca Ifis vuole dare al più presto il via ai lavori di restauro dell’immobile per restituirlo a Venezia in una nuova veste, in cui i giovani artisti della street art potranno esporre le proprie idee ed opere d’arte”.
Il progetto rappresenta un elemento di continuità con l’impegno per la promozione dell’arte e della cultura che l’istituto di credito persegue attraverso il proprio Social Impact Lab Kaleidos, che sviluppa iniziative a elevato impatto sociale. Prima dell’acquisto di Palazzo Pantalon ne erano state realizzate oltre 30, con un investimento complessivo di 7 milioni di euro, nel triennio 2022-2024. Lo aveva specificato l’istituto nella comunicazione relativa ai risultati preliminari 2023 che, al netto della PPA, si è chiuso con un utile netto di 160,1 milioni di euro (+13,5%), valore definito record da Banca Ifis che ha spiegato come sia stato così raggiunto con un anno di anticipo il target inizialmente previsto per il 2024 dal piano industriale messo a punto per il triennio 2022-2024. Fra gli altri indicatori, i ricavi sono aumentati del 3,5%, e i recuperi di cassa sui portafogli NPL sono cresciuti del 3,6%, a 397 milioni di euro. Il CET1 ratio, invece, si è attestato al 14,87%, oltre i requisiti patrimoniali richiesti (9%).