Il solstizio d’estate celebra la musica, traendo origine dalle notti bianche musicali di San Pietroburgo. Quest’anno l’edizione è speciale, all’indomani del confinamento, con l’estate che segna una timida speranza, la voglia di divertirsi e la ripresa della musica, uno dei settori più penalizzati. Nella giornata del silenzio di protesta, con molte manifestazioni che hanno visto i musicisti in nero, presenti senza esibirsi, la Toscana sceglie di ricominciare. Toscana Arcobaleno d’Estate, promossa dal quotidiano La Nazione – presente per il saluto la direttrice Agnese Pini – e dalla Regione insieme a Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana, ha scelto il 21 giugno di ricominciare da un tempio della musica e dello spettacolo, luogo di cultura e non solo d’intrattenimento, la Bussola di Focette (Marina di Pietrasanta), ospiti della Famiglia Angeli che gestisce il locale. Protagonista Petra Magoni, pisana classe 1972, con Musica Nuda, il duo formato nel 2003 con Ferruccio Spinetti, contrabbasso e una lunga storia alle spalle, 11 album – il primo che prende il titolo dal nome del duo nel 2004, pubblicato da Storie di note – e concerti apprezzati in tutto il mondo. Spinetti, nato a Caserta nel 1976, si diploma in contrabbasso con il massimo dei voti e lode e quando incontra Petra Magoni è il contrabbassista della Piccola Orchestra Avion Travel. Una voce strepitosa quella di Petra Magoni, che unisce doti canore e voglia di sperimentarsi fino all’eccesso, alla sua ironia, momenti di sensualità conturbante alla spontaneità di un’adolescente che si muove sul palco senza preoccuparsi della sua femminilità. Rock, blues e jazz, in un melange estroso che reinterpreta reinventando tanti classici cantautorali italiani, con un occhio agli interpreti che hanno fatto la storia de La Bussola, dalla Vanoni a Mina, all’esibizione più recente di Patty Pravo, passando per Felicità di Lucio Dalla. Bello il dialogo sperimentato all’interno del duo che gioca senza posa, ma senza esibizione e con la spontaneità che suggerisce un lungo lavoro dietro le quinte, consumato, senza bisogno di essere esibito, con Petra che tocca le corde del contrabbasso e gioca con lo strumento. Dai gargarismi giocosi alle prestazioni liriche, la voce di Petra diventa strumento con un’ampiezza straordinaria, che non è solo estensione, ma un viaggio tra mille rivoli e possibilità che si aprono come quando si prende una strada laterale, un viottolo o la panoramica, lasciando quella tracciata.
![Petra Magoni e Ferruccio Spinetti ©_ANGELO_TRANI](https://bebeez.it/files/2020/06/Petra-Magoni-e-Ferruccio-Spinetti.jpg)
L’edizione è speciale in tutti sensi – realizzata a tempo di record appena se n’è intravista la fattibilità – con l’apertura della figlia di Petra, Frida Bollani Magoni al piano e una voce singolare, già matura e ‘spericolata’ per la sua giovane età che canta un suo brano, un suo arrangiamento e il suo cantante preferito del momento, Oren Lavie, oltre accompagnare nel finale il Duo con un brano sempre dello stesso autore che lei stessa ha scelto per la madre. Oren Lavie, nato a Tel Aviv nel 1976, cantautore quasi per caso, in realtà il musicista, ha mosso i primi passi come compositore di colonne sonore, coltivando nello stesso tempo una passione per la musica classica e per la letteratura americana. I due primi concerti di Firda si sarebbero dovuti svolgere i primi di marzo scorso quando l’emergenza ha congelato il suo debutto, al quale noi abbiamo avuto il privilegio di assistere, appena dopo il tramonto, in uno scenario incantevole tra le Apuane azzurrine e il rumore del mare. Da sempre immersa nel mondo dei suoni e della musica, nonostante la giovane età, vanta un curriculum di importanti collaborazioni e di numerose esibizioni come ospite di orchestre, di musical e dei concerti dei genitori, sia come pianista che come cantante. Nata in Versilia nel 2004, comincia a studiare pianoforte classico a 7 anni sotto la guida del maestro Paolo Razzuoli, che le insegna la notazione musicale in Braille. Innumerevoli le volte in cui è salita sul palco come ospite a sorpresa nei concerti dei genitori in Italia come all’estero. Ha anche esperienza nel mondo del musical avendo partecipato come cantante a The Adventures of Peter Pan e Jesus Christ meets the Orchestra. Attualmente frequenta il secondo anno del Liceo Musicale Carducci di Pisa studiando pianoforte con la professoressa Amato e canto con la professoressa Barsanti. Di Frida si apprezza la sua delicatezza, quell’umiltà di avvicinarsi al palcoscenico con grande serietà.
La chiusura è sempre di una giovane, giovanissima presenza, il debutto al piano della figlia di Ferruccio, Elena Spinetti, dieci anni, e tutta l’allegria giocosa della sua età, dove le cose serie diventano un sogno, che trasmette con grande energia.
La serata non è solo un inno alla musica ma anche all’Italia e al suo patrimonio di luoghi e cultura con l’invito a rilanciare un turismo consapevole e a essere noi stessi viaggiatori, troppo spesso inconsapevoli, basti pensare – come ha suggerito Spinetti – che il primo conservatorio al mondo è stato fondato a Napoli nel Settecento.
a cura di Ilaria Guidantoni