BNL, banca che fa capo al gruppo bancario internazionale BNP Paribas, ha lanciato il servizio multi-banking per i clienti della sua app di mobile banking. La nuova funzionalità rientra in una più ampia una partnership
con la fintech svedese Tink, partecipata da Poste Italiane (si veda qui il comunicato stampa). Il servizio di multi-banking offre ai clienti della banca una visione a 360 gradi delle proprie finanze attraverso un’unica interfaccia, consentendo loro di aggregare nell’app BNL anche conti correnti registrati presso altre banche in Italia. Attraverso questo primo passo, la banca sta integrando la tecnologia di account aggregation di Tink all’interno della sua app, a cui farà seguito quella di money management.
Marco Tarantola, vice direttore generale di BNL e responsabile della divisione commercial banking, ha commentato: “Siamo una delle prime banche in Italia ad offrire il multi-banking ai propri clienti, aiutandoli a gestire al meglio il proprio denaro attraverso una visione d’insieme delle proprie finanze detenute con diverse banche, disponibile attraverso un’unica interfaccia. Questo è il primo passo nella nostra collaborazione con Tink, che ci consentirà di continuare a sviluppare la strategia di open banking, portando innovazione nel mondo bancario e aggiungendo valore reale per i nostri clienti”.
Marie Johansson, Country Manager di Tink in Italia, ha aggiunto: “Con oltre 100 anni nel settore bancario, BNL è una delle banche più rispettate apprezzate e conosciute in Italia. Questo primo importante passo nella nostra partnership porta nuovi servizi innovativi ai 2,5 milioni di clienti BNL. Siamo pronti a continuare a lavorare con la banca, come parte della nostra partnership strategica con BNP Paribas, per aiutarla a creare ancora più servizi basati sulla tecnologia open banking”.
Tink è stata fondata nel giugno 2012 a Stoccolma da Daniel Kjellén e Fredrik Hedberg. Si tratta di una delle principali piattaforme bancarie aperte d’Europa che consente a banche, fintech e startup di utilizzare i dati per sviluppare servizi finanziari intelligenti e personalizzati. Attraverso un’unica Api (application programming interface), la startup consente ai clienti di accedere a dati finanziari aggregati, avviare pagamenti, arricchire le transazioni e costruire strumenti di gestione finanziaria personale. Tink si collega a più di 3.400 banche e fintech, tra cui PayPal, NatWest, Abn Amro, Bnp Paribas, Fortis e Nordea, raggiungendo complessivamente oltre 250 milioni di clienti bancari in tutta Europa. La piattaforma bancaria aperta è utilizzata anche da oltre 4.000 sviluppatori. Tink ha più di 365 dipendenti e serve 14 mercati europei con 13 uffici. La società ha un ricavo ricorrente annuale (ARR) di 30 milioni di euro, elabora quasi 1 milione di transazioni di pagamento al mese in 5 mercati. Nel 2021 mira a rendere attivi i suoi servizi di disposizione di pagamento in 10 differenti mercati.
Nel dicembre 2020 Tink ha esteso il suo round di investimento per altri 85 milioni di euro, dopo aver raccolto in una prima fase 90 milioni di euro lo nel gennaio 2020 e raggiungendo quindi quota 175 milioni raccolti nell’anno (si veda altro articolo di BeBeez). Il round di investimento è stato co-guidato da un nuovo investitore, Eurazeo Growth, e da Dawn Capital, società di venture capital specializzata nel software B2B con sede a Londra, che aveva già guidato la prima fase del round a gennaio insieme all’americana HMI Capital e a Insight Partners (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre a quel round aveva partecipato per la prima volta anche Poste Italiane, che si era affiancata agli altri investitori già presenti nel capitale e che avevano partecipato a loro volta alla prima fase del round: Heartcore Capital, ABN AMRO Ventures e Opera Tech Ventures (fondo di venture capital di Bnp Paribas). A questa seconda fase hanno partecipato di nuovo PayPal Ventures, HMI Capital, Heartcore, ABN AMRO Ventures, Poste Italiane e Opera Tech Ventures. In precedenza, Tink aveva raccolto: 4 milioni di dollari nel settembre 2014; 10 milioni di dollari nel maggio 2016; 14 milioni di euro nell’ottobre 2017, 56 milioni di euro nel febbraio 2019; 10 milioni di euro nel giugno 2019 (si veda Crunchbase).
La fintech svedese nel 2020 ha rilevato: Instantor, fornitore svedese di soluzioni per la valutazione del rischio di credito basate su tecnologia open banking (si veda altro articolo di BeBeez); il fornitore spagnolo di account aggregation Eurobits, facendo crescere significativamente la connettività bancaria di Tink in Europa (si veda qui il comunicato stampa); la piattaforma di aggregazione del precursore dell’open banking britannico, OpenWrks, che porterà i dati di business account del Regno Unito ai clienti di Tink (si veda qui il comunicato stampa).