![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2024/06/Fabrizio-Russo-ritratto-e1718379728730-300x200.jpg)
Con ben oltre 100 opere di artisti contemporanei, per la maggior parte italiani, l’Elizabeth Unique Hotel, nel cuore di Roma, tra Piazza Augusto Imperatore e Piazza del Popolo, a due passi da Via Margutta, è una sorta di Museo, tanto che vi si organizzano visite guidate, ma del tutto particolare.
Le opere sono distribuite all’interno dell’hotel negli spazi comuni, nelle camere, nella dependance e un palazzetto sempre nel circondario dove si affittano appartamenti. L’arte qui non è solo decorazione, è il cuore, lo stile del vivere un hotel urbano soprattutto per vacanza o come oasi dal lavoro sia per i residenti sia per chi è in città e qui può fare una sosta. I cataloghi d’arte nelle aree e comuni e nelle camere raccontano i vari artisti, lasciati da sfogliare come i libri in una casa. Il tono è infatti quello intimo di un’abitazione realizzata con la consulenza curatoriale della galleria più antica d’Italia, Galleria Russo, che si affaccia su via Margutta e che ha creato un ponte del tutto particolare.
![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2024/06/Giorgio-Tentolini-Anna-Mila-2017-scaled-e1718379829880-225x300.jpg)
Facciamo un passo indietro e andiamo al 2018 quando è stato aperto questo hotel che nel nome ricorda Elisabetta, che è quello sia della madre sia della nonna del fondatore Giovanni Curatella, a capo del gruppo Curatella Hotels, simbolo dell’ospitalità per eccellenza. A casa sua, in un paesino vicino Potenza, l’accoglienza non faceva distinzioni e si poteva mangiare a tutte le ore tanto che una volta Massimo Ranieri per un concerto in zona, fu ospitato per mangiare e cambiarsi non essendoci strutture in zona. Ora questa figura, come ci ha raccontato Evlin Rossi, director Sales & Marketing, ha segnato in modo indelebile la vita della famiglia e al suo spirito è stato dedicato l’albergo con un profumo diffuso in tutti gli ambienti e realizzato dal naso di Laura Bosetti Tonatto, esperta nella creazione di profumi su misura con particolare attenzione, anche se la signora Elisabetta è morta poco prima che l’hotel inaugurasse.
Il “naso” torinese, dal 2006 parte dello staff dell’Università degli Studi di Ferrara, facoltà di farmacia, come docente a contratto nei master di I e II livello in Scienza e Tecnologia Cosmetiche per i corsi Profumi, Arte e Produzione e Aromacologia, si è messa al servizio della storia, diventando il profumo di Roma con una dedica ad esempio a Via dei Coronari, la via degli antiquari e dei Musei Vaticani.
![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2024/06/La-terrazza-con-linstallazione-di-Enrico-Benetta-scaled-e1718380045713-225x300.jpg)
L’idea è quella di un’atmosfera intima, dove ad esempio la colazione con alcune varianti a seconda dell’orario, è offerta anche per i clienti esterni, sempre à la carte, dalle 7 del mattino alle 18; e in carta ci sono molti dei piatti di nonna Elisabetta, naturalmente rivisitati in chiave gourmet, come le polpette di pane e la zuppa inglese.
Il sodalizio con la Galleria Russo, ci ha raccontato il titolare Fabrizio Russo, è nato da un incontro fortuito, ma si sa, per dirla con Luis Borges, “ogni incontro casuale è un appuntamento”. I signori Curatella entrati in Galleria rimasero affascinati dalle opere e proposero una collaborazione, raccolta come un guanto di sfida. “Dopo il sopralluogo”, ci ha detto Russo, “ho fatto un appello agli artisti con i quali lavoriamo, promuovendo una serie di incontri in loco per realizzare opere site specific che in alcuni casi, come per i lavori di Enrico Benetta di Montebelluna in provincia di Treviso, classe 1977, artista diplomatosi nel 2001 in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, presente in modo significativo nell’hotel ha escogitato soluzioni in dialogo con l’architettura. La sua cifra che diventa quasi una firma sono i caratteri di stampa, in particolare le lettere dell’alfabeto in Bodoni.
![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2024/06/Fabrizio-Russo-200x300.jpg)
Tutte le opere sono in vendita e questo rende il museo come una vera e propria galleria, vivo, perché ogni quadro o installazione venduti sono sostituiti da altri lavori creando la curiosità di tornare in questi spazi. Alcune opere, difficilmente trasportabili, come il soffitto della saletta accanto alla reception di Manuel Felisi, del quale si è conclusa recentemente un’esposizione monografica al Museo Bilotti di Roma, o l’installazione in metallo sulla terrazza che rappresenta un soffione realizzato appunto con lettere, di Benetta, sono state acquistate dalla proprietà”.
A breve ogni opera avrà associato un QR Code, direttamente scaricabile dal telefono, con nome, descrizione dell’opera e dell’artista, quotazioni e modalità di spedizione nel caso di acquisto, dando vita a un catalogo virtuale dell’esposizione.
Tra gli artisti Michael Gambino di Varese, le cui opere popolate di tridimensionali addensamenti di farfalle di carta (riproducenti specie realmente esistenti in natura), ritagliate a mano e appuntate alla tavola con spilli, vogliono ricostruire le leggi dell’universo. Sul soffitto di un corridoio un’installazione di 16 opere che rappresentano 16 paesi con un senso di corrispondenza: così ad esempio la farfalla gialla in Spagna e quella blu per il Portogallo. Tra l’altro questo lavoro è costituito da pannelli con la funzione di rendere facilmente accessibile il corridoio di servizi sovrastante.
![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2024/06/Tommaso-Ottieri-Paris-des-delices-2017-scaled-e1718380401903-225x300.jpg)
Artista da tenere sotto osservazione, secondo la Galleria Russo, Giorgio Tentolini, nato in provincia di Cremona, classe 1978, che usa la fotografia in modo particolare partendo da un’indagine sul tempo come memoria e identità, in un’attenta e lenta ricostruzione che avviene con lo studio della luce e l’incisione di strati di materiali vari come tessuti, carte e PVC. Sono il tulle, la rete metallica e il nastro adesivo, regalando tridimensionalità ai suoi interventi che assumono una dimensione scultorea.
Gli arredi sono dell’architetto romano Antonio Marincola e del suo studio fondato nel 2025 Marincola Architects che ha scelto uno stile lineare, molto raffinato di modernità classica con toni di grigio perla, blu intenso appena polveroso, anche nei divani di velluto, e inserti di colore; la carta da parati richiama sui toni del grigio il Grand Tour, evocando il richiamo internazionale che suggerisce l’Italia e la cultura del viaggiare.
L’hotel vuol essere anche un luogo di incontro e a breve oltre la serata degustazione di introduzione alla cultura del vino (l’albergo sta studiando con la Maison di Épernay Charles Ellner una collaborazione) e il venerdì ci sarà l’Aperitivo in arte con la Galleria Russo, un tour di una mezzora tra le opere d’arte che può proseguire l’indomani mattina in galleria. Tra l’altro l’Elisabeth Unique Hotel è ormai anche un punto di ritrovo per gli artisti che vi hanno lavorato.
![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2024/06/Maurizio-Cannavacciuolo-Suppellettili-2018-scaled-e1718380519115-225x300.jpg)
Spesso all’interno di questo Art Hotel ci sono conferenze stampa, momenti di approfondimento, vernissage e finissage delle mostre in Galleria, una piazza per scambiarsi le idee sul mondo dell’arte che per Fabrizio Russo “ha necessità di tornare alla forma, condizione perché ci sia nell’arte contemporanea un confronto reale, sostituendo il sensazionalismo diffuso. Le arti visive hanno la capacità di influenzare la società nel lungo periodo e quindi dobbiamo fare attenzione a quello che mostriamo”.
Con questo spirito è stato pensato il percorso espositivo dell’hotel, cercando l’armonia adatta a un luogo esclusivo di vacanza partendo dalla considerazione che “se l’arte necessita di una spiegazione perde l’energia vitale e dimentica la sua essenza primaria, quella di suscitare emozioni”.
Altro tassello importante che la collaborazione con l’hotel rafforza è la logica d’impresa nella cultura, sostegno indispensabile e non da demonizzare.
Prossimo appuntamento espositivo romano, a ottobre, con una collettiva che si misurerà su un tema lanciato dalla Galleria per un episodio specifico; mentre a Firenze la Galleria sarà presente a fine settembre alla Biaf.
a cura di Ilaria Guidantoni