AidCoin, la criptovaluta italiana della beneficenza, ideata dai fondatori della piattaforma benefica CharityStars e costruita sulla blockchain Ethereum, ha raccolto con una ICO (Initial Coin Offering) ben 16 milioni di dollari in 90 minuti da oltre 1.500 sostenitori.
Raggiunto, quindi, l’obiettivo di vendere i 14.333 Ether, dopo gli 8.333 già collocati lo scorso novembre durante una prevendita (circa 4 milioni di dollari).
“E’ stata una grandissima sfida e siamo orgogliosi del risultato raggiunto”, ha commentato il fondatore Francesco Nazari Fusetti . “La richiesta era di gran lunga superiore alla domanda e abbiamo addirittura dovuto rifiutare 6 milioni di dollari da altri contributori che sono stati rimborsati. Crediamo che la tecnologia blockchain sia destinata a cambiare tantissimi settori della old economy e tra questi anche il settore del non-profit”.
L’idea dei fondatori di CharityStars (piattaforma che propone all’asta oggetti e incontri con personaggi famosi per beneficenza, finanziata da 360 Capital Partners, Rancilio Cube e business angel, compresi quelli del network IAG, si veda altro articolo di BeBeez) è quella di applicare i vantaggi delle criptovalute e soprattutto della tecnologia blockchain per fini che ben si adattano alle esigenze di chi fa donazione benefiche, ovvero trasparenza e tracciabilità. AidCoin permetterà infatti chiunque di seguire il flusso delle proprie donazioni all’interno della piattaforma creata ad hoc, battezzata AidChain, che è in grado di interagire prossimamente anche con i dati delle onlus, rendendo così possibile conoscere anche la donazione più piccola.
Per il momento a essere acquistabili con il borsellino elettronico in AidCoin saranno le proposte della piattaforma CharityStars.
Con le Initial Coin Offering le startup emettono dei token, delle unità di valuta virtuale strettamente legate al progetto di cui si fa carico la startup, liberamente scambiabili ad offerta conclusa sulle piattaforme di exchange che accettano di negoziarle (nel caso di AidCoin la piattaforma di exchange sui cui sono scambiati è BitFinex).
Nel mondo, la febbre da Ico è esplosa nell’ultimo anno, con oltre 3,7 miliardi di dollari raccolti nel 2017 secondo quanto riporta CoinSchedule.