Un concorrente in meno nella competizione per rilevare Marcolin dal private equity francese PAI Partners (si veda altro articolo di BeBeez), che ne controlla la maggioranza.
Secondo quanto riportato da Il Mattino di Padova, Safilo, unica società industriale ad aver presentato un’offerta concreta, insieme ad Hal Investments, si sarebbe ritirata dalla trattativa per acquisire il gruppo dell’occhialeria che ha sede a Longarone, perchè non si è trovato un accordo e l’offerta sarebbe stata ritenuta troppo bassa. Hal Investments è la filiale olandese di HAL Holding nv, una società di investimento internazionale quotata alla Borsa di Amsterdam.
Ricordiamo che secondo le indiscrezioni circolate già ad ottobre 2023, Pai Partners avrebbe dato mandato a Goldman Sachs di valutare l’interesse di potenziali acquirenti valutando Marcolin 1,35 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez). I nomi in pole position, secondo il FT-Financial Times, sarebbero stati quelli di Kering, conglomerato francese del lusso proprietario di Gucci, Bottega Veneta e Balenciaga, e di EssilorLuxottica, che possiede il marchio Ray-Ban. Anche questi, come riporta Il Mattino di Padova, si sarebbero allontanti dalla trattative sempre perchè la richiesta viene valutata eccessiva e ci si confronta con un’inamovibilità a ridurla da parte di Pai Partners.
Rimarrebbero quindi in pista, in questo momento, Marchon Eyewear, società statunitense che opera nel medesimo settore di Marcolin, e il fondo di private equity di Hong Kong, Fountain Vest.
Marcolin spa, fondata nel 1961, fa interamente capo a 3 Cime spa, controllata con l’83% tramite Tofane sa da PAI Partners (si veda qui la presentazione 2023 del gruppo), che aveva acquisito il 78,39% del gruppo di occhialeria veneto nel 2012 per circa 207 milioni di euro dagli azionisti aderenti al patto parasociale (famiglia Marcolin, Andrea e Diego Della Valle) e da Antonio Abete. L’anno seguente, dopo il lancio dell’opa obbligatoria sulle restanti azioni in circolazione tramite Cristallo spa, la società aveva abbandonato Piazza Affari.
Il gruppo di occhialeria veneto ha archiviato il 2023 con una crescita del 2% dei ricavi netti a 558,3 milioni di euro, ma soprattutto con un balzo dell’ebitda rettificato del 27,9% a 78,1 milioni e con il ritorno all’utile netto, pari a 10,2 milioni rispetto alla perdita di 5,8 milioni del 2022 (si veda altro articolo di BeBeez).
L’indebitamento netto rettificato, è risultato pari a 344,4 milioni, in progresso di 178,2 milioni rispetto all’esercizio precedente per effetto degli investimenti strategici, finanziati sia da cassa disponibile, sia da una buona generazione di cassa nel corso del 2023 derivante dalla gestione operativa, sia infine tramite sottoscrizione di un nuovo finanziamento pari a 30 milioni, si legge ancora. Le operazioni strategiche dell’anno scorso, citate da Marcolin quando sono stati resi noti i dati di bilancio, si riferiscono all’accordo di licenza perpetua firmato con The Estée Lauder Companies il 28 aprile per Tom Ford Eyewear, brand per cui Marcolin produce e distribuisce eyewear dal 2005 (si veda qui il comunicato stampa di allora), e al closing a novembre dell’acquisizione di ic! berlin Gmbh, marchio indipendente di occhialeria fondato a Berlino nel 1996 (si veda qui il comunicato stampa dell’epoca). Il gruppo ha, inoltre, rafforzato l’anno scorso la propria presenza nel mercato centro-americano attraverso l’acquisizione del 49% delle quote della propria società controllata in Messico.
Tra la fine del 2023 e i primi mesi del 2024, Marcolin ha rinnovato le licenze con Pucci, Zegna, GCDS e MAX&Co. e siglato un accordo di licenza esclusivo con Christian Louboutin, che porterà il marchio francese a debuttare nell’eyewear a partire dal 2025.