Saper vedere prima degli altri quella che diventerà un’opera d’arte riconosciuta dal mercato e dalla critica. È questo l’obiettivo di The Teelent Art Company srl, la startup innovativa promotrice di un progetto che, grazie a un nuovo sistema di mecenatismo collegato al personal branding e alla lettura di dati, aiuta i talenti a farsi conoscere, agli amanti dell’arte a investire su di loro e agli addetti ai lavori a selezionarli con più sicurezza (si veda qui il comunicato stampa).
Secondo quanto risulta a BeBeez, Teelent Art si è costituita startup innovativa il 23 febbraio di quest’anno, con sede a Gallarate (Varese). La costituzione ha seguito l’incubazione di tre anni all’interno di You Can Company, agenzia di marketing e comunicazione, dato che il progetto insiste molto sul tema della visibilità artisti. E, nei tre anni, tra finanziamenti con fondi propri e apporti non monetari è stato calcolato un investimento di circa 500 mila euro.
Nato dall’idea dei fondatori Lara Puglisi e dal pubblicitario Alessandro Braga, a cui fanno capo, rispettivamente il 25% e 46% del capitale, Teelent Art è partecipata al 25% dall’ad di MediaWorld, Guido Monferrini, e al 4% dal business angel Paolo Giolito.
Del resto Braga dal 2004 è titolare di Youcan Lab, agenzia indipendente di PerformanceAdvertising, con competenze in strategia di marca, advertising e funnel marketing su modello HEROI (high engagement ROI). Relatore esterno a master in Cattolica, art patron e autore della Trilogia Brandsonality (trittico su come portare un marchio al successo), lavora dal 2004 affiancando con successo aziende italiane e internazionali, dalle grandi multinazionali alle pmi.
La startup coordina 100 mila artisti provenienti da 176 Paesi e crea connessioni con i protagonisti dell’arte e con un network più ampio e innovativo costituito da comunicatori, imprenditori, art lover e business angel che, in qualità di mecenati, offrono formazione e strumenti per promuovere l’artista nei confronti di pubblici ampi ed eterogenei. In particolare, la startup gode inoltre del supporto di Morgan, noto musicista, direttore artistico del numero 13 di The Artbook, il magazine d’arte di Teelent Art.
Un asset rivoluzionario per Teelent Art, spiegaBraga a BeBeez, “Sarà l’algoritmo che affiancherà un coefficiente calcolato in base alla popolarità dell’artista al coefficiente tecnico, tipico del mondo dell’arte (valore 0,5 – 5), utilizzato per calcolare il valore delle sue opere (base+altezza x 10 x coefficiente), L’analisi di elementi oggettivi permetterà a chiunque di poter conoscere quale sia il valore di un’opera e quanto questa sia nel futuro rivendibile”. E continua: “Esistono format per scoprire talenti nella musica (X Factor) o in cucina (Masterchef) ma non esiste un sistema moderno per dare agli artisti la stessa opportunità pur essendo l’arte un patrimonio nazionale e mondiale che ha le stesse potenzialità di diventare un fenomeno di massa. L’idea di Teelent Art è stata proprio questa: non solo dare agli artisti i potenti strumenti del personal branding, ma creare una piattaforma che al potere della rete abbina un nuovo paradigma permettendo al grande pubblico di conoscere artisti che altrimenti rischierebbero di non essere mai conosciuti”.
Racconta Monferrini: “Grazie a un algoritmo di proprietà che misura la popolarità e prodotti AAS di comunicazione, formazione e vendita che la accelerano, siamo in grado di accrescere e misurare concretamente il valore di un artista, dando alle gallerie che ospitano gli artisti un criterio oggettivo e basato su dati evolutivi per selezionarli, agli appassionati di arte un motivo per investire su di loro e a entrambi la possibilità di poter giovare dei benefici che si generano quando viene fatto emergere il potenziale di un mercato”.
Le iniziative su cui Teelant Art punta sono dinamiche e in continua evoluzione perché la chiave per far emergere i nuovi artisti è la capacità di adattarsi a un mercato dinamico e al continuo sviluppo sociale e tecnologico. Ne sono un esempio i corsi online di art management e social promotion e iniziative come la Masterclass organizzata con Università Cattolica che insegna agli artisti i fondamenti di marketing e comunicazione. Questa formazione nel campo del personal branding risulta propedeutica alle iniziative di visibilità Teelent Art come le “mostre nei non-musei”, mostre virtuali e il noleggio di opere per allestire spazi privati con “art-at-work”, il progetto di allestimento aziendale che porta quei benefici in termini di buon umore e la produttività che si generano vivendo e lavorando nel bello. Sempre sul fronte collaborazioni Teelent Art è artefice di Art4Brand: un insieme di iniziative come contest e progetti in diretta collaborazione con marchi e aziende che cercano uno sguardo artistico per innovare, rilanciare o reinterpretare i loro prodotti.
“Ci siamo impegnati a fondare Teelent Art con un obiettivo: dare voce agli artisti emergenti e offrire loro l’opportunità di brillare nel mondo dell’arte. Vogliamo dare spazio a coloro che trovano difficile farsi notare perché crediamo che l’arte e la cultura debbano essere accessibili a tutti, proprio come è avvenuto nel mondo della cucina o della musica che hanno appassionato milioni di persone. Desideriamo che l’arte diventi altrettanto coinvolgente e accessibile. Vogliamo raggiungere non solo gli artisti, ma anche tutti gli amanti del bello che desiderano scoprire nuove prospettive. L’arte è un linguaggio universale che unisce le persone, e vogliamo contribuire a ridarle il suo significato originario: uno strumento di riflessione e un potente veicolo emotivo”, conclude Laura Puglisi.