Dal 3 al 5 marzo 2023 a Superstudio Maxi a Milano, (un)fair la fiera-non-fiera – diretta da Manuela Porcu e Laura Gabellotto – per la nuova generazione di collezionisti, rivolta a chi pensa fuori dagli schemi: un’esperienza a 360 gradi con l’arte contemporanea, un posto in cui trovare gallerie e artisti che tra eventi performativi, musica, conferenze, raccontano nuove modalità di vivere l’arte contemporanea: per avvicinare l’arte alla vita quotidiana 70 gallerie nel segno di sostenibilità, parità di genere. (un)fair è infatti un manifesto, uno spazio dove immergersi nella scena contemporanea all’insegna della sostenibilità sia dal punto di vista ambientale – certificazione LEED Gold della sede – che sociale, considerando le diverse proposte artistiche che offrono riflessioni sul tema e la mission a sostegno del sistema arte, degli artisti emergenti e della diffusione della cultura. Inoltre ha uno sguardo internazionale che valorizza le diversità culturali e spazia da Milano al resto del mondo: Ucraina, Slovacchia, Spagna, Germania, Svizzera, Slovenia, Paesi Bassi, Romania, Singapore, Hong Kong, Giappone, Ecuador e India sono i paesi rappresentati in fiera.
Alle gallerie, è stato chiesto, di selezionare proposte bilanciate dal punto di vista del genere, in un’ottica di parità. Bella e ariosa la progettazione degli spazi con le gallerie che si muovono in un percorso armonico bianco ottico; allegro e funzionale. Simpatiche e immediate le indicazioni con segnalazioni a pavimento, accoglienti i caffè e gli spazi comuni. Si nota la progettazione
giovane, vivace, che regala uno spazio nel quale ci si muove con agio, con QR Code per scaricare il materiale di ogni gallerie, anche se forse manca qualche rifinitura e un tocco di eleganza. Certamente il livello artistico è approcciabile anche in termini di gusto per i nuovi collezionisti, con alcuni progetti interessanti. Le gallerie milanesi sono protagonisti, seguite da una buona presenza della città di Torino ma anche Venezia, Padova, qualche galleria dalla Toscana, fa capolino Roma; mentre il resto d’Italia è assente ma la presenza internazionale è significativa con gallerie che hanno sede a Londra e Dubai, Amsterdam, Bruxelles ma anche una discreta presenza dalla Svizzera, Spagna e perfino dal Giappone. Insomma più estero che Italia in proporzione.
La manifestazione è inserita in un contesto di intrattenimento: yoga 2 volte al giorno, dj set con le Cannibale, talk e laboratori, il gioco dell’oca, l’arte olfattiva. Tra le novità di quest’anno, i percorsi fuori fiera mirati a scoprire e a valorizzare l’area urbana intorno alla location (Superstudio Maxi, Via Moncucco) e la possibilità di acquistare i biglietti insieme ad opere NFT.
Nell’anno in cui si celebra il 50° anniversario della morte di Pablo Picasso, in cui proliferano in tutt’Europa mostre a lui dedicate, una manifestazione che rende omaggio all’antitesi, uno degli asset di pensiero del grande artista. Come diceva Picasso “ogni atto di creazione è, prima di tutto, un atto di distruzione”, così (un)fair si pone l’ambizioso obiettivo di trasformare il modo di
percepire e di vivere l’arte, rompendo gli schemi tradizionali per favorire la creazione di nuovi rapporti di interazione tra il grande pubblico, i collezionisti e il mercato dell’arte.
Reasoned Art ha annunciato la sua collaborazione con (un)fair, la fiera – non – fiera milanese per le nuove generazioni di collezionisti, presente in fiera con alcune opere digitali e supporta la manifestazione come NFT partner fornendo biglietti sotto forma di NFT. Oltre ai biglietti tradizionali acquistabili sul sito di (un)fair, infatti, sono messi a disposizione dei visitatori tre tipologie di biglietti NFT, ognuno dei quali associato a un’opera d’arte digitale di uno degli artisti rappresentati da Reasoned Art alla manifestazione. L’acquisto di questi biglietti garantisce una serie di benefit correlati al valore delle opere d’arte, come accessi privilegiati, visite guidate, cocktail in fiera e molto altro.
Reasoned Art è inoltre presente in fiera con l’esposizione di alcune opere digitali: l’iper-modernismo di (ab)Normal con le sue mandrie di droni, le wunderkammer di meme di Alvar Aaltissimo e le visioni utopiche/distopiche di City Maybe. Reasoned Art è la prima startup società benefit italiana che si occupa di criptoarte, ossia di arte digitale certificata e venduta tramite l’utilizzo della tecnologia blockchain e dei token NFT. Una galleria “onlife” di criptoarte che ha l’obiettivo di unire il mondo dell’offline (mostre fisiche di arte digitale, eventi, workshop) con il mondo dell’online (piattaforma digitale di vendita, tecnologia blockchain e token NFT).
La galleria Imura art gallery di Kyoto porta per la prima volta in Italia tre artiste giapponesi: Aya Kawato, il cui lavoro è stato fortemente influenzato dal padre neuroscienziato e pone al centro le illusioni ottiche, Kanna Takase che utilizza animali, piante e altri oggetti come metafora delle emozioni umane e Amane Ishil, il cui uso delle linee rende le sue opere particolarmente appealing.
Systema Gallery, nata con l’intento di creare un ponte tra gli artisti giapponesi e il mercato globale dell’arte si concentra sugli artisti “NEJA”, che attraverso le loro opere cercano di innovare la tradizione artistica del Sol Levante.
A supporto dell’arte contemporanea ucraina ed europea, la Tuasho Gallery, con sede a Kiev la cui proposta artistica vede format sperimentali e nuovi media interagire con i cambiamenti socioculturali.
Tornando in Italia, a Milano, la galleria Looking For Art, nata come start up per inserire nel mercato dell’arte artisti under 35, porta quest’anno in fiera cinque artisti: Ludovica Misciattelli, Matteo Occhipinti, Francesco Mina, Ilaria Franza e Francesca Miotto.
La galleria Made4Art di Brera porta invece ad (un)fair due tele monumentali di Giorgio Vallorani con protagonista il mare, ma con impatto visivo ed emotivo opposto: la vacanza e l’intrattenimento da una parte; gli sbarchi in un mare in tempesta sulla parete opposta tragicamente attuali. Questo artista compie un percorso controcorrente, dal digitale alla pittura con grandi campiture di colore e forza materica.
La realtà fiorentina Galleria 360 di Angela Fagu, dedita interamente ad artisti stranieri viventi è in fiera con 6 autori e diversi stili. La fotografia in bianco e nero con un tocco di rosso dell’australiano Tobin Wilkinson; il fotografo Howard Harris con una Madonna; per le opere tele si conferma una scelta di tecniche varie con colori accesi e bianco e nero su carta.
La Galleria milanese Il ferro da stiro presenta Lo so fare anch’io, catalogo di Sergio Vanni, artista livornese dal 1995 a Milano che lavora sugli assemblaggi, senza testo perché, come dice il protagonista “Non c’è nulla da dire, c’è solo da essere, c’è solo da vivere”.
Le Interconnesioni di Anna Maria Raimo sono protagoniste allo Studio Romeo Michelotto di Padova, giocosi e colorati ricordi d’infanzia.
Allo Spazio Nour, oggi itinerante, di Milano aperto nel 2014 in Viale Bligny dall’artista persiano Mohmoud Saleh Mohammadi, che è legato alla tradizione dei tappeti, oggi è uno spazio di partecipazione artistica più che una vetrina; nato come un punto di luce, nour, speranza in una zona che allora era chiamata il buco nero. Qui abbiamo incontrato l’artista pugliese, proveniente dal mondo del teatro, che lavora sull’identità, sublimando il corpo rispetto alla sessualità e legandolo alla patria, alla casa, alla memoria. Il suo progetto fotografico fotografa corpi di donne nelle loro case, un archivio di un artista vivente che è stato messo in vendita su eBay,
oggi proprietà di un collezionista e di cui l’artista, uscito di scena, è il direttore-regista. Una sorta di corto circuito che crea nuovo modalità di concepire e vivere l’arte.
Le Sezioni speciali
(un)framed a cura di Andrea Lacarpia è tra le novità 2023, una piattaforma che agevola il dialogo tra le realtà indipendenti e il pubblico. La sezione mira a valorizzare realtà no profit che promuovono la diffusione dell’arte nel tessuto culturale italiano, con particolare attenzione alla creatività dei più giovani.
(un)limited a cura di Chiara Pozzi
Insieme a Illustrazioni Seriali presenta una sezione dedicata a gallerie che propongono sia opere d’arte originali che a tiratura limitata, con un focus sull’illustrazione: opere su carta, pittura, illustrazione, grafiche d’autore, stampe e arte digitale.
(un)choices a cura di Domenico De Chirico e Marialuisa Pastò presenta uno spazio con una selezione delle proposte più promettenti tra quelle presentate in fiera e selezionate dai curatori Domenico de Chirico e Marialuisa Pastò. Un best of delle opere di quegli artisti che condividono l’urgenza di oltrepassare i confini del possibile come filo conduttore e che al contempo riflettono sulle problematiche del nostro tempo.
a cura di Ilaria Guidantoni