Plessi sposa Brixia
Artista: Fabrizio Plessi
Durata: dal 9 giugno 2023 al 7 gennaio 2024
Orari: dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 18; fino al 30 settembre dalle ore 10 alle 19. Chiuso tutti i lunedì non festivi
Sede: Corridoio UNESCO, Brixia. Parco archeologico di Brescia romana e Museo di Santa Giulia, Via dei Musei 81, 25121, Brescia
Info: +39 030 2977833/34 | cup@bresciamusei.com
Fabrizio Plessi, pioniere della videoarte e delle videoinstallazioni in Italia, ha presentato un progetto inedito appositamente pensato per Brixia. Parco Archeologico di Brescia romana e per il Museo di Santa Giulia.
La mostra, curata da Ilaria Bignotti, e promossa da Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei e Alleanza Cultura, si compone di oltre 80 disegni e cinque installazioni monumentali che riflettono sul concetto di bellezza e salvaguardia della tradizione. L’iniziativa è il terzo capitolo del format Palcoscenici archeologici, inaugurato con le monografiche su Francesco Vezzoli (2021) ed Emilio Isgrò (2022), e s’inserisce nel calendario di eventi di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. Nella realizzazione delle opere Plessi si è ispirato alle vestigia archeologiche e monumentali bresciane per poi reinterpretarle attraverso il suo linguaggio multimediale fatto di colate dorate, neri fondali, gorghi di luce, suoni e movimenti. Ingranaggi immaginifici capaci di raccontare la forza della storia a confronto con l’effimera natura dell’uomo.
Come raccontano le tre teste di bronzo di età romanica, le quali si disciolgono a simboleggiare il tempo che scorre o la gloria terrena che si perde come liquido a terra. Rappresenta un atto di riconciliazione, al contrario, il grande anello nuziale con cui Plessi sposa simbolicamente il Museo, i suoi beni e i suoi valori. Messaggio riproposto in Floating Santa Giulia, che presenta la riproduzione digitale dell’iconografia della Santa Giulia crocifissa, un tempo parte del corredo della basilica longobarda di San Salvatore, chiesa inserita nel complesso museale di Brescia romana e ambiente centrale della mostra. Colonne Colanti riprende ironicamente uno degli elementi portanti dell’architettura e lo rende liquido, a manifestare la condizione transitoria di qualsiasi potere e la precarietà di ogni costruzione realizzata dall’uomo. Un avvertimento che riconcilia l’essere umano con la sua dimensione terrena e lo invita a impegnarsi per non distruggere il patrimonio che è riuscito a costruire.
Con l’occasione è stato inaugurato il Corridoio UNESCO: un chilometro di archeologia, arte e cultura, lungo 2500 anni di storia. Un percorso pedonale, aperto liberamente e gratuitamente al pubblico, che collega l’area del Capitolium al complesso monumentale di Santa Giulia, realizzando un nuovo dominio pedonale in grado di rilanciare l’intera città.