Delicius Rizzoli, la nota azienda produttrice di conserve ittiche, controllata dalla famiglia Rizzoli, si è assicurata un sustainable loan da 2 milioni di euro a 60 mesi da Crédit Agricole Italia.
Il finanziamento orientato alla sostenibilità circolare, prevede una riduzione del pricing in relazione a un minor impiego della plastica nei suoi prodotti. L’azienda ha infatti intrapreso un importante percorso di progressiva eliminazione della plastica destinata all’imballaggio, per arrivare a diminuire l’utilizzo del materiale in tutti i suoi processi aziendali (si veda qui il magazine di house di Delicius, Alici&Co a pag. 5).
Delicius devolverà poi il beneficio economico riconosciuto all’Associazione Worldrise. La onlus si occupa della tutela del mare e delle sue risorse attraverso il coinvolgimento di aziende, studenti e cittadini, per sensibilizzare la comunità sul valore della conservazione e salvaguardare l’ambiente marino.
Olivier Guilhamon, vice direttore generale di Corporate di Crédit Agricole Italia, ha commentato: “L’accordo appena formalizzato coniuga un’operazione di finanziamento con importanti elementi di tutela del territorio, a conferma di quanto per Crédit Agricole Italia la sostenibilità sia parte integrante di una strategia. La nostra politica attenta alla valutazione dei temi ambientali e sociali, unitamente alla nostra eccellenza relazionale, sono tra le principali caratteristiche che ci garantiscono di poter generare valore economico e sociale per i nostri clienti e i territori in cui operiamo”.
Fondata nel 1974 da Emilio Rizzoli (presidente con il 23,77%) e dalla moglie Maria Grazia Guatelli (amministratore delegato e vicepresidente, con il 26,7%), la società vede coinvolti i figli, entrambi amministratori delegati, Andrea (con il 3%) e Irene (con il 5,94%). Il resto del capitale sono azioni proprie (23,33%) e per il resto da capo a San Polo società semplice (17,25%).
Delicius Rizzoli ha chiuso il bilancio 2019 con 41,1 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 1,1 milioni e un debito finanziario netto di 4,3 milioni (si veda qui l’analisi Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).