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L’artista fotografo Stefano Tubaro ha inaugurato lo scorso primo settembre, presso lo Studio “Art OK” in Borgo Cividale 23/A, Palmanova UD, la mostra “Stanze Fotogeniche”. L’esposizione propone l’ultima ricerca creativa del poliedrico fotografo friulano che, attraverso una attenta progettazione ed un preciso allestimento di modelli plastici, che vengono illuminati con sorgenti luminose artificiali diverse, servono a creare ambienti e spazi interni immaginari.
Tali spazi immaginari costituiscono la base per una meditazione interiore personale creando quell’intervallo di sospensione che pone nuovi interrogativi. Dello sforzo progettuale e realizzativo rimane solo la traccia fotografica, il messaggio correlato all’azione nello spazio.
Stefano Tubaro è nato a Codroipo nel 1960, compie studi ad indirizzo artistico sviluppando il suo interesse per la fotografia contemporanea dal 1978.
Ha lavorato inizialmente nel settore professionale della produzione pubblicitaria video-fotografica. La sua produzione è articolata in cicli tematici che muovono dall’analogico al
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digitale e forzano, attraverso l’ibridazione dei linguaggi, le possibilità del mezzo fotografico.
Ha coordinato e partecipato alla cura di numerosi progetti espositivi ed editoriali, iniziative didattiche e workshop sulla fotografia proposti da enti pubblici ed associazioni culturali. Si è dedicato professionalmente alla fotografia d’architettura, partecipando alla 6a Biennale Architettura di Venezia nel 1996, e delle opere d’arte di numerosi artisti tra cui il pittore Renzo Tubaro, suo padre.
Dal 1993 al 1996 è stato presidente del Circolo Fotografico Friulano di Udine. Dal 1996 al 2000 ha collaborato con l’Assessorato alla Cultura e l’Agenzia Giovani del Comune di Udine alla realizzazione di progetti culturali, tra cui Officine Creative, Progetto Iceberg e Nuove Contaminazioni.
Nel 1988 è stato invitato da Italo Zannier a partecipare alla “Biennale giovani artisti dell’Europa mediterranea” e nel 1998 Franco Vaccari ha selezionato il suo portfolio al “SIFest Savignano Immagini Festival”.
Ha partecipato, tra personali e collettive, a oltre cento esposizioni in Italia e all’ estero. Nel 2018 è stato presentato alle rassegne internazionali MIA Photo Fair e Photofestival a Milano, WopArt a Lugano. Nel 2021 risulta tra i vincitori del riconoscimento, dedicato alle nuove tendenze della fotografia contemporanea, “New post photography” promosso da Milan Image Art fair presentato a Milano e al Festival “Mesiac Fotografie” di Bratislava.
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Le sue opere sono conservate alla Galleria d’Arte Moderna di Udine e di Treppo Carnico, al Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo, all’Archivio FMF di Milano e in numerose collezioni pubbliche e private.
Per la sua attività di ricerca ha ricevuto dal CRAF nel 1999 il premio Friuli Venezia Giulia Fotografia. È insegnante di “Arte della Fotografia e della Cinematografia” presso il Liceo Artistico Statale ”Giovanni Sello” di Udine.
Le opere del nuovo progetto sono state presentate, in occasione dell’inaugurazione, dal prof. Walter Criscuoli che ha sottolineato la capacità creativa di Tubaro oltre alla sua profonda conoscenza del mezzo tecnico impiegato.
Rullini, pinzette, bacinelle, caricatori di diapositive, spirali di caricamento della pellicola, ‘telaietti’. Sono questi gli oggetti di un passato fotografico che Stefano Tubaro raccoglie e, facendone dei soggetti, li posiziona su carta fotosensibile per rilanciare, off camera, identità nuove.
L’esposizione multipla (alla luce) crea moltiplicazione fantastica che narra di regole che furono, di storie nuove, di invenzione. E narra di una passione grande, quella dell’autore, per la fotografia.
Nascono pezzi unici che conoscono il corrispettivo positivo in una genetica volta a condurre il riguardante fuori dal dato di partenza in modo da creare con fare moltiplicativo superfici, spazi… stanze.
Stanze che per il fotografo sono un rifugio ove si chiude, dopo una vita di oggettività e colore, come in un mondo fantastico per trovare la personale dimensione di avvolgimento e pensiero.
Gli umili servitori dell’analogico non si leggono più, ma sono lì. Rimangono come memoria connaturata delle “stanze fotogeniche”, costruite manualmente dal fotografo come teatrini e volte, come dice il titolo, ad elevare esteticamente la realtà. Rifotografate, questa volta in digitale, rendono omaggio alla fotografia, alla sua storia materiale, al suo potere di trasformazione in termine di sogno, utopia, visione e cambiamento.
Le stanze di Tubaro raccontano questo in una dichiarazione d’amore per un mondo che, cambiando, cambia il mondo nella memoria di se stesso. “Fotogenicamente”.
La mostra sarà visitabile sino al 3 ottobre 2022.
a cura di Paolo Bongianino
Stefano Tubaro – Stanze Fitografiche
Studio “Art OK” | Borgo Cividale 23/A | Palmanova UD
1 settembre – 3 ottobre 2022
ORARI
lunedì – venerdì dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18:30
sabato e domenica su appuntamento
ingresso è libero.
INFO
Tel 0432 99 05 17
info@artok.it