Nel 2023, le vendite globali di opere d’arte hanno raggiunto una cifra stimata di 65 miliardi di dollari, dimostrando una certa resistenza nonostante un rallentamento del 4% su base annua e superando i livelli pre-pandemia di 64,4 miliardi del 2019. Per di più il numero delle transazioni è aumentato del 4%, per un totale di 39,4 milioni di transazioni. Sono i principali risultati che emergono dall’ottava edizione di The Art Basel and UBS Global Art Market Report 2024, redatto dall’economista culturale Clare McAndrew di Arts Economics (si vedano qui il comunicato stampa e qui l’intero report)
Più nel dettaglio, gli Stati Uniti hanno mantenuto la loro posizione di mercato leader a livello mondiale, con il 42% delle vendite in valore, solo in leggero calo del 3% dal 2022. Dopo un calo del 25% delle vendite durante la pandemia nel 2020, gli Stati Uniti hanno infatti registrato una robusta ripresa, con un aumento del 44% dei valori nel 2021 e 2022 per raggiungere il livello record di 30,2 miliardi di dollari.
La Cina, incluse la Cina continentale e Hong Kong, è diventata il secondo mercato mondiale nel 2023, passando dal terzo posto del 2022, rappresentando il 19% del valore complessivo del mercato e raggiungendo una cifra stimata di 12,2 miliardi di dollari. Dopo l’abolizione delle restrizioni COVID-19 nella prima metà dell’anno, gli acquirenti hanno capitalizzato le vendite delle scorte d’asta rinviate dal 2022 e sono tornati con entusiasmo alle fiere e alle esposizioni. Nella seconda metà del 2023 il ritmo si è moderato, forse influenzato dalle proiezioni di una crescita economica più graduale. Al terzo posto in classifica c’è il Regno Unito con una quota del 17%, seguito dalla Francia con il 7% delle vendite globali. Nel resto d’Europa si sono registrati risultati contrastanti, con un calo del 5% nel mercato della Germania, a fronte di una forte crescita in Italia e Spagna.
Gli stessi quattro paesi si ritrovano in cima alla classifica per peso sul totale del mercato anche se si focalizza l’attenzione sulle sole aste pubbliche o private, che nel complesso nel 2023 hanno raggiunto quota 29 miliardi dai 30,6 miliardi del 2022 (di cui 25,1 miliardi le aste pubbliche da 26,8 miliardi nel 2022), con gli USA e Cina a parimerito (con il 31% del mercato per ciascuno), seguite da UK (12%) e Francia (9%).