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7.8 €
Autore: Mariù Safier
Casa editrice: Independently published
Anno di pubblicazione: 2020
Acquista su AmazonDescrizione prodotto
Mariù Safier, che molti ricorderanno come un volto della Rai quando si occupava di sicurezza stradale, al CCISS e poi al GR Parlamento, è scrittrice poliedrica, autrice di racconti, versi poetici, romanzi verità e d'amore, di testi teatrali, sempre con uno sguardo attento al femminile. Ricordo solo il lavoro sulle figure femminili della Bibbia. Questa volta con la Signora delle perle si cimenta nel giallo. L'abbiamo raggiunta nella sua casa di Roma per farci raccontare qualcosa del suo ultimo libro e per capire da cosa nasce la voglia di cimentarsi su questo genere letterario.
È la prima volta?
“Avevo scritto un altro giallo, Il segreto dei girasoli, molti anni fa e ritroviamo gli stessi personaggi nel nuovo libro perché ad un certo punto mi hanno chiamata. Tra l’altro all’inizio degli anni Novanta, l’orizzonte temporale nel quale si svolge la vicenda, non era così diffuso questo genere letterario in Italia come oggi, soprattutto con dei protagonisti femminili.”
Che genere di giallo hai scelto?
“Direi il giallo classico con alcune sfumature della commedia brillante americana nei dialoghi, intrisi di ironia e di autoironia da parte della protagonista. Lo spunto della storia è nato da una vicenda che mi è capitata, un articolo di giornale che raccontava di una setta religiosa particolarmente feroce e credo che per il credente sia disturbante. Il tema è attuale perché si parla di un risvolto sociale e di religione in senso lato. Nel libro la protagonista, un restauratrice, con il pallino della giustizia, si lascia coinvolgere nelle indagine a seguito di un omicidio del quale viene a conoscenza, spalleggiata dal commissario di polizia suo amico, osteggiata dal suo compagno.”
Ancora una volta al centro dei tuoi testi una donna. È una domanda banale ma cosa ti porta a concentrarti sulle donne?
“La curiosità della complessità psicologica di una donna che anche nel libro torna in primo piano per il valore dell’intuizione al di là delle capacità tecniche investigative e dell’autoironia. Mi incuriosiscono le donne appassionate, capaci di grandi sentimenti con una forte dose di autonomia. Lavinia infatti si è separata dal marito, professore che la trattava un po’ come una scolaretta, e vive una storia d’amore intensa dalla quale però cerca di non farsi condizionare.”
Dove si ambienta il giallo?
“Essenzialmente a Roma ben riconoscibile nelle vie e nei luoghi, nella quale si respira anche la storia antica, la cristianità martoriata, un lungo viaggio tra luci e ombre e Ascoli Piceno, città dei miei nonni materni che conosco bene e apprezzo, poco conosciuta e valorizzata che io porto all’attenzione con la sua pinacoteca, il Chiostro di San Francesco e lo storico Caffè Meletti della famosa Anisetta Meletti.”
Senza svelare troppo. chi è la Signora delle perle? “Una donna inafferrabile, un codice misterioso, un’associazione enigmatica, gli ingredienti. Lavinia, la protagonista del romanzo, inciampa letteralmente, è il caso di dirlo, su una prova indecifrabile e si troverà coinvolta suo malgrado, in un intrigo ricco di colpi di scena. Grazie a brillanti intuizioni, ricompone i pezzi di una storia, come fa con gli oggetti antichi, che si sviluppa sullo sfondo della Roma degli Anni '90, quando per risolvere casi complessi, più della tecnologia contava il fattore umano. Un antico segreto celato in un simbolo sacro per soli iniziati, una setta sanguinaria alla ricerca di vendetta, fanatici che non esitano a mietere vittime innocenti, danno l’avvio a una catena di crimini, tra affermazione di potere e punizioni fatali, perseguite con fredda determinazione. Lavinia cerca la verità su due incomprensibili delitti, rischiando la vita e mettendo a repentaglio la stabilità del rapporto sentimentale con Federico. Il suo compagno pur volendo restare fuori, non può fare a meno di aiutarla a tirarsi fuori dai guai, coadiuvato dal comune amico, il funzionario di polizia Stefano, a sua volta attratto dalla potenziale vittima predestinata, la giovanissima Francesca. Nell’intreccio dei personaggi principali, tra le atmosfere di una Roma invernale e isolate località marchigiane, spicca la presenza di una gatta nera, Giunone: nome di una dea vendicativa e gelosa, che a suo modo, partecipa alle indagini”.
La scommessa, ci ha confessato Mariù Safier, è di pubblicare questa volta solo in digitale, almeno per il momento, un libro che ‘fa a meno’ della tecnologia, e cerca di far sognare,configurandosi nella letteratura più classica, grazie anche alla distanza temporale.
a cura di Ilaria Guidantoni