Da un fondo di private equity ad un’azienda che opera nel medesimo settore alimentare, anch’essa controllata da un private equity. E’ il percorso che ha compiuto Clas spa, azienda ligure che produce pesto e sughi in cui Equinox era entrata a cavallo fra il 2020 e il 2021, acquisendone l’80% (si veda altro articolo di BeBeez).
Il capitale di Clas è stato infatti ora rilevato al 100% da La Doria spa, gruppo specializzato nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della grande distribuzione, controllato dal 2021 con una quota del 65% da Investindustrial e per il resto dalla famiglia Ferraioli (si veda altro articolo di BeBeez).
Più nel dettaglio La Doria ha acquisito da un lato il 90,1% che Equinox deteneva prima della transazione, mediante Basil Investments sarl, e dall’altro il 9,99% detenuto da Cominter, società di trading che opera nel settore agroalimentare. Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro la fine di settembre (si veda qui il comunicato stampa).
Fondata nel 1989 a Chiusanico (Imperia), Clas era stata infatti rilanciata dall’imprenditore Renato Bersano, che aveva acquisito il 70% del capitale nel 2003. Bersano aveva poi ceduto il 60% del capitale di Clas a Equinox, restando con una quota del 10%, mentre Equinox aveva a sua volta acquisito un altro 20% da Cominter, che era rimasta a sua volta con il 9,99%.
Nell’ambito della transazione, La Doria è stata assistita da KPMG Advisory per gli aspetti di due diligence contabile e finanziaria e dallo Studio Legale Chiomenti in qualità di consulente legale. Per Equinox, l’operazione è stata seguita da un team interno. Equinox e Cominter, inoltre, si sono avvalse del supporto di Vitale&Co in qualità di financial advisor e di Advant Nctm per gli aspetti legali e fiscali.
Clas è leader mondiale nella produzione di pesto private label e in particolare è l’unico produttore al mondo di pesto con un processo produttivo integrato e un controllo diretto sull’intera filiera del basilico tramite una propria azienda agricola. L’azienda produce il pesto in oltre 300 varianti di ricetta, oltre a sughi, salse per condimenti ed altri prodotti bio, con 90 milioni di vasi prodotti in un anno.
Nel 2023 l’azienda ha generato 75,7 milioni di ricavi, di cui l’89% deriva dalle esportazioni, un ebitda di 3,6 milioni di euro e un debito finanziario netto di 2,1 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Il portafoglio prodotti dell’azienda si compone della categoria pesti lavorati con basilico 100% italiano che nel 2023 ha rappresentato quasi il 90% dei ricavi, di sughi pronti per pasta (8%) e altri condimenti vari.
Antonio Ferraioli, ceo e presidente del Gruppo La Doria, ha commentato: “Siamo estremamente felici di annunciare l’acquisizione di Clas, che rappresenta un passo significativo nella strategia di espansione in settori sinergici e strategici per la nostra crescita. L’operazione ci permetterà di orientare ulteriormente la nostra offerta verso prodotti a più alto valore aggiunto e contenuto di servizio. Clas rispecchia inoltre i valori fondamentali de La Doria: unire tradizione e innovazione, mettendo sempre al centro il cliente, la qualità e la sostenibilità. Per questo, siamo certi che l’acquisizione consentirà al Gruppo La Doria di porre solide premesse per una futura ulteriore espansione nel mercato del pesto ambient a marchio private labels e nel settore del co-packing”.
Massimiliano Monti, partner di Equinox, ha aggiunto: “Siamo orgogliosi di aver contribuito negli ultimi tre anni e mezzo alla crescita dell’azienda e siamo contenti che il progetto industriale impostato insieme al management team di Clas – a cui vanno i nostri ringraziamenti e la nostra stima – sia stato validato e condiviso da un primario operatore mondiale come La Doria. Sono fiducioso che Clas proseguirà nel suo percorso di creazione di valore e rafforzamento della sua posizione di leadership”.
Ilario Iannone, partner di Cominter, ha concluso: “E’ stato un privilegio lavorare con Equinox e il team di Clas per raggiungere gli obiettivi di crescita che ci eravamo posti quando l’abbiamo acquisita, a fine del 2020. L’azienda è ora pronta per la prossima fase di espansione del business”.
Quanto a La Doria, è il primo produttore europeo di legumi conservati, di pelati e polpa di pomodoro nel canale retail e tra i principali produttori italiani di succhi e bevande di frutta, dice la società che si definisce anche il primo produttore in Europa di sughi pronti a marchio delle catene distributive (private labels).
Il gruppo ha chiuso il primo trimestre dell’anno con 320 milioni di euro di ricavi e 42 milioni di euro di ebitda, a fronte di un debito finanziario netto di 250,9 milioni, il che ha portato i ricavi degli ultimi 12 mesi a fine marzo a 1,24 miliardi e l’ebitda a 142 milioni (si veda qui la presentazione dei conti trimestrali agli obbligazionisti). Il 2023 si era invece chiuso con 1,228 miliardi di euro di ricavi (+20,6% dagli 1,01 miliardi del 2022, si veda altro articolo di BeBeez), un ebitda di 133 milioni e un debito finanziario netto di 258,1 milioni (si vedano qui i risultati al 31 marzo 2024).
Ricordiamo che sul fronte del debito a metà maggio il gruppo ha prezzato e collocato un prestito obbligazionario senior secured da 525 milioni di euro a scadenza 2029 e cedola euribor 3 mesi più 450 punti base (si veda altro articolo di BeBeez). Il collocamento è servito a rifinanziare integralmente i 346 milioni di euro di debito bancario in scadenza tra il 2028 e il 2029 e a pagare un dividendo straordinario da 125 milioni di euro agli azionisti. Considerando questa emissione, a fine marzo il debito finanziario netto sarebbe stato di 392,9 milioni.