Nelle due sedi di Pietrasanta, Marcorossi artecontemporanea mette in scena fino al 26 maggio Identità mutevole, esposizione collettiva dedicata alle sculture dei tre artisti Valerio Berruti, Ivan Theimer e Cosimo Vella, tre autori legati a percorsi molto diversi anche per appartenenza generazionale che lavorano con un focus sulla figura umana: mutevole per natura, psicologicamente complessa e dall’identità porosa, soggetta ai cambiamenti dell’ambiente e della storia.
In una delle sedi, in via Garibaldi, è protagonista Valerio Berruti, con i suoi ultimi lavori dei quali avevamo parlato in occasione di ArteFiera a Bologna realizzati in alluminio con il vantaggio di dar vita a sculture molto leggere e adatte a essere esposte en plein air. Lavorate come fossero in bronzo e completate con un lavoro svolto con il trapano per mimare la iuta che da sempre accompagna il suo lavoro, fatto di grande poesia e raffinatezza. In mostra anche le opere su tela, i bassorilievi, le lastre incise, un lavoro di grande raffinatezza.
Qui anche una piccola opera di Ivan Theimer, praghese naturalizzato in Francia, autore di grande esperienza e rilievo internazionale, basti pensare che una sua opera, una colonna con la storia della Francia, è all’Eliseo, quale simbolo e in uno stato così nazionalista vuol dire essere assurto a emblema. Insieme a Fernando Botero e Igor Mitoraj, ha contribuito a creare Pietrasanta come città degli artisti. Nella sede della Galleria in piazza Giordano Bruno si è accolti da una serie di teste in terracotta chiara, grazie ad una patina che elabora con infusi di thé e
cere preparati nel suo laboratorio, decorate con piccoli inserti pittorici. I volti e la composizione ricordano i busti archeologici dell’arte egizia, greca e romana con un effetto sorprendente, dove la minuzia del decoro sposa una grande modernità nella pulizia delle linee. Da sempre la terracotta rappresenta per questo scultore la sua materia intima che lavoro per i collezionisti privati o per realizzare i bozzetti per le grandi fusioni.
Il più giovane, Cosimo Vella, scoperto dalla Galleria perché il suo studio è accanto a quello di Theimer, lavora in modo molto morbido la terracotta, dipinta con un trionfo di colori, che illustra il contrasto tra artificio e naturalezza, creando una sorta di fusione, metamorfosi del volto umano con il mondo vegetale, in particolare i fiori e la vegetazione mediterranea. Spesso lavora a partire dalle foto delle top model che incarnano la bellezza dell’artificio per poi deformarle e fonderle se non confonderle con piante e fiori. Il suo lavoro rivela una grande manualità accanto a una tecnica ardita, impiegando spesso tre cotture che rappresentano anche un rischio oltre la capacità di dare una sensazione di grande freschezza.
Chi è Valerio Berruti
Nato ad Alba nel 1977, oltre alla pittura e al disegno si dedica da anni alla scultura e a progetti monumentali per committenze pubbliche e private, il più recente dei quali realizzato nel 2022 per la piazza Michele Ferrero ad Alba. In mostra, le sue nuove sculture in alluminio dipinto dedicate alla figura mutevole del bambino, ritratto in pose che comunicano un comune senso di attesa di un possibile accadimento. Un progetto che oscilla fra l’incomunicabilità dell’essere umano e il suo bisogno di unione e comunione degli affetti. Nel 2009 Valerio Berruti ha partecipato alla 53a Biennale di Venezia. In anni recenti ha presentato le sue opere in prestigiosi musei e spazi pubblici: la Reggia di Venaria, Torino (2020); il MAXXI- Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma (2019); l’opera pubblica Frammenti al Castello di Monticello d’Alba, Cuneo (2019); il Museo Madre, Napoli (2018); The Italian Cultural Institute of Los Angeles, Stati Uniti (2018).
Chi è Ivan Theimer
Nato a Olomouc, nella Repubblica Ceca, nel 1944, parte da un repertorio simbolico e figurativo che affonda le proprie radici nella storia dell’arte antica, dalla civiltà egizia sino a quella greco-romana, e negli archetipi dell’umanità. In mostra, una raccolta di sculture in terracotta dedicate a volti e figure umane, caratterizzate da forte simbolismo e legate da temporalità sovrapposte. In seguito all’invasione sovietica del suo Paese nel 1968, Ivan Theimer si stabilisce a Parigi, dove riprende gli studi d’arte all’École des Beaux-Arts. Negli anni 1978 e 1982 rappresenta la Francia alla Biennale di Venezia, dove ritorna a esporre nel 1995 per il centenario a Palazzo Grassi. Dagli anni Novanta si susseguono mostre personali e collettive in tutta Europa. Le sue opere monumentali, soprattutto obelischi, sono situate in numerose piazze d’Europa: la più importante è quella realizzata a Parigi, in Champ de Mars, a memoria del bicentenario della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo. Theimer vive fra Parigi e Pietrasanta.
Chi è Cosimo Vella
Nato a Milano nel 1994, lavora prevalentemente con la ceramica. I suoi riferimenti narrativi sono tratti dalla vita quotidiana e dalle storie e dai miti che la accompagnano, tra folklore e globalità, attualità e tradizione.
Le sculture presenti in mostra trasfigurano i ritratti di modelli, presi sia dalla realtà che dal mondo dei social network, operando una metamorfosi fra cultura e natura, fra volti umani ed elementi del mondo vegetale: fiori, rami e foglie. Il virtuosismo del modellato plastico è accompagnato ad un uso sperimentale, talvolta spregiudicato, del colore e degli smalti.
L’artista apre alla riflessione sulla convivenza tra la cultura popolare, figlia di un territorio e una tradizione precisi, e la nuova cultura “senza patria” e “senza storia” dei media, della pubblicità e dello star system. Cosimo Vella si è laureato in Fine Arts al Chelsea College of Arts di Londra (2017). Attualmente vive e lavora tra Londra, Milano e Camaiore.
a cura di Ilaria Guidantoni