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Si aprirà il 15 marzo alla Nashira Gallery di Milano la personale di Andreas Zampella.
L’artista è un pittore ma non è un pittore, è uno scultore ma non è uno scultore, è un disegnatore ma non è un disegnatore, è un performer ma non è un performer. Zampella è tutto questo e molto di più. Le sue mostre sono, infatti, concepite come delle vere e proprie esperienze in cui immergersi, delle rappresentazioni di cui lui è ideatore e regista.
Per la sua prima personale da Nashira Gallery, l’artista ha deciso di usare lo spazio nella sua interezza e grazie alla scultura Composizione su due treppiedi dettare il ritmo di visione dell’intera mostra. Una scultura fatta per contrappunti, nel contempo rigida e morbida, naturale e artificiale, che interagisce con la visione di tutte le altre opere, per la sua stessa natura composta di tanti elementi che ricordano capelli, i capelli del mondo.
Alle pareti i quadri di cui una delle peculiarità è di essere dipinti dall’artista direttamente con terra, argilla e crete di differenti colori, di cui rende lucide alcune parti grazie ad un uso mirato dell’olio. Un amore per l’argilla che l’artista palesa nell’opera in Argilla del mio cuor. Le nature morte sono un soggetto classico della pittura e in particolare della pittura italiana, a partire dagli strumenti musicali del Seicento di Evaristo Baschenis fino all’unico che forse è riuscito a rendere immortali delle semplici bottiglie e dei vasi come Giorgio Morandi. Fino ad ora però nessuno era mai giunto a rappresentare degli oggetti in fiamma sopra un frigorifero come Zampella in Natura morta su frigorifero.
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Un’immagine potente che contrappone alla staticità delle rappresentazioni morandiane la dinamicità e la violenza di un’eruzione vulcanica. Una natura più viva che morta. Come viva è la piccola fiammella di Fiamma seduta letteralmente seduta sul bordo di un tavolo in attesa di qualcosa. Chissà di cosa. Forse di crescere e divorare l’intera casa? O forse di spegnersi? Ma di sicuro una rappresentazione poetica perfetta dell’essere umano e della vita. Il primo piano di una gola diviene Dove nascono gli uccelli, il luogo in cui si generano i suoni e le parole che possono far nascere mondi, le narrazioni che possono farci sognare e volare con la fantasia nella mente dell’artista si annidano tutte lì. Il luogo primordiale che dà il titolo a questa sua mostra.
Nashira Gallery, via Vincenzo Monti n. 21, 20123 | +39 342 33 166 40 | info@nashiragallery.com | www.nashiragallery.com
Alle pareti si susseguono opere in cui ambienti domestici e oggetti di uso quotidiano si animano compiendo azioni surreali e inaspettate, ponendo l’attenzione sulla quotidianità di ciascuno di noi, sulle sue difficoltà e bellezze. Perché in ognuno di noi si annidano degli uccelli, dei pensieri. Ogni tanto si incontra qualcuno che riesce a dargli vita. Noi abbiamo incontrato Andreas Zampella e vogliamo presentarvelo.
L’ARTISTA
Andreas Zampella (Salerno) 1989 È un artista visivo, ha studiato decorazione all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Il suo lavoro si compone come una pièce teatrale, fatta di scenografie, di oggetti di scena e attori, indagando così il rapporto tra realtà e rappresentazione nella società. ILe sue opere personificano condizioni specifiche sempre al limite tra stanchezza e ansia, lamento e accusa, obbligo e noia, individuo e collettività. Oltre a diverse mostre personali e collettive, ha partecipato a residenze d’artista e tenuto workshop sulla relazione tra opera e ambiente, tra pittura e spazio. Attualmente vive e lavora a Milano.
Selezione mostre personali: Passaggio al Buio, progetto Quotidiana di Quadriennale, portfolio a cura di Gaia Bobò, Museo di Roma Palazzo Braschi (2023); Piano d’ascolto, a cura di Nicolas Martino, presso la galleria Andrea Festa Fine Art Roma (2022); Andreas Zampella, a cura di Nicolas Ballario, Armenia Studio/
project room, Milano (2021); Dinamiche, a cura di Lorenzo Canova, Università del Molise, Campobasso (2017). Selezione mostre collettive e residenze: Simposio di pittura, a cura di Luigi Presicce e Francesco Lauretta, Fondazione Lac o Le Mon, Lecce (2022); Incerta et.cetera a cura del Collettivo Curatoriale del LUISS Master of Art, Roma (2018); Forum culturale internazionale di San Pietroburgo, a cura di A.B.A. di Napoli, San Pietroburgo (2018). Il suo lavoro fa parte di collezioni private e pubbliche tra cui la collezione Museo Limen e la collezione Fondazione Teatro San Carlo.
La galleria sarà aperta dal mercoledì al venerdì, dalle 16.00 alle 19.30. Sabato su appuntamento
PER INFO:
Tel. +39 342 33 166 40
mail. info@nashiragallery.com
www.nashiragallery.com