Il Museo di arte contemporanea di Montreal, MACM, presenta la prima e unica mostra in Canada di Olafur Eliasson, artista acclamato internazionalmente che applica i principi scientifici all’arte ai fini di esplorare il nostro rapporto con lo spazio e il tempo. Si veda macm. Figura leader sulla scena artistica contemporanea internazionale, Olafur Eliasson ha prodotto installazioni su larga scala in giro per il mondo, servendosi di spazi pubblici e come gallerie private e musei per interrogarsi circa la relazione col mondo, l’ambiente, lo spazio e il tempo. Fina dalla metà degli anni 90, in collaborazione col suo studio di Berlino, ha prodotto strumenti per percepire la luce e i fenomeni naturali. Olafur Eliasson pone lo spettatore al centro delle sue creazioni e quest’ultimo, Invece di limitarsi ad osservare l’opera, scopre che la sua presenza la completa e lo fa diventare attore che partecipa alla mostra. Seguendo la stessa linea alla base delle opere di Eliasson, questa mostra al MACM consente di ammirare una selezione importante di lavori che consentirà ai visitatori di apprezzare lo stile di questo artista unico. Nato nel 1967, Olafur Eliasson è cresciuto in Danimarca e Islanda. Nel 1995, dopo studi alla Royal Danish Academy of Fine Arts, si è trasferito a Berlino ha fondato lo Studio Olafur Eliasson. Nel 2003, Eliasson ha rappresentato la Danimarca alla 50ma Biennale di Venezia e ha presentato The Weather Project alla Tate Modern a Londra, una spettacolare installazione vista da due milioni di visitatori. I progetti realizzati da Eliasson in spazi pubblici includono la facciata simile al cristallo della Harpa Concert Hall and Conference Centre a Reykjavik (2011); Cirkelbroen (Il ponte circolare) a Copenhagen in Danimarca nel 2015; e l’Ice Watch, per il quale Eliasson ha portato Iceberg dalla Groenlandia a Parigi in occasione della Climate Conference del 2015. Insieme all’Ing. Frederik Ottesen, Eliasson ha fondato il business sociale Little Sun nel 2012. Il progetto globale produce lampade solari e caricatori mobili da usare in comunità non ancora raggiunte dalla rete elettrica oltre che per veicolare il concetto della opportunità di preferire l’energia sostenibile. Nel 2014, Eliasson e il suo più antico collaboratore Sebastian Behmann hanno fondato un ufficio internazionale per l’arte e l’architettura, Studio Other Spaces, per avere un focus interdisciplinare sugli edifici che abbiano concetti sperimentali nella loro anima oltre che per i progetti nelle aree pubbliche.