Tintoretto: artista del Rinascimento di Venezia alla National Gallery of Art di Washington
10 marzo – 7 luglio
Jacopo Tintoretto è nato 500 anni fa, ma fino ad ora il maestro pittore non ha mai avuto una retrospettiva in Nord America. Meglio tardi che mai, soprattutto quando il prodotto finale comporta una serie di prestiti spettacolari mai visti prima negli Stati Uniti. La mostra è apparsa per la prima volta al Palazzo Ducale di Venezia nell’ambito di una celebrazione della nascita dell’artista. Per il suo debutto negli Stati Uniti alla National Gallery la mostra verrà modificata e ampliata, con circa 50 dipinti più una dozzina di disegni. Sarà ulteriormente potenziato da due spettacoli in mostra contemporaneamente: uno di stampe veneziane e un altro di disegni veneziani.
I primi Rubens presso il Museo della Legion d’Onore a San Francisco
(Sir Peter Paul Rubens, Daniel nella tana dei leoni , c. 1614/1616. Per gentile concessione della National Gallery of Art)
6 aprile – 8 settembre
Peter Paul Rubens è stato una superstar quasi dall’inizio della sua carriera. All’età di 30 anni aveva già ottenuto il patrocinio dall’aristocrazia europea e, probabilmente, il periodo più fertile della sua carriera, dal 1609 al 1621, Rubens creò un corpo di lavoro che avrebbe consolidato il suo posto nel canone. Il Museo della Legion d’Onore di San Francisco ha organizzato uno spettacolo con oltre 30 dipinti e 20 opere su carta di quel periodo, tra cui alcuni dei suoi notevoli dipinti a grandezza naturale, che sono stati prestati da istituzioni di tutta Europa e US The Legion of Honor, San Francisco, California.
La 58. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia
11 maggio – 24 novembre
Ogni due anni gran parte del mondo dell’arte si riunisce a Venezia per quello che dovrebbe, in teoria, essere una reliquia di un’altra epoca: decine di paesi riempiono i loro padiglioni nei giardini formali della città con l’arte contemporanea che stabilisce una certa approssimazione del prestigio nazionale. Lo spettacolo è arricchito da una colossale mostra nell’Arsenale, un magazzino vicino, che quest’anno sarà curato dal direttore della London Hayward Gallery, Ralph Rugoff. L’intera faccenda dovrebbe sentirsi antiquata – una sorta di riunione in stile “World’s Fair” per gli amanti della cultura – ma poiché la geopolitica minaccia di trasformarsi in un congelamento della metà del secolo, la biennale ha improvvisamente assunto una vera urgenza. La cultura, in una svolta che sorprende più di poche persone, è tornata alla ribalta mondiale per la prima volta dagli anni ’50.