Manca ormai davvero poco alla tanto attesa riapertura dei bandi Simest a supporto dei progetti di internazionalizzazione: il via libera alle richieste di agevolazione è previsto nelle prossime settimane, una volta concluso l’iter burocratico con l’annuncio in Gazzetta Ufficiale e la pubblicazione delle nuove circolari operative delle varie misure agevolative.
Simest è la società appartenente al Gruppo CDP (Cassa Depositi e Prestiti) che supporta la crescita delle imprese italiane all’estero, fungendo da partner finanziario e istituzionale per l’internazionalizzazione delle loro attività. L’offerta di Simest prevede tre strumenti principali, ossia il supporto del credito alle esportazioni, la partecipazione al capitale di rischio delle imprese e da ultimo, ma non per importanza, i finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione, erogati attingendo alle risorse del Fondo 394/81 gestito in convenzione con il MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale).
Proprio i finanziamenti per l’internazionalizzazione hanno rappresentato il “prodotto di punta” durante il periodo pandemico, grazie all’offerta di condizioni particolarmente vantaggiose per far fronte all’emergenza di liquidità – e si ricandidano adesso a supportare il Made in Italy con una nuova veste e secondo modalità parzialmente differenti rispetto al recente passato, ma sempre in grado di garantire un contributo di assoluto valore per la crescita internazionale delle imprese.
Resterà invariato lo schema agevolativo, sotto forma di mix tra finanziamenti a tasso agevolato (a oggi sarebbe 0,406%, pari al 10% del tasso di riferimento UE) e contributi a fondo perduto (pari al 10% dell’investimento complessivo), con i secondi che – in questa nuova finestra – dovrebbero essere tuttavia riservati solamente a determinati beneficiari, tra cui le PMI, le imprese con interessi diretti verso i Balcani Occidentali, quelle situate nei territori colpiti dalle recenti alluvioni oppure appartenenti ad alcune filiere strategiche.
Secondo le attuali previsioni, tra le linee di finanziamento di prossima riapertura ci saranno:
- Inserimento nei Mercati Esteri: al fine di promuovere l’offerta di beni e/o servizi delle imprese al di fuori dei confini nazionali, la misura supporta la realizzazione di nuove strutture commerciali (ad esempio un ufficio) o il potenziamento di quelle già esistenti sui mercati esteri, finanziandone ad esempio il costo dei locali e di gestione dei medesimi, le spese promozionali e le consulenze.
- Partecipazione a fiere e mostre internazionali: sostiene la partecipazione delle imprese italiane ad eventi promozionali di carattere internazionale per promuovere il proprio business su nuovi mercati.
- Transizione digitale ed ecologica: come suggerisce il titolo della misura, l’obiettivo consiste nell’aumentare la competitività internazionale delle aziende favorendone la transizione verso nuovi paradigmi d’impresa ispirati a principi di digitalizzazione e sostenibilità ambientale.
- E-Commerce: favorisce la realizzazione di progetti di investimento digitale volti alla creazione o all’upgrade di una piattaforma e-commerce di proprietà o di terzi (market place) per la commercializzazione di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano.
Tali misure andranno ad aggiungersi ad altre già operative, come quelle destinate alle imprese dei territori colpiti dalle recenti alluvioni o alle imprese colpite dalle conseguenze (in termini di riduzione del fatturato o difficoltà negli approvvigionamenti) generate dal conflitto russo-ucraino, messe in campo nelle scorse settimane da parte di Simest, che si conferma sempre in prima linea nell’offrire alle imprese un supporto concreto ed efficace che funga da stimolo alla proiezione internazionale del proprio business, con un occhio attento anche all’attualità nel saper adattare le proprie agevolazioni a seconda delle circostanze.
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