Il lavoro su larga scala e molto colorato dell’artista svizzero naturalizzato americano Ugo Rondinone, dal titolo Seven Magic Mountains (sette montagne magiche) è una mostra della durata di due anni localizzata nel deserto immediatamente fuori Las Vegas in Nevada che presenta is a two-year exhibition located in the desert outside of Las Vegas, Nevada, costituita da sette totem alti dai sette piedi e trenta pollici ai sette piedi e trentacinque pollici costituiti da pietre colorate sovrapposte. Visibile percorrendo la Interstate numero 15, offre una visione critica di una destinazione iconica come Las Vegas. Stando a Rondinone, si tratta di una location simbolicamente e fisicamente a metà strada tra il naturale e l’artificiale. Il naturale essendo espresso dalle montagne, dal deserto e dal “Jean Dry lake”, mentre l’artificiale essendo espresso dall’autostrada e dal suo costante flusso di traffico che porta da Los Angeles appunto a Las Vegas. La mostra è prodotta da Art Production Fund, New York e dal Nevada Museum of Art, Reno. Circa 10 miglia a sud della intersezione del Las Vegas Boulevard e del St. Rose Parkway a Henderson, l’installazione si trova a corta distanza dal Jean Dry Lake dove Michael Heizer e Jean Tinquely hanno creato capolavori artistici negli anni 60. Nato nel 1964 a Brunnen in Svizzera, Ugo Rondinone vive e lavora a New York. Le sue mostre più recenti comprendono Carre d’Art, Nimes, Boijmans van Beuningen, Rotterdam (2016); Palais de Tokyo, Paris, Secession, Vienna (2015), Rockbund Art Museum, Shanghai, Museo Anahuacalli, Mexico (2014); Art Institute of Chicago, Chicago, M Museum, Leuven (2013).