HUMCO, startup innovativa per l’applicazione degli strumenti di intelligenza artificiale nei contesti aziendali, ha sviluppato un sistema che permette di andare a ritroso nel tempo individuando in termini probabilistici chi è stato contagiato da Covid-19, ma non ne è consapevole perché portatore sano (asintomatico), permettendo di isolarlo e rompere, così, la catena del contagio.
Nata nel 2019 da un’idea sviluppata in seno alla società Logos Technologies srl, attiva da oltre vent’anni nell’ambito dell’erogazione di servizi ICT B2B, Humco è stata finanziata anche da Morocolor Italia spa, azienda leader nella produzione di colori e prodotti per uso didattico e artistico; e da una serie di imprenditori. Diego Barbisan, vice president di GPA spa, società IT specializzata nell’efficientamento dei processi aziendali, siede nel board di Humco.
Diversamente da quanto fatto in Cina e Corea, lo scopo non è un semplice ‘real time monitoring’ per controllare i cittadini, ma definire dei micro-cluster sanitari (es. piccoli quartieri) e identificare le probabilità di contagio con una profondità temporale di 30/40 giorni a ritroso: in questo modo si è in grado di individuare il candidato infetto (allo stato di incubazione) o l’asintomatico e provvedere all’isolamento fiduciario.
Il progetto di Humco è attualmente in corsa sia al bando nazionale lanciato dal Ministero della Salute sia a quello lanciato dalla Regione Veneto per individuare strumenti efficaci nella lotta al Coronavirus (si veda qui il comunicato stampa).
La società, basata a Venezia, è stata coinvolta in una task force multidisciplinare e internazionale composta da docenti e ricercatori delle Università di Padova, Venezia, Bologna, Pavia, della Lincoln University in Gran Bretagna, di Yale negli USA, dell’Université Catholique di Bruxelles e da dirigenti dell’Azienda Sanitaria di Modena. Si tratta di un network di collaborazioni accademiche e professionali che permettono di coprire tutti gli aspetti legati all’emergenza sanitaria. I progetti che coinvolgono il team sono più di uno, ma collegati tra loro al fine di definire una best practice unica per affrontare e contingentare la situazione di crisi SARS-CoV-2.
Dal punto di vista tecnologico, il sistema usato per tracciare i movimenti della popolazione si basa sulla triangolazione delle celle telefoniche, a cui si aggiunge il tracciamento ancora più preciso in termini geo-spaziali mediante GPS e triangolazione degli hotspot wi-fi pubblici e privati.