doValue, il principale credit servicer italiano e tra i principali player europei che offre prodotti innovativi lungo l’intero ciclo di vita del credito, ha firmato tramite la sua controllata doValue Greece Real Estate Services, specializzata nella gestione di patrimoni immobiliari, un contratto con una delle principali banche greche per la gestione di circa 2.000 beni immobili, per un valore contabile netto di circa 200 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Questa operazione arriva a distanza di pochissimi giorni dal via libera, dell’assemblea di doValue, alle proposte presentate dal cda per l’attuazione dell’acquisizione di Gardant, gruppo leader del credit servicing in Italia, sinora controllato da Elliott Management e partecipato dai manager, a loro volta azionisti del gruppo Tages (si vedano qui il comunicato stampa e qui altro articolo di BeBeez).
Tornando al nuovo contratto in Grecia, è in linea con la strategia del gruppo doValue che prevede la diversificazione dei flussi dei ricavi attraverso servizi ad alto valore aggiunto, tra cui appunto l’espansione nei servizi di intermediazione ipotecaria, fortemente connessa alla pipeline del business immobiliare.
Ricordiamo che doValue Greece Real Estate Services ha avviato la sua attività nel mercato immobiliare greco nel 2020, concentrandosi sulla valorizzazione di asset attraverso i propri veicoli di cartolarizzazione. L’azienda ha ampliato progressivamente il proprio raggio d’azione a nuovi clienti e servizi, raggiungendo un fatturato di 13,5 milioni di euro nel 2023 e consolidando la sua posizione in un settore immobiliare greco dinamico e in continua evoluzione, con prospettive di ulteriore crescita negli anni successivi.
Sempre in Grecia, a febbraio 2023 doValue aveva perfezionato il Progetto Souq, ovvero la cessione al servicer svedese Intrum di due portafogli di NPL del valore complessivo di 630 milioni di euro lordi legati ai veicoli di cartolarizzazione HAPS Cairo 1 e Cairo 2, entrambi gestiti da doValue Greece (si veda altro articolo di BeBeez). Questa operazione, che ha permesso a doValue di accelerare l’attività di collection in Grecia e di mantenere il mandato di servicing di lungo periodo sui portafogli acquisiti da Intrum, seguiva di pochi mesi l’esecuzione in Grecia del Progetto Virgo, con cui doValue aveva ceduto a un fondo sottoscritto da EOS Group un altro portafoglio di NPL da 450 milioni di euro lordi, che era stato scorporato dal veicolo di cartolarizzazione Frontier I HAPS (Hellenic Asset Protection Scheme) in gestione a doValue da inizio febbraio 2022 (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Ricordiamo che il gruppo doValue contava asset in gestione di quasi 118 miliardi di euro lordi alla fine dello scorso giugno, stabile rispetto a 12 mesi prima, ma nei sei mesi da inizio anno ha registrato una contrazione sia dei ricavi lordi, scesi a 213,7 milioni di euro (-5,7% rispetto al primo semestre 2023), sia dell’ebitda, a 67 milioni di euro (al netto degli elementi non ricorrenti) e in calo del 17,5% rispetto al 30 giugno 2023 (si veda altro articolo di BeBeez). La contrazione della redditività operativa è stata innescata dal sensibile calo (-13,5%) dei recuperi su crediti in gestione, incluse le cessioni passati da 2,4 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2023 a 2,1 miliardi nella prima metà dell’anno successivo. Ciò a sua volta è spiegato, spiega il management, al deterioramento del contesto macroeconomico, soprattutto in Spagna, che non ha favorito l’attività di recupero.
Per incrementare lo sviluppo dell’attività sugli Stage 2, ricordiamo che lo scorso maggio doValue ha stabilito una partnership tecnologica con la fintech Cardo AI (si veda qui il comunicato stampa), la quale ha in essere già dalla fine del 2022 un’analoga partnership con Gardant (si veda altro articolo di BeBeez).
A proposito Gardant, come accennato e come già previsto, lo scorso 11 settembre l’assemblea straordinaria di doValue ha approvato la proposta del cda di aumentare il capitale sociale a pagamento per un importo massimo complessivo di 150 milioni di euro da offrire in opzione agli azionisti e che include un impegno di sottoscrizione pro-quota da parte di Fortress Investment, cui fa capo attualmente il 28,3% di doValue, di Bain Capital (13,6%), di Elliott e infine di alcuni azionisti di minoranza di Gardant, per un ammontare di 82,5 milioni di euro. Un pool di banche italiane agirà come joint global coordinators e joint bookrunners in relazione all’offerta in opzione e ha stipulato un accordo di pre-underwriting per il rischio di mercato residuo di circa 67,5 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Il Cda ha inoltre approvato l’emissione di un bond convertendo in azioni ordinarie fino al 20% del capitale sociale di doValue per 80 milioni di euro, da offrire agli azionisti di Gardant nell’ambito dell’acquisizione. Infine, è stato deliberato il raggruppamento delle azioni ordinarie di doValue nel rapporto di una nuova azione ordinaria ogni 5 azioni ordinarie esistenti.