Un “caloroso invito” a non trattenersi, come per uno starnuto, l’album che porta il titolo della parolaccia più nota della Lombardia, Vadaviailcù, che ormai è quasi poesia come l’ultimo lavoro dei Sulutumana: tradizione cantautoriale italiana classica e il respiro del cabaret, con qualche nota improvvisamente lirica, un viaggio nella vita, una riflessione e la voglia di non rinunciare, abbracciandone tutti gli aspetti, qualche denuncia e molto divertimento. Note tipiche della tradizione lombarda che ha dato nomi noti della canzone e dello spettacolo e che continua a offrire qualcosa di nuovo senza tradirsi, né cedendo alla facile imitazione. Non è per nulla che i Sulutumana, che hanno composto molte colonne sonore per il teatro e anche un audio libro con lo scrittore Andrea Vitali e un cd di brani popolari italiani, provengono dal triangolo di terra compreso tra i due rami del lago di Como.
Il nuovo album, il sesto dei Sulutumana, Vadavialcù, comprende 12 brani inediti, registrato nella loro sala prove e mixato presso gli storici Abbey Road Studios di Londra e il titolo è un invito prima di tutto rivolto dai componenti del gruppo a loro stessi, contro quello che si oppone allo slancio vitale, sia un dubbio, una paura, un calcolo o una recriminazione ma anche a chi e cosa commercializza il pensiero, cerca di imporre il proprio punto di vista e di manipolare le menti altrui. Insomma è un invito a vivere nella libertà, non senza responsabilità, e nella condivisione che è l’essenza della musica. Ospite d’onore di questo nuovo disco è Ufo Tognazzi che presta la sua voce nella canzone che dà il titolo all’album da lui stesso ispirato per intraprendere un viaggio nella vita. L’album ha una grande misura, che regala emozioni, commuove e ha tutte le caratteristiche per vivere a lungo iscrivendosi in una canzone tipica del mondo cantautoriale di queste latitudini, non modaiola o ammiccante, che sa divertire e far piangere raccontando la vita di tutti giorni. Non è quello che si vede ma lo sguardo con cui si guarda che rende una scena, un dialogo, un paesaggio un quadro artistico ed è questa la semplicità dell’album che ne è anche la cifra caratterizzante. In un panorama musicale che cerca l’effetto immediato, la cantabilità, i motivi orecchiabili e il ritmo a tutti costi, oltre la voce e la parola, quest’album è garbatamente inattuale, per questo originale ed elegante. Nelle 12 tracce il gruppo si misura con atmosfere, temi e arrangiamenti musicali, stili e ritmi estremamente vari, che dimostra la cultura e la dimestichezza con il mondo musicale oltre una grande cura. Vorrei segnalare il fatto che non c’è una canzone portante ma un grande equilibrio come un’opera teatrale corale dove non c’è il protagonista circondate da comparse, ma una grande armonia. La musica è qui il regista che sa dosare e lasciar scoprire le diverse tracce sempre sul filo dell’ironia con gli ingredienti del cabaret, denuncia (poco) e gioco con incursioni nel mondo delle filastrocche e sciogli lingua.
L’avventura dei Sulutumana comincia nel 1998 quando Gian Battista Galli, Francesco Andreotti e Nadir Giori decidono di costruire un percorso artistico facendo della musica la propria ragione d’essere. Nel 2000 realizzano il primo demo-cd con il quale vincono il “Premio Tenco – Targa Imaie” come miglior gruppo inedito. Seguono 5 album inediti, un doppio cd live, un cd antologico, 4 cd per bambini, 2 singoli oltre un audio libro e un cd libro.
Il gruppo ha costruito il proprio percorso suonando dal vivo in piazze e teatri, club e sale concerto per oltre 1200 esibizioni tra Italia, Svizzera, Francia e Germania, per un totale di oltre 200 canzoni e diverse colonne sonore per il teatro.
Vadaviailcù
Prodotto da Società Artistica La Corda – Erba (Como)
Distribuzione IRD Internationale Record Distribution – Triuggio (MB)
Produzione discografica Maremmano Records
Autori
Testi: Gian Battista Galli; Vadaviailcù: contributo di Ugo Tognazzi
Musiche: Francesco Andreotti, Nadir Giori, Gian Battista Galli
I Sulutumana
Gian Battista Galli, voce
Francesco Andreotti, pianoforte e tastiere
Nadir Giori, basso elettrico, contrabbasso e chitarra acustica
Angelo Galli, cori
Beppe Pini, chitarra acustica e chitarra elettrica
Marco Castiglioni, batteria e percussioni
Tracce
01 Vadavialcù
02 Così van le cose
03 Alter Ego
04 Infinito presente
05 Una scusa per vivere
06 Enigma
07 L’isola misteriosa
08 Raccontami
09 Dal treno in corsa
10 Uscirne vivi
11 Quello che sfugge
12 La ballata dell’odio
A cura di Giada Luni