Eccoci alla nuova edizione, la quarta, della Triennale al New Museum che riunisce artisti emergenti da diciannove paesi del mondo. Insieme, gli artisti di “Songs for Sabotage” propongono una sorta di propaganda, impegnandosi con i nuovi media tradizionali per rivelare i sistemi costruiti che costruiscono la nostra realtà, le nostre immagini e le nostre verità. La mostra equivale a un invito all’azione, a un impegno attivo e all’interferenza nelle strutture politiche e sociali, e riunisce opere su media di circa trenta artisti provenienti da diciannove paesi, la maggior parte dei quali espongono negli Stati Uniti per la prima volta .
“Songs for Sabotage” esplora gli interventi nelle città, nelle infrastrutture e nelle reti della vita quotidiana, proponendo oggetti che potrebbero creare un’esperienza comune. La mostra assume come un dato di fatto che queste strutture sono legate ai poteri radicati del colonialismo e del razzismo istituzionalizzato che amplificano l’iniquità. Attraverso i loro distinti approcci, gli artisti di “Songs for Sabotage” offrono modelli per lo smantellamento e la sostituzione delle reti politiche ed economiche che avvolgono la gioventù globale di oggi. Invocando l’elevato ruolo dell’identità nella cultura di oggi, assumono le strutture tecnologiche, economiche e materiali che ostacolano la collettività.
Questi artisti sono inoltre legati sia dai loro profondi impegni con la specificità del contesto locale sia da un esame critico – e da un abbraccio – dell’internazionalismo che li collega. Le loro opere spaziano ampiamente in forma e media, incluse allegorie dipinte per l’amministrazione del potere, proposte scultoree per rinnovare (e distruggere) monumenti e opere cinematografiche che si avvalgono dei modi di propaganda che ci influenzano sempre di più ogni giorno. Visto in ensemble, queste opere forniscono modelli per riflettere e lavorare contro un sistema che sembra destinato a fallire.
“Songs for Sabotage” è curata da Gary Carrion-Murayari, Kraus Family Curator presso il New Museum, e Alex Gartenfeld, vice direttore fondatore e Chief Curator presso l’Institute of Contemporary Art di Miami, con Francesca Altamura, assistente curatoriale. È accompagnato da un catalogo completamente illustrato copiato dal New Museum e dalla Phaidon Press Limited.
La New Museum Triennial è l’unica esposizione internazionale ricorrente a New York dedicata agli artisti emergenti di tutto il mondo, fornendo un’importante piattaforma per una nuova generazione di artisti che stanno dando forma all’attuale discorso sull’arte contemporanea e sul futuro della cultura. La prima edizione è iniziata nel 2009 con “Younger Than Jesus”, organizzata da Massimiliano Gioni, Laura Hoptman e Lauren Cornell. La seconda Triennale “The Ungovernables” è stata organizzata da Eungie Joo nel 2012. La terza Triennale “Surround Audience” è stata organizzata da Lauren Cornell e Ryan Trecartin con Sara O’Keeffe e Helga Christoffersen nel 2015.
Qui di seguito l’elenco degli artisti in esposizione:
Cian Dayrit (1989, Manila, Filippine, vive e lavora a Rizal, Filippine)
Violet Dennison (1989, Bridgeport, CT, vive e lavora a New York, NY)
Tomm El-Saieh (1984, Port- au-Prince, Haiti, vive e lavora a Miami, FL)
Janiva Ellis (1987, Oakland, California, vive e lavora a Los Angeles, California)
Claudia Martínez Garay (1983, Ayacucho, Perù, vive e lavora a Amsterdam, Paesi Bassi)
Haroon Gunn-Salie (1989, Città del Capo, Sudafrica, vive e lavora tra Johannesburg, Sud Africa e Belo Horizonte, Brasile)
Matthew Angelo Harrison (1989, Detroit, MI, vive e lavora a Detroit, MI)
Tiril Hasselknippe (1984, Arendal, Norvegia, vive e lavora a Oslo, Norvegia)
Abitanti (fondata nel 2015, New York, NY, da Pedro Neves Marques e Mariana Silva) con Margarida Mendes
KERNEL (fondata nel 2009, ad Atene, in Grecia, da Pegy Zali, Petros Moris e Theodoros Giannakis: vivono e lavorano ad Atene, in Grecia)
Manolis D. Lemos (1989, Atene, Grecia, vive e lavora ad Atene, in Grecia)
Zhenya Machneva ( nata nel 1988 a Leningrado, in Russia; vive e lavora a San Pietroburgo, Russia)
Chemu Ng’ok (1989, Nairobi, Kenya, vive e lavora a Grahamstown, in Sud Africa)
Gresham Tapiwa Nyaude ( nato nel 1988, Harare, Zimbabwe, vive e lavora ad Harare, Zimbabwe)
Daniela Ortiz (1985, Cusco, Perù, vive e lavora a Barcellona, in Spagna)
Lydia Ourahmane ( nata nel 1992, Saida, Algeria, vive e lavora tra Oran, Algeria e Londra, Regno Unito)
Hardeep Pandhal (1985, Birmingham, Regno Unito, vive e lavora a Glasgow, nel Regno Unito)
Dalton Paula (1982, Brasile, Brasile, vive e lavora a Goiânia, Brasile)
Julia Phillips (nata nel 1985, Amburgo, Germania, vive e lavora a New York, NY)
Wong Ping (1984, Hong Kong, vive e lavora a Hong Kong)
Anupam Roy (1985, Bengala Occidentale, India, vive e lavora a Nuova Delhi, in India)
Manuel Solano (1987, Città del Messico, Messico, vive e lavora a Città del Messico, in Messico)
Diamante Stingily (1990, Chicago, IL, vive e lavora a Brooklyn, NY)
Song Ta (1988, Leizhou, Cina, vive e lavora a Guangzhou, in Cina)
Wilmer Wilson IV (1989, Richmond, Virginia; lavora a Philadelphia, in Pennsylvania)
Shen Xin (nato nel 1990 a Chengdu, in Cina, vive e lavora tra Londra, Regno Unito e Amsterdam, Paesi Bassi)