Fino al 25 agosto ci si può tuffare idealmente nella pittura acquosa, con un effetto di immersione dell’artista cubano Diango Hernàndez al Castello di San Giorgio che domina Lerici, in un‘atmosfera di grande suggestione dov’è allestita la personale organizzata dal Comune di Lerici, Galleggia: Diango Hernández nuovi dipinti e disegni. Olaismo, sponsorizzata dall’azienda Sanlorenzo Yachts – grazie al lavoro dello style director, Sergio Buttiglieri, con l’imprenditore e ceo dell’azienda Massimo Perotti, ha selezionato questo artista – in collaborazione con FL Gallery-Wizard di Milano.
I dipinti della serie Waterfalls nascono da un’esperienza vissuta in prima persona dall’artista, che si è trovato, in maniera del tutto casuale, a osservare un’immagine attraverso la vecchia porta a vetri della propria casa a Düsseldorf e ne è stato rapito. È sulla meraviglia che suscita quella visione deformata dal vetro ondulato, in parte veritiera in parte alterata che si concentra l’attenzione dell’artista.
All’interno del rigore del castello che sorge sulla sommità di un promontorio roccioso e custodisce stratificazioni di storia (il nucleo più antico fu eretto dai Pisani dopo la Battaglia del Giglio nel 1241, poi ampliato dai Genovesi che sconfissero i primi nella Battaglia della Meloria nel 1284) spiccano le opere colorate che provengono da altri lidi e alleggeriscono l’atmosfera sobria. L’eleganza della pietra, essenziale, il clima raccolto della cappella di Santa Anastasia, gioiello medioevale giunto praticamente intatto ai nostri giorni dal XIII secolo dialogano con i colori squillanti e liquidi dell’arte: la solidità incontra la leggerezza come una partitura armonica.
Galleggia: Diango Hernández nuovi dipinti e disegni. Olaismo è un titolo emblematico che racconta uno degli artisti concettuali più affermati della sua generazione. Le opere in esposizione sono una traduzione in “Olaismo” della luce del Mediterraneo, dove le figure umane galleggiano in una sorta di spazio astratto dai toni blu intensi.
Il termine “Olaismo” fa riferimento al linguaggio inventato dall’artista, che gli ha permesso di affermare la sua identità artistica sul panorama internazionale, dalla ola, parola spagnola che indica l’onda. La serie è costituita da dipinti caratterizzati dalla presenza di un elemento semitrasparente che si interpone tra l’artista e la realtà che osserva, dando luce ad un’immagine sfocata e irregolare, bensì straordinariamente ricca nella sua consistenza visiva. A completare la mostra, una serie di sculture realizzate in anni precedenti.
“In più di un’occasione ho pensato che il mare dell’Avana e i suoi schizzi in inverno fossero come vetro ondulato; un oggetto semitrasparente e opaco, attraverso il quale posso vedere quasi tutto: la città, la sua gente e persino l’orizzonte del mare, che non è altro che un portale verso un altro mondo, un mondo così ambito da molti cubani”, spiega l’artista che ha visto il suo lavoro protagonista di molte mostre personali nel mondo oltre che esposizioni e collezioni private.
Chi è Diango Hernàndez
Nasce nel 1970 a Sancti Spíritus nell’isola di Cuba e, dopo una formazione culturale e professionale che dal suo paese natale lo ha portato per qualche anno anche in Trentino, attualmente vive a Düsseldorf, in Germania. Al Mart di Rovereto c’è stata la prima retrospettiva mondiale dedicata al suo lavoro. Dopo numerosi riconoscimenti internazionali, le acquisizioni da parte di collezioni pubbliche prestigiose e la partecipazione alla Biennale di Venezia del 2005, a quelle di San Paolo e Sydney nel 2006, a quella di Liverpool nel 2010, e, nello stesso anno, alla Triennale Kleinplastik di Fellbach.
Uno dei temi centrali della ricerca artistica di Diango Hernández è la riflessione sulle traumatiche e spesso incomplete, transizioni della società cubana: l’eredità dolorosa dello schiavismo, le contraddizioni della decolonizzazione e della rivoluzione castrista; la ricerca di un nuovo “futuro possibile” dopo il crollo dell’Unione Sovietica.
Il lavoro di questo artista è stato oggetto di mostre personali alla Kunsthalle di Basilea (2006) e al Neuer Aachener Kunstverein (2007).
Il suo lavoro è stato esposto nell’Arsenale come parte della 51ª Biennale di Venezia; alla Biennale di Sydney ed alla Biennale di San Paolo, entrambe nel 2006. Il suo lavoro è stato oggetto di una mostra di nuove opere molto acclamata dalla critica, Losing You Tonight, al Museum für Gegenwartskunst di Siegen (2009) e nel 2010 due installazioni sono state incluse in The New Décor alla Hayward Gallery di Londra. Una mostra antologica del suo lavoro ha avuto luogo al Museo D’Arte Moderna e Contemporanea (MART) a Rovereto nel 2011-12. Nel 2013, Marlborough Contemporary, Londra, ha presentato una mostra personale del suo lavoro The New Man and the New Woman. Il suo lavoro è stato oggetto di una mostra personale Socialist Nature nel 2014 alla Landesgalerie di Linz. Hernández ha avuto mostre personali presso Marlborough Contemporary, Londra, e alla Kunsthalle Munster nel 2015. Nel 2016, una mostra personale del lavoro di Hernández, intitolata Theoretical Beach, ha avuto luogo al Museum Morsbroich di Leverkusen e una intitolata Bañistas presso il Kestner Gesellschas, Hannover, Germania. Nel 2024 La Galleria Museo San Fedele di Milano, Italia ha ospitato una sua mostra personale dal titolo Desideri di luce. Rifrazioni. Le sue opere fanno parte delle seguenti collezioni private selezionate: Museum Abteiberg, Mönchengladbach, Bundeskunsthalle a Bonn, Ludwig Museum a Colonia in Germania; The Museum of Modern Art, a New York, negli USA come PAMM a Miami, Artpacea a San Antonio, Museum of Fine Art Huston a Huston. E ancora in Germania Museum Morsbroich a Leverkusen, Kunstsammlung des Landes Nordrhein Weswalen, PHILARA Collection e Rheingold Collec3on a Düsseldorf, Museum für Gegenwartskunst a Siegen, Sammlung zeitgenössischer Kunst der Bundesrepublik Deutschland; INHOTIM, Centro de Arte Contemporânea a Belo Horizonte, in Brasile; MART Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto; CAB de Burgos a Burgos, Museo de Arte Contemporáneo de Cas3lla y Leon, (MUSAC) e Colección Bergé a Madrid, in Spagna; Frac des Pays de la Loire a Carquefou in Francia; Kunstmuseum Liechtenstein a Vaduz.
a cura di Ilaria Guidantoni