Secondo aumento di capitale per Società Agricola Halaesa srl, uno dei principali player nella produzione di avocado biologico in agricoltura rigenerativa nel Sud Italia che, con quest’ultima operazione di fundraising, “mira a raccogliere 5 milioni di euro”, rivela a BeBeez Francesco Mastrandrea, ceo della società, che non dice però chi siano i nuovi investitori. la nota stampa diffusa mercoledì 18 settembre dall’advisor CBRE che affianca Halaesa nel fundraising, parla solo di un family office e di un imprenditore (si veda qui il comunicato stampa). Il family office, secondo quanto risulta a BeBeez, c’è Fidim spa, holding che fa capo ai fratelli Luca e Lucio Rovati, figli di Luigi fondatore della Rottapharm.
L’aumento di capitale “è stato aperto a giugno e si chiuderà tecnicamente il 1° ottobre, anche se è quasi terminato con il precommittment”, aggiunge Mastrandea, spiegando come l’operazione serva per “portare la base aziendale da 100 a 300 ettari”.
Nei prossimi mesi sono previsti ulteriori aumenti di capitale funzionali all’acquisizione e coltivazione dei terreni in varie regioni del Sud Italia, necessari a raggiungere l’obiettivo di creare un impianto di 1.000 ettari. La società punta a realizzarlo, in Italia, entro sei anni, ha reso noto ancora CBRE.
Halaesa è una società benefit nata con un primo aumento di capitale a settembre 2022, che aspira a diventare un punto di riferimento e di innovazione nell’agricoltura europea per la produzione di avocado, con un occhio di riguardo alla sostenibilità.
“Il prodotto è molto hype, c’è un mercato enorme che è caratterizzato da una domanda elevatissima e scarsità di offerta”, conclude l’imprenditore che collabora con l‘Invernizzi AGRI Lab della SDA Bocconi School of Management (Università Bocconi di Milano).
“Quest’operazione testimonia sia il crescente appetito di nuovi investitori nei confronti dell’asset class agribusiness in Italia, che le potenzialità di crescita di investimenti in colture alternative e in metodi di coltivazione fortemente orientati al miglioramento del contesto ambientale di riferimento”, ha detto Silvia Gandellini, head of Capital Markets di CBRE Italy.
“L’interesse crescente di investitori istituzionali e privati nei confronti dell’agribusiness e, nello specifico, per una realtà innovativa e fortemente managerializzata come Halaesa, valorizza i principi su cui la nostra azienda agricola è stata fondata”, ha aggiunto Mastrandrea, che ha continuato: “Abbiamo creduto in un prodotto di nuovissima produzione in Italia, innovando il concetto di italianità dell’agroalimentare. Crediamo fermamente che, se il mondo agricolo e agrifood continueranno la loro transizione verso la sostenibilità, questo mercato potrà competere efficacemente con altri settori nell’accesso ai capitali necessari a scalare e cementare la presenza delle nostre produzioni in un contesto sempre più competitivo”.
Secondo CBRE la coltivazione dell’avocado offre notevoli opportunità di investimento per il settore dell’agribusiness. In Italia il consumo medio di questo frutto ha registrato una crescita del 20% negli ultimi quattro anni e si prevedono ulteriori incrementi nel medio periodo. Il potenziale di crescita riguarderebbe anche l’Europa, dove il consumo pro-capite medio di avocado è di 1,6 kg, meno della metà rispetto ai 4,1 kg degli Stati Uniti. In Europa si importa oltre il 95% dell’avocado consumato, il che apre scenari che offrono una redditività potenziale interessante per gli operatori del settore.