![Marco Masini bianco e nero 1](https://bebeez.it/files/2020/03/Marco-Masini-bianco-e-nero-1.jpg)
A cura di Ilaria Guidantoni
Il suono e la voce non hanno confini. In questo momento di confinamento e isolamento BeBeez promuove uno spazio nuovo di incontro sotto il segno della musica che apriamo ai cantautori per raccontarci la musica che cura la solitudine, che crea una facile aggregazione dell’immaginazione. Giorni nei quali la musica si ascolta di più soprattutto sulle piattaforme digitali ma non ci sono i concerti.
Cosa succede e che impatto avrà sul mondo delle note questo nemico fantasma? A chi vorrà seguirci chiediamo un messaggio video con la propria musica di sottofondo o un frammento di canzone per i nostri lettori.
La prima tappa è con Marco Masini, che ci dice: “Voglio farmi trovare pronto”.
Il cantautore fiorentino, musicista, aveva annunciato al Festival di Sanremo il proprio Tour Live per i trent’anni di carriera, un momento cruciale nella sua storia. Trent’anni di carriera sul filo del racconto che seguono un ragazzo che cresce e i tempi che cambiano, la rivoluzione musicale, passando dalla rabbia a toni più pacati facendosi più domande, il cui approdo è Masini+1, 30th Anniversary, uscito il 7 febbraio (con l’etichetta Legacy Recordings).
Questo confinamento è arrivato per fortuna all’indomani dell’appuntamento di Sanremo, ma per te proprio nell’anno sbagliato. Adesso cosa succede?
“Mi sto riprogrammando, inevitabilmente, pensando a un piano B. Spero di salvare la data dell’Arena di Verona, il 20 settembre, che avrebbe dovuto essere il cuore del mio giro d’Italia, e che spero, a questo punto diventerà un nuovo inizio che da ottobre avrà un calendario. Mi sto attivando per recuperare le sale e le location scelte con nuove date. Per l’estate non mi sento di fare programmi. Se tutto andrà bene posso cominciare le presentazioni dell’album e il firma copie ad esempio nelle librerie, visto che subito dopo Sanremo si è bloccato tutto”.
Probabilmente in questo periodo si ascolta più musica. Che impatto sta avendo lo stop ai concerti sul mondo e sul mercato della musica?
“La radio non credo abbia subito contraccolpi, ma è certamente la rete a dominare. Soprattutto si sta scaricando musica non acquistandola perché, al di là della distribuzione chiusa, anche Amazon sta subendo delle restrizioni. Questo va a vantaggio soprattutto della musica delle ultime generazioni, indie, rap e trap. La musica leggera tra l’altro non è considerata cultura, quindi non rientra anche in termini di provvedimenti nella quota di protezione. Credo che saremo l’ultima industria che riaprirà insieme al calcio, quelle delle grandi concentrazioni di persone”.
Le tue due grandi passioni…
“Esattamente. Il ritorno allo stadio per le partite e per i concerti segnerà l’uscita dal confinamento, ma nella nostra testa dove resteranno ancora i decreti restrittivi e dovremo fare i conti con la gradualità del percorso. Per un po’ andremo in giro con guanti e mascherine”.
Cosa stai facendo musicalmente in questo periodo?
“Mi sto dedicando all’istruzione con un aggiornamento in termini di studio, provando ad esempio demo di nuovi strumenti virtuali e aggiornando le mie librerie. Inoltre ho attrezzato il mio studio per realizzare dirette e registrare spot con una soluzione più raffinata di quelle abituali in modo da poter cantare al pianoforte con una buona amplificazione e qualità. Voglio farmi trovare pronto per la ripresa”.