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Il Gruppo Orlean ha comprato l’Interporto di Venezia e Terminal Intermodale Adriatico per 30 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione è stata condotta dal Gruppo Orlean tramite la società River Dock, controllata da Gabriele Volpi, socio di maggioranza del colosso della logistica petrolifera Intels Nigeria Limited.
Orlean ha rilevato i due asset nell’ambito dell’ultima gara indetta dai liquidatori del Gruppo De Vecchi (Umberto Lago e Roberto Reboni), con la supervisione del commissario giudiziale Piero De Bei.
Il Gruppo De Vecchi, guidato da Eugenio De Vecchi, titolare di uno dei più importanti terminal di Marghera e attivo anche nel settore immobiliare, aveva depositato la domanda di concordato preventivo nel 2013, gravato da oltre 120 milioni di debiti. In compenso, il gruppo possedeva anche un patrimonio immobiliare di quasi 200 milioni. La manovra concordataria prevedeva la cessione di tutti gli asset immobiliari e la ricapitalizzazione del business portuale, saldando i al 100% creditori: non solo i creditori privilegiati, ma anche quelli chirografari delle società immobiliari e di Interporto di Venezia nonché in gran parte quelli del Centro Intermodale Adriatico. Il piano comprendeva anche numerose operazioni straordinarie: aumenti di capitale in denaro e in natura, fusioni, vincoli di destinazione, conferimenti d’azienda alla nuova newco operativa. Nel dicembre 2015 sono stati omologati al Tribunale di Venezia tutti i concordati delle società del Gruppo De Vecchi. Nel frattempo, l’impresa portuale era stata riportata al pareggio operativo, nessun dipendente è stato licenziato e numerosi investimenti sono stati compiuti per l’efficientamento e la sicurezza delle infrastrutture di sbarco (si veda Il Sole 24 Ore).
L’aggiudicazione dei beni era avvenuta lo scorso dicembre, ma prima del closing le parti hanno curato il conferimento degli immobili di Interporto nella società concessionaria TIA. Con la cessione, si è conclusa la gestione giudiziaria dell’infrastruttura che già faceva capo al Gruppo De Vecchi e che in questi anni è stata affidata ai manager di fiducia degli organi della procedura: Armando Bonetto e Daniele Granzotto. Nelle prossime settimane andrà in asta anche la limitrofa area di Sonora, destinata nel piano concordatario all’ulteriore sviluppo delle attività portuali.