Dal 10 aprile al 31 maggio prossimi, in occasione della Milano Art Week, gli uffici milanesi della società di m&a e debt advisory Clearwater International ospitano la mostra Se tutto bruciasse di Alessandro Calabrese, a cura di Francesca Interlenghi e in collaborazione con la galleria d’arte contemporanea Viasaterna (si veda qui il comunicato stampa).
Il progetto espositivo raccoglie 12 opere fotografiche, che indagano il modo di produzione delle immagini, la loro proliferazione bulimica, il tema dell’inconscio tecnologico e il ruolo del caso nel processo di esecuzione. La riflessione, condotta dall’artista attraverso la rivisitazione in chiave contemporanea della pittura di genere, iniziata nel 2021 con la serie Hierarchy of Genres, dà conto della sua pratica peculiare.
Calabrese parte, infatti, da un archivio di immagini da lui stesso realizzate, ottenute da fotogrammi di film in cui le persone si abbracciano e da fotografie con composizioni floreali, stampate in formato A4, su carta fotografica lucida, dal lato sbagliato. Questo fa si che l’inchiostro non penetri nella fibra della carta, costringendo la rappresentazione in un limbo latente, temporaneo e instabile. L’unico modo per dare permanenza e fissare la composizione è di fotografarla nuovamente, riprodurla meccanicamente, con esiti di vibrante cromatismo e forte accento pittorico.
Spiega la curatrice: “Il titolo della mostra sottende una riflessione che non è solo di ordine estetico ma anche, e soprattutto, di carattere etico perché ricolloca le nostre azioni all’interno di un ecosistema che implica nuovi parametri, rivelando la necessità di rinegoziare i termini della nostra presenza nel mondo. Se tutto bruciasse allora, quale tra i molteplici scatti di cui siamo quotidianamente autori vorremmo salvare? Quale vorremmo conservare a testimonianza della nostra identità?”.
Da sempre interessato a esplorare l’articolato sistema delle relazioni umane e rielaborando in chiave artistica i valori distintivi di Clearwater International, tra cui la trasparenza, la fiducia, la collaborazione, il reciproco rispetto, la flessibilità nell’affrontare il cambiamento e il costante impegno nel coltivare le imprese, si legge nella nota della società di advisory, l’artista ha realizzato per l’occasione un’installazione neon site-specific. La scritta “Fare le cose per bene è l’ultima linea di resistenza” (2024), acquisita dalla società, costituisce il primo tassello di una progettualità a lungo termine, incipit di un sodalizio virtuoso e continuativo che il gruppo intende istituire tra arte e impresa.
“Vogliamo che i nostri uffici non siano solo un luogo di lavoro, ma anche uno spazio di contaminazione e scambio di idee. Per questo, in occasione della Milano Art Week 2024, abbiamo accolto tra le nostre mura l’arte contemporanea, capace di stimolare innovazione, progresso e benessere all’interno e all’esterno dell’azienda”, ha commentato Alexandre Perrucci, managing partner di Clearwater International in Italia, che ha aggiunto: “Ringraziamo Alessandro Calabrese, che ha saputo dare forma fisica ai valori aziendali che promuoviamo. Le sue immagini evocative spingono alla riflessione e danno vita a un ambiente di lavoro e stimolano la condivisione, la creatività e la socialità. A questa prima iniziativa ne seguiranno altre, rafforzando il senso di appartenenza nella nostra community e favorendo l’arricchimento culturale e il benessere dei nostri professionisti”.
Chi è Alessandro Calabrese
Nato a Trento nel 1983, laureato in architettura, vive e lavora a Milano, dove insegna presso la NABA-Nuova Accademia di Belle Arti. Nel 2015 il magazine e museo olandese FOAM lo seleziona fra i talenti emergenti internazionali per il suo A Failed Entertainment, con il quale inoltre espone al MACRO di Roma. Nel 2017 presenta la prima personale Impasse presso la galleria Viasaterna, in cui viene esposto il corpo di lavoro The Long Thing, e a cui seguono, tra le altre, le mostre a Palazzo Reale Milano per il Premio Cairo nel 2018 e la collettiva After Monet al Mart di Rovereto nel 2020. Dopo la mostra Are People Flowers? presso Viasaterna e la partecipazione alla collettiva Milano Piano Zero alla Triennale Milano nel 2021, nel 2023 torna a esporre a Palazzo Reale nell’ambito della collettiva 13 fotografi per 13 musei.
Per informazioni
Se tutto bruciasse, mostra di Alessandro Calabrese, a cura di Francesca Interlenghi,
in collaborazione con Viasaterna
Dove: Clearwater International, via Agnello 8, Milano
Orari: dal 10 aprile al 31 maggio, da lunedì a venerdì, dalle 16 alle 19; sabato 13 e domenica 14 aprile dalle 11 alle 20