Uscito il 26 maggio scorso per Music Force, War Machine è un progetto discografico ideato dal rapper alternativo David Madnight e il campione dei pesi mediomassimi italiano Luca Spadaccini. Il disco ha l’obiettivo di far incontrare musica e sport da combattimento e vuole lanciare un messaggio a tutti gli ascoltatori: “Mai arrendersi davanti alle difficoltà”. A dispetto di quanto si possa immaginare e a un ascolto superficiale il testo è chiaro: “amo combattere” e “odio la guerra”. La dichiarazione di prepararsi a combattere e di amare il combattimento è legata al fatto che la vita sia una battaglia e che bisogna difendersi per servirla. Potrebbe essere interessante come sigla o ‘intervento’ musicale in una serie televisiva o in un film e potrebbe essere utile per una rilettura degli sport da combattimento.
Abbiamo raggiunto al telefono il cantautore per rivolgergli qualche domanda. Una dichiarazione d’intenti, il titolo, fin troppo esplicita e, alla fine dell’ascolto, da rivedere. Perché questo impatto aggressivo e diretto? Non pensi che questo titolo possa indurre molte persone alla rinuncia dell’ascolto?
“Innanzitutto grazie, a nome del collega Luca Spadaccini per questo spazio. “War Machine” è il nome da battaglia di Luca nel circuito della boxe professionale, quindi è stato naturale dare questo titolo al disco. Sicuramente ai meno avvezzi al nostro mondo musicale e sportivo, si presenta come un titolo molto aggressivo e per certi versi “poco pacifico”, ma non pensiamo possa ostacolare le persone all’ascolto, visto e considerato che sono stati pubblicati album con titoli molto più ostili del nostro. “War Machine” è un titolo fin troppo commerciale per come intendo io l’arte musicale!”
A chi ti rivolgi in particolare con questo messaggio?
“Il nostro vuole essere un grido di speranza per tutte le persone che vivono la propria vita con tante difficoltà, ma in fin dei conti è rivolto a tutti, anche a noi stessi! Il messaggio che questo progetto discografico vuole mandare è solo uno: Mai arrendersi, e impegnarsi ogni giorno per realizzare i propri sogni.”
L’unione sport e musica è originale: come ti è venuta l’idea?
“Un giorno mentre ascoltavo una produzione musicale – la stessa usata per il disco – e scorrevo Instagram, mi sono soffermato su un video di Luca Spadaccini. Forse sarà stata la connessione perfetta tra musica e immagini ad avermi colpito, ma la mia mente aveva già partorito la creazione di questo progetto. Ho subito contattato il diretto interessato che ha accettato di buon gusto la collaborazione e la mia idea folle e originale (ride).”
A cosa risponde la scelta dei brani di avere praticamente un unico titolo?
“Ad essere onesti tutto è partito dal concepimento di un singolo dal titolo War Machine. Come fin troppo noto, viviamo in un’epoca musicale dove tutto scorre velocemente e il mercato discografico si muove con canzoni brevi adatte ai trend Tik tok, purtroppo si è persa la magia di concepire e ascoltare un album per intero. Detto ciò, dopo aver chiuso le registrazioni di questa prima versione di War Machine, è stato il nostro editore della Music Force a spronarci e concretizzare tutto in un disco. Per realizzarlo, abbiamo dovuto incanalare le nostre energie e l’attenzione sul titolo centrale per renderlo iconico alle orecchie di chi lo ascolterà.”
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Musicalmente qual è stato il tuo percorso?
“Mi sono innamorato della musica rap nel ’98 e ho cominciato a farlo in maniera semi – professionale dagli anni duemila con il mio gruppo MissiDominici. A cavallo tra il 2007-2008 è uscito il nostro lavoro più importante Santa Sede vol2 con al suo interno tanti ospiti del panorama musicale italiano, questo disco è stato promosso dalla Music Force. Con i MissiDominici ho avuto occasione di partecipare a due edizioni del programma Rai “Non è mai troppo tardi”, e alle selezioni della prima edizione di X Factor. Dopo il nostro momentaneo scioglimento del 2009, mi sono spostato verso il genere rock/metal, e insieme al mio gruppo crossover Arkan Asylum, abbiamo fatto uscire un singolo musicale dal titolo Luce insieme alla rapper marchigiana Miss Simpatia.”
E quali sono le fonti di ispirazione in questo lavoro?
“Come accennato nella domanda precedente, musicalmente dal rap mi sono spostato verso il rock/metal di stampo sinfonico con rimandi all’elettronica sperimentale. Questi elementi si possono ritrovare anche in War Machine. Una fonte di ispirazione per questo progetto è stata sicuramente la band tedesca Rammstein, infatti lo stampo delle produzioni principali in questo cd è sicuramente il loro.”
L’impressione è che il testo sia dominante sulla musica che segna il ritmo e l’atmosfera, ma segue. Cosa ne pensi?
“Sinceramente penso che in War Machine ci sia un ampio spazio per la parte musicale. Il testo è sicuramente il perno portante, ma basta ascoltare già la prima traccia, per rendersi conto che oltre le parole, abbiamo lasciato modo all’ascoltatore di gustarsi anche la parte strumentale. In questo cd niente è fatto a caso e tutto ha un senso di esistere.”
Sei uno dei primi rapper in Italia ad aver indossato una maschera: qual è il significato di quello stile?
“Sono stato sempre affascinato dalle maschere, e quando ho scoperto che in America esistevano artisti metal come gli Slipknot che le indossavano, sono rimasto talmente folgorato che ho voluto replicare in Italia portando il mio stile. Sulla mia maschera c’è disegnata una fenice, simbolo di rinascita e cambiamento, della forza e della resistenza al tempo. È l’uccello più famoso della mitologia greca-egizia. Nell’antica Roma rappresentava la resistenza e la potenza dell’Impero.”
Chi è David Madnight
Nasce artisticamente nel 2010 ed è stato uno dei primi rapper italiani a indossare una maschera nella scena underground. Attivo musicalmente dai primi Anni 2000 nel gruppo hip hop abruzzese MissiDominici con il quale rilascia diversi dischi fondamentali come Santa Sede volume 2 del 2008.
Dal 2011 si avvicina alla scena rock/metal e fonda il gruppo musicale crossover Arkan Asylum.
Nel 2014 pubblica con la band Arkan Asylum il singolo Luce che vede la partecipazione straordinaria della rapper Miss Simpatia, conosciuta al grande pubblico per la hit Ciao Fibra.
Da solista nel 2020 realizza un progetto discografico di beneficenza per la ricerca contro il cancro dal titolo My diamond assieme alla cantante Paola Edmea Isaja e dal 2023 si affianca a Serena Rinaldi e alla Dive&Star production per realizzare il singolo Favole Trash 2023.
Chi è Luca Spadaccini
Pugile Pro abruzzese di Roccamontepiano, in provincia di Chieti, appartiene alla categoria di peso dei mediomassimi. Debutta nell’aprile del 2018 come professionista. Luca Spadaccini ha all’attivo diversi incontri importanti e nel 2020 vince il Trofeo delle Cinture WBC. Trionfa a Catania nella finale dei mediomassimi contro l’atleta di casa Claudio Kraiem sulle otto riprese; ed è arrivato alla finalissima del Trofeo delle Cinture imbattuto da otto match, dopo aver sconfitto in semifinale il moldavo Pavel Zgurean.
Il 14 maggio 2022 l ’ex sfidante al titolo italiano ha combattuto in uno degli incontri di boxe che hanno aperto la grande serata di sport da combattimento a Pescara. Per l’occasione, Spadaccini è riuscito a mettere fine all’imbattibilità del toscano Federico Gassani con un TKO al primo round.
a cura di Ilaria Guidantoni