Jean Sénac: appuntamento con il poeta algerino di espressione francese, assassinato in circostanze violente, misteriose e analoghe a quelle di Pasolini, nella casbah di Algeri nel 1973, a BookCity, al Circolo Filologico, a due passi da piazza Scala (sabato 16 novembre dalle 18.30 alle 19.30).
L’occasione è la nuova uscita della traduzione e cura di Ilaria Guidantoni della miscellanea Jean Sénac. Per una terra possibile, seconda tappa della prima traduzione in italiano del poeta, dopo Ritratto incompiuto del padre – suo unico romanzo, autobiografico – uscito nel 2017, sempre per i tipi di Oltre Edizioni.
La sua scrittura folgorante dove sacro e profano si mescolano negli stessi versi, anzi si trasfigurano, la sua poesia – rivoluzione allo stato puro’ per definizione dello stesso poeta, racconta la guerra di liberazione dell’Algeria e la sua delusione per quello che chiamava il “popolo di bellezza”, sullo sfondo il Mediterraneo, passionale, con un sole che brucia; un eros che lo rende diverso ed emarginato, dove la ricerca del padre ignoto si sposa con quello del Padre celeste e della patria, e la ricerca del sé con il destino comune.
Il libro è popolato di personaggi, artisti e intellettuali, tra tutti Albert Camus (un rapporto di simbiosi e di amore-odio), René Char (il poeta di cui si sente figlio) e il pittore Sauveur Galliéro. Il libro ha tutti i testi, anche note e commenti in doppia lingua, italiano e francese; corredato di foto (che saranno proiettate durante la proiezione) e disegni del pittore Dénis Martinez.
Con l’autrice, Diletta D’Ascia – critica cinematografica e sceneggiatrice romana che racconterà l’incontro con Pasolini – l’attore Edoardo Barbone, diplomato all’Accademia Filodrammatici di Milano.