Stanno per riaccendersi le luci nelle sale: ecco in anteprima quello che vedremo tra settembre e ottobre nei teatri italiani iniziando da Milano. Un mix tra classici e novità, spaziando da Shakespeare a Berkoff, da Pinter a Erba, fra tradizione e avanguardia. In attesa di festeggiare nel ’23 i cinquant’anni dalla sua fondazione il Teatro dell’Elfo, dopo l’annuale e atteso appuntamento con la danza contemporanea di Milano Oltre (dal 26 settembre al 16 ottobre), apre la stagione con la nuova messa in scena di un testo che, scoperto quasi tre decenni fa, è rimasto nella memoria di molti spettatori: si tratta di Alla Greca di Steven Berkoff, drammaturgo inglese ma anche attore per il cinema e la tv, di cui l’Elfo ha allestito altri lavori come Decadenze e East.
Tra le numerose riscritture da lui realizzate, questa dell’Edipo re di Sofocle è una delle più felici. Invece che nell’antica Grecia ci ritroviamo nell’Inghilterra degli anni ottanta quando a capo del governo c’era Margaret Thatcher: Edipo diventa Eddy, giovane proletario che, dopo l’infausta profezia di un indovino che lo vorrebbe parricida, abbandona la famiglia per sbarcare in una Londra devastata da disordini, teppisti e invasa dai topi. Qui, in un duello a base di insulti, uccide senza averne consapevolezza suo padre, finendo poi per sposare la vera madre. Il mito greco diventa così per Berkoff il pretesto per una sprezzante satira nei confronti della società e dei politici del tempo. La regia è di nuovo firmata da Elio De Capitani, anche in scena nelle vesti di Laio, Marco Bonadei interpreta Eddy e accanto a lui ci sono Sara Borsarelli e Cristina Crippa. All’Elfo Puccini dal 21/10 al 31/11. Approda invece per la prima volta nella sua casa dopo la versione del 2019 presentata al Franco Parenti Kaddish di Allen Ginsberg. Preghiera ebraica recitata come parte dei rituali funebri, nei versi del poeta americano diventa un lamento (non privo però di sferzanti slanci di ribellione) in morte della madre, in un ideale incontro tra la musicalità della parola e la vera musica del bebop o delle variazioni jazz di Charlie Parker. Regia a cura di Francesco Frongia e voce a più registri di Ferdinando Bruni (dal 25/10 al 13/11). www.elfo.org
Partenza all’insegna della drammaturgia contemporanea è quella del Teatro Menotti. A una delle donne più celebri e controverse del novecento è ispirato Jackie, scritto da Elfriede Jelinek nel 2002, due anni prima di essere premiata con il Nobel per la letteratura. Si parla ovviamente di Jacqueline Kennedy Onassis, first lady e icona di stile, che diventa qui una testimone a tratti feroce di un pezzo di storia dell’America, allora dominata da una famiglia assetata di potere che, a contraltare dell’immagine inappuntabile di felicità e ricchezza, nascondeva segreti, storie di sesso, droga e anche morte.
A confrontarsi con una figura assai scomoda è Romina Mondello che in un serrato monologo regala al personaggio inedite sfaccettature, regia di Emilio Russo e musiche di Andrea Salvadori (dal 13 al 16/10).
Peter Stein, uno dei grandi Maestri della scena internazionale, dopo Il Ritorno a casa, affronta per la seconda volta un testo di Harold Pinter e questa volta sceglie Il compleanno, uno dei suoi lavori giovanili e da noi meno rappresentati ma ricco di fascino e, come sempre in Pinter, ambiguità, mistero e minaccia. Elementi tutti che troviamo nella vicenda di Stanley Webber, autore clusosi nella camera di una misera pensione sul mare gestita da Meg e Petey Boles.
A sconvolgere le giornate tutte uguali irrompono due sinistri sconosciuti, Goldberg e McCann, che vengono invitati da Meg alla festa di compleanno di Stanley, ma quando quest’ultimo li vede, terrorizzato, cerca invano di allontanarli… Nel cast Maddalena Crippa, Gianluigi Fogacci e Alessandro Averone (dal 27/10 al 13/11). www.teatromenotti.org
Per l’inizio della seconda stagione di una direzione artistica (Lella Costa e Serena Sinigaglia) e organizzativa (Mariangela Pitturru) tutta al femminile il Teatro Carcano punta su Shakespeare. A cominciare dal Sogno di una notte di mezza estate di cui Andrea Chiodi (già cimentatosi con La bisbetica domata) firma un’innovativa regia. La complessa trama vede svolgersi in parallelo le vicende di Teseo e Ippolita, regina delle amazzoni, prossimi alle nozze, quelle degli ateniesi Lisandro e Demetrio, entrambi innamorati di Ermia che però ama solo Lisandro mentre la sua amica Elena si è invaghita di Demetrio, e quella di Oberon e Titania, sovrani delle fate, che si contendono il figlio di un’amica umana di Titania per farne un loro paggio. Si ritroveranno tutti quanti in un bosco incantato dove Puck, folletto dispettoso, si diverte a mescolare i sentimenti dei quattro amanti. Sono 14 giovani attori ad animare questa commedia divisa tra realtà e fantasia, nascondendo sotto il gioco il desiderio d’irrazionalità che alberga nell’essere umano dal 15/10 al 23/10. (23/10).
Dalla commedia alla tragedia: troppo a lungo concepito come mero dramma della gelosia, c’è invece ben altro in Otello: temi come il razzismo, la misogina e l’adombrata omosessualità di Iago, ossessionato dal Moro, si interfacciano nella trama ideata dal Bardo. Di recente ha prestato il fianco all’annosa questione dello whitewashing (l’imbiancatura), cioè se sia lecito o meno far interpretare a un attore/attrice bianco/a il personaggio di un nero, a un europeo quello di un giapponese o cinese e a un americano quello di un nativo indiano d’America (si veda il caso delle accuse mosse al regista Robert Lepage in merito a quest’ultima opzione).
Nella sua regia Andrea Baracco si spinge oltre e impiega un cast interamente femminile: scelta originale che ci rimanda ai numerosi Amleti interpretati da celebri attrici, da Sarah Bernhardt al quello recente di Federica Rossellini, diretta da Antonio Latella. Ma ci aspetta un’altra sorpresa: ogni sera sarà Iago, con l’aiuto del pubblico, a decidere chi interpreterà Otello e chi Desdemona: a tentare la sorte saranno Valentina Acca, Verdiana Costanzo, Federica Fracassi, Federica Fresco, Ilaria Genatiempo, Lucia Lavia, Viola Marietti e Emilia Scarpati Fanetti. (dal 25 al 30/10). www.teatrocarcano.com
Il Piccolo Teatro, in attesa della nuova produzione, ripropone M. Il figlio del secolo, tratto dall’omonimo libro di Antonio Scurati, che Massimo Popolizio ha adattato, diretto e interpretato, calandosi nel ruolo di Benito Mussolini, visto come “teatrante” affabulatore con risvolti talvolta comici.
Assistiamo infatti all’irresistibile inizio e ascesa del partito fascista e del suo duce negli anni che vanno dal 1919 al ’24, segnato dal cruento assassinio di Giacomo Matteotti. Uno spettacolo corale di grande impatto anche per merito degli inserti video del tempo, eloquenti al pari delle parole, e per la performance di 17 attori e attrici tra i quali ricordiamo almeno Tommaso Ragno, che con Popolizio condivide il personaggio di Mussolini nel suo versante spietato e rozzo, e Sandra Toffolatti come Margherita Sarfatti. M. Il figlio del secolo ha appena vinto il premio Maschere del Teatro per il miglior spettacolo della scorsa stagione e Luigi Biondi quello per il miglior disegno di luci (dal 28/9 al 16/10). www.piccoloteatro.org
Nell’ambito di un cartellone diviso tra prosa e cabaret, dove la tradizione si alterna a qualche proposta meno mainstream, il Teatro Manzoni per l’apertura propone una commedia scritta e diretta da Edoardo Erba, uno tra i nostri autori contemporanei più rappresentati, Il marito ideale, con due star del teatro “leggero”, Maria Amelia Monti e Marina Massironi. Due amiche sulla cinquantina, Fiamma e Lorella, s’incontrano dopo lungo tempo in videochat. A sorpresa la seconda annuncia d’essersi sposata, cosa che, data la sua proverbiale sfortuna con gli uomini, sorprende non poco Fiamma. La sorpresa diventa ancor più grande quando l’amica le confida una peculiarità del compagno, quella di essere invisibile! Erba ricrea una realtà virtuale più articolata di quella che vediamo in palcoscenico: le attrici recitano sullo sfondo di un blu screen che prende vita e colore solo dalla telecamera in su, mentre sugli schermi che sovrastano il palco le vediamo vivere nelle loro case, immerse nella routine quotidiana (dal 18 al 30/10). www.teatromanzoni.it
Ci allontaniamo dal centro e andiamo a scoprire alcune realtà che si sono da anni conquistate un’importante visibilità nel panorama teatrale milanese, encomiabilmente votate a far conoscere artisti e compagnie spesso fuori dai circuiti commerciali e istituzionali. E’ il caso di Zona K che ha anche il pregio di dare spazio a presenze internazionali di alto profilo (ad esempio i Rimini Protokoll)) e progetti di spiccata originalità come gli spettacoli itineranti. In prima regionale presenta La città dei miti, una trilogia ideata dal Teatro dei Borgia e composta da Medea per strada, Eracle, l’invisibile (entrambe ispirate a Euripide) e Filottete dimenticato (Sofocle). Avremo occasione di riparlarne presto su queste pagine. (dal 20/9 al 2/10). www.zonak.it
Sala teatrale, scuola di teatro e compagnia, Altaluce si affaccia sulle sponde del Naviglio Grande e per iniziare la nuova stagione ha chiamato Fanny & Alexander (storica “bottega d’arte” del Nuovo Teatro fondata nel 1992 da Luigi De Angelis e Chiara Lagani) con la loro creazione I libri di Oz, tratta dai romanzi di Lyman Frank Baum (1856-1919), noto soprattutto per Il meraviglioso mago di Oz, tassello di un ciclo di ben 14 romanzi che Lagani (anche interprete del monologo) ha tradotto e pubblicato per i Millenni di Einaudi. Oltre alla piccola Dorothy incontriamo qui altri suoi amici come Testadizucca o la Tigre Famelica e ritroviamo intatto lo spirito dei romanzi, passando dall’uno all’altro come se fossero i capitoli di un’unica grande storia che è stata oggetto delle più svariate interpretazioni, da quelle politiche a quelle religiose, gnostiche e psicanalitiche. (dal 7 ottobre). www.altaluceteatro.com
Nelle sue stagioni la stand-up-comedy occupa sempre uno spazio importante e sul palco del Teatro Martinitt si avvicendano gli esponenti più celebri di questa forma teatrale, sino a pochi anni fa da noi poco popolare. Il resto della programmazione è all’insegna della drammaturgia contemporanea dai toni leggeri e sovente comici. Come primo spettacolo in cartellone troviamo Il prestito, testo del catalano Jordi Galceran nella versione di Pino Tierno. Al centro della vicenda c’è un direttore di banca che nega un prestito a un cliente il quale in garanzia può dare solo la sua parola d’onore. I due sono emblemi di una lotta di potere in cui la posta in gioco sono la dignità, il rispetto, la famiglia e la stessa vita. A scontrarsi su una sorta di metaforico ring in cui si alternano tensioni e momenti esilaranti ci sono Pino Quartullo e Gianluca Ramazzotti, diretti da Giampiero Solari (dal 30/9 al 16/10). www.teatromartinitt.it
La rivista Hystrio, diretta da Claudia Cannella, rinnova il suo appuntamento con l’Hystrio Festival, dedicato alla scena italiana under 35. Oltre alla serata in cui vengono assegnati gli ambiti premi per diverse categorie, il serrato programma prevede 6 spettacoli e 4 letture sceniche. Tra i primi ricordiamo ‘E cammerere, riscrittura delle Serve di Genet ambientata in un basso napoletano ad opera di Fabio di Gesto che firma anche la regia, e La gloria di Fabrizio Sinisi, diretta da Mario Scandale. Nelle seconde menzione per Spezzata di Fabio Pisano e Camminatori della patente ubriaca di Nicolò Sordo (dal 15 al 19 settembre). www.hystriofestival.it
a cura di Mario Cervio Gualersi