Seconda acquisizione nel 2024 in Italia per la statunitense ProMach che, dopo aver acquisito a febbraio la parmense Zanichelli Meccanica spa (conosciuta come Zacmi), ha ora rilevato il 100% di MBF spa, azienda specializzata in tecnologie di imbottigliamento (si veda qui il comunicato stampa di ProMach e qui il post Linkedin di MBF), che si rivolge a pmiI, sia italiane sia estere, operanti nel settore vitivinicolo, dei superalcolici e dei liquidi alimentari in genere.
Ricordiamo che Promach è partecipata al 50% dal private equity californiano Leonard Green & Partners e per il restante 50% dalla merchant bank statunitense BDT & MSD Partners, che all’inizio di quest’anno ha finalizzato l’acquisizione del 49,8% del gruppo IMA, concorrente di ProMach, con l’obiettivo di creare un conglomerato dall’aggregazione delle due realtà (si veda altro articolo di BeBeez). L’idea è quella di far nascere un colosso da oltre 5 miliardi di euro di fatturato, da quotare a Wall Street entro il 2028.
Quanto ai venditori, si tratta dei fondatori, Antonio Bertolaso, presidente, e Anita Bertolaso, amministratore delegato, che rimangono in carica e continuano a guidare l’azienda insieme a Giuliano Boscaro, direttore operativo. I tre detenevano il 100% del capitale prima di questa transazione, con diverse partecipazioni: ad Antonio faceva capo il 70,75%, ad Anita il 21,59%, a Boscaro il 7,65%
Gli azionisti di MBF nell’operazione si sono avvalsi della consulenza di PwC Deals, che ha agito in qualità di advisor finanziario esclusivo, mentre PwC TLS ha assistito i soci negli aspetti legali, contrattuali, societari e giuslavoristici dell’operazione. Pro Mach, invece, è stata assistita negli aspetti legali da Advant Nctm per gli aspetti M&A, antitrust e golden power oltre che giuslavoristici.
MBF (acronimo per Moving Bottling Forward) dalla sua fondazione nel 1997 ha registrato più di 20 brevetti e si è affermata a livello internazionale con filiali proprie e una rete di agenzie nazionali e internazionali, fra le altre in Argentina, Spagna, Stati Uniti d’America e Regno Unito. Nel 2023 MBF ha generato 46,2 milioni di euro di ricavi, 3,5 milioni di ebitda e 604mila euro circa di liquidità netta (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Antonio Bertolaso. ha commentato: “Entrare a far parte di ProMach è un’opportunità entusiasmante che ci permetterà di continuare e ampliare la nostra visione originale che ci ha guidato per oltre 27 anni. La nostra filosofia è sempre stata quella di essere, non un semplice costruttore di macchine, ma un partner per i nostri clienti, creando un rapporto a lungo termine offrendo consulenza e le migliori soluzioni tecniche e di servizio per le loro esigenze”.
“Siamo entusiasti di dare il benvenuto in ProMach al team di MBF”, ha dichiarato Mark Anderson, presidente e ceo di Promach, che ha aggiunto: “La loro adesione al nostro business permette di continuare l’espansione delle nostre soluzioni di imbottigliamento e confezionamento, ed espande in modo significativo la nostra presenza globale nel mercato degli alcolici, un’area in cui abbiamo lavorato duramente per stabilire una forte posizione. MBF è un’azienda innovativa con profonde relazioni con i clienti. Questa acquisizione rafforza il nostro impegno a fornire un’esperienza di prim’ordine ai nostri clienti del vino e degli alcolici in tutto il mondo. MBF è una grande aggiunta alla famiglia ProMach e al nostro portafoglio di soluzioni”.
E ha continuato Doug Stambaugh, presidente della linea di business Primary Packaging di ProMach.: “L’aggiunta di MBF alla nostra linea di business Primary Packaging non è solo entusiasmante, ma anche una mossa strategica che sottolinea la natura globale della nostra attività. Molti dei nostri clienti europei nel settore degli alcolici hanno rapporti di lunga data e di fiducia con MBF, per non parlare delle grandi installazioni di attrezzature MBF. Questa acquisizione consente a ProMach di servire meglio i nostri clienti europei, sia in Europa che all’estero, e offre continuità ai clienti MBF esistenti in tutto il mondo”,
Per quanto concerne ProMach, ricordiamo che BDT & MSD Partners aveva rilevato come detto il 50% dell’azienda Usa a maggio 2023, andando ad affiancarsi al private equity californiano Leonard Green & Partners che, a sua volta, aveva acquisito la società nel 2018 dalla società di buyout AEA Investors per circa 2,2 miliardi di dollari, debito compreso. Fondata nel 1998, l’azienda ha nel suo portafoglio circa 50 marchi di soluzioni di lavorazione e imballaggio al servizio di produttori di tutte le dimensioni, aree geografiche e settori. Ha sede vicino a Cincinnati, in Ohio, con stabilimenti di produzione e uffici in Nord America, Europa, Sud America e Asia.
La prospettiva di BDT & MSD , come detto, è quella di aggregare le due aziende, opzione che già il management del gruppo bolognese teneva in considerazione anche prima dell’ingresso nel capitale della banca. “Per quanto riguarda ProMach, anche prima del nostro incontro con BDT & MSD Partners, avevamo identificato questa realtà con cui allearci” aveva dichiarato a suo tempo Alberto Vacchi a La Repubblica. “Il fatto poi che BDT & MSD Partners abbia acquisito il 50% di ProMach porterà necessariamente a forti interazioni tra noi. La sfida è grande, si tratta di creare un gruppo da oltre 5 miliardi di ricavi, con elevate sinergie, e capace di affrontare le sfide del packaging al servizio dell’industria del nuovo millennio”.
Ricordiamo che IMA solamente una settimana fa è stata al centro di un’operazione finanziaria di rilievo, un club deal da 65 milioni di euro per un aumento di capitale di Alps Holding, la cassaforte presieduta da Vacchi che controlla il 50,02% del capitale di IMA-Industria Macchine Automatiche, affiancata appunto dalla banca partecipata da Warren Buffet. Il club deal, che ha raggruppato 50 famiglie e realtà imprenditoriali italiane, è stato organizzato da Unicredit, che ha coinvolto il team Uhnw di Unicredit e i team di wealth management, alternative capital markets, industrials advisory e la controllata Cordusio Fiduciaria. Nel dettaglio il veicolo New Investors Group, che ha raggruppato i clienti UHNW di Unicredit, ha sottoscritto un aumento di capitale di Alps Holding, acquisendone circa l’1%, e si è affiancata nella holding ad altri investitori privati illustri, entrati a gennaio, quali le famiglie Doris (Mediolanum), Maramotti (Credem), Benetton (Edizione Holding) e Del Vecchio (Essilor-Luxottica).