Cherry Bank, banca specializzata nei servizi di supporto alle imprese, nella gestione di portafogli NPL e nell’acquisto di crediti fiscali, controllata da Giovanni Bossi, ha annunciato venerdì 12 aprile l’acquisto del 9,6% di Banca Macerata, divenendo il primo socio della banca marchigiana (si veda qui il comunicato stampa).
L’acquisizione si inserisce nel programma di ampliamento dell’operatività di Cherry Bank attraverso accordi commerciali con istituti bancari a forte radicamento territoriale. L’intervento nel capitale è quindi volto alla realizzazione di sinergie sull’offerta, in linea con la gamma di soluzioni per famiglie e imprese già presente da parte di Banca Macerata e avviata anche da Cherry Bank nella contigua regione romagnola e nell’area di Pesaro, ove l’ampliamento di Cherry Bank è avvenuto recentemente grazie alla fusione di Banca Popolare Valconca perfezionata solo 4 mesi fa.
L’amministratore delegato di Cherry Bank, Giovanni Bossi ha commentato: “Banca Macerata è una realtà solida sul territorio e stabilmente profittevole. Vogliamo collaborare quali soci, nel pieno rispetto delle rispettive autonomie ed in coerenza con le linee guida tracciate a sostegno della nostra desiderata espansione. Collaboreremo con Banca Macerata per far sentire al meglio la nostra vicinanza, certi che la collaborazione potrà fare bene ad entrambi e, soprattutto, consentire di servire al meglio le esigenze di una comunità che ha avuto mille occasioni di dimostrarsi capace e intraprendente”.
Ricordiamo che Cherry Bank, nata a ottobre 2021 dalla fusione del servicer Cherry 106 spa con l’istituto padovano Banco delle Tre Venezie (si veda altro articolo di BeBeez), lo scorso dicembre 2023 ha stipulato l’atto di fusione per incorporazione di Banca Popolare Valconca (si veda qui il comunicato stampa di allora), dopo il via libera delle rispettive assemblee lo scorso novembre (si veda altro articolo di BeBeez) e come annunciato lo scorso giugno (si veda altro articolo di BeBeez). L’istituto, che ha sede a Morciano di Romagna, era stato posto in amministrazione straordinaria dalla Banca d’Italia il 3 dicembre 2022 (si veda qui il comunicato stampa), dopo che i soci avevano bocciato la proposta di fusione per incorporazione in Blu Banca del gruppo Banca Popolare del Lazio (si veda qui il comunicato stampa di allora), ritenuta indispensabile dagli stessi ex vertici dell’istituto riminese per il salvataggio della banca.
Cherry bank ha chiuso il 2023 con 5,4 miliardi di euro di NPL lordi in portafoglio e nell’anno ha intermediato crediti fiscali per un valore superiore a 1,6 miliardi di euro. Questo consolidamento è stato rafforzato anche dal lancio della piattaforma digitale Cherry Credit, riservata alle imprese clienti (si veda altro articolo di BeBeez). La banca ha chiuso l’anno con un utile netto pari a 79,5 milioni di euro (da 10,9 milioni nel 2022) e una raccolta di 3 miliardi di euro (da 987,3 milioni). A inizio aprile la raccolta aveva già raggiunto i 3,1 miliardi e la liquidità disponibile gli 1,2 miliardi.