Le tende da giardino di Gibus si quoteranno oggi sul segmento Aim Italia di Borsa Italiana, dopo aver raccolto 5 milioni di euro dagli investitori, interamente in aumento di capitale, per un flottante del 16,65%.
Gibus è stata assistita nella quotazione dallo studio legale Grimaldi, dal consulente fiscale Rödl & Partner e dalla società di revisione BDO Italia (si vedano qui il comunicato stampa di Gibus e qui quello degli advisor).
L’ammissione alla quotazione è avvenuta a seguito del collocamento di 834mila azioni ordinarie di nuova emissione, identificate dal codice alfanumerico GBUS e dall’ISIN IT0005341059. Il prezzo unitario delle azioni è stato fissato a 6 euro; sulla base di questo prezzo, è prevista una capitalizzazione di mercato di 30 milioni. La domanda ha superato l’offerta del 40%, con il 30% degli investitori provenienti dall’estero.
Gibus era sinora interamente controllata dalla famiglia Bellin-Danieli, che nel luglio 2018 aveva comprato il 25,67% della società dal Fondo Nem imprese II gestito da Alkemia sgr (la ex Nem sgr), salendo così al 100% del capitale (si veda altro articolo di BeBeez). L’allora Nem sgr era entrata nella compagine azionaria di Gibus a fine aprile 2016, rilevando la partecipazione detenuta da un gruppo di soci di minoranza. In quell’occasione i soci di maggioranza Lorenzo Danieli e Gianfranco Bellin avevano a loro volta aumentato le loro quote (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondato nel 1982, Gibus è il brand italiano che opera nel settore outdoor design di alta gamma, presente in Italia e nei principali Paesi europei con una rete di oltre 330 Gibus Atelier. Con sede a Saccolongo (Padova), è attivo nella progettazione, produzione e fornitura di sistemi di protezione solare mobile esterna e in particolare di tende da sole e coperture da giardino. Conta oltre 45 brevetti registrati e 26 modelli di design. Le principali linee di attività, Lusso High Tech (Pergole Bioclimatiche) e Sostenibilità (ZIP Screen), rappresentano il principale driver di crescita della società. Gibus ha chiuso il 2018 con ricavi per 34 milioni di euro (di cui il 10,5% realizzato all’estero, in particolare in Francia e nei paesi di lingua tedesca), un ebitda di 4,6 milioni e una posizione finanziaria netta di 3 milioni.