Nel 2018 gli investimenti nel settore immobiliare italiano dovrebbero toccare quota 9 miliardi di euro: un dato in leggero calo rispetto al valore record registrato nel 2017, ma comunque superiore rispetto alla media registrata negli ultimi 5 anni. Sono le previsioni di Coima, la piattaforma di investimento, sviluppo e gestione di patrimoni immobiliari per investitori istituzionali (scarica qui il comunicato stampa), presentate nei giorni scorsi iin occasione della settima edizione del Coima Real Estate Forum.
Nei primi 9 mesi del 2018, sono stati investiti 5,3 miliardi di euro nel mercato italiano degli immobili commerciali, di cui il 25% da investitori domestici e il restante 75% da investitori esteri (24% dal Nord America, 10% dalla Francia, 9% dalla Gran Bretagna, 8% dalla Germania, 3% da Asia e Pacifico).
Cresce la domanda di immobili commerciali in Italia, passata dai 760mila mq del 2015 agli oltre 2 milioni del 2017 (+65%). Le asset class più richieste sono l’hospitality (da 630 milioni del 2014 a oltre 1600 milioni di euro nel 2016), gli spazi di co-working (dai 4mila mq del 2015 agli oltre 30mila del 2018, ma siamo ancora ben lontani dalle principali città europee) e la logistica, dove gli investimenti sono passati dai 300 milioni del 2015 a 1,24 miliardi del 2017. La città più interessante per il settore immobiliare commerciale in Italia è Milano, che nei primi 9 mesi del 2018 ha catalizzato 2 miliardi di euro di nuovi investimenti, in linea con i 2,1 miliardi del 2017.
Quanto a Coima, ha detto il fondatore e ceo del gruppo immobiliare, Manfredi Catella, in questo contesto di mercato punta a investire oltre 3 miliardi di euro nei prossimi 5 anni, focalizzandosi sull’economia reale, con asset class quali uffici, residenziale, logistica, turismo e rigenerazione urbana.
Catella ha detto che “Nel corso degli ultimi 24 mesi, come piattaforma abbiamo raccolto e investito da primari investitori istituzionali nazionali e internazionali, tra cui sette fondi sovrani con cui collaboriamo stabilmente, oltre 2 miliardi di euro, a cui si aggiunge il closing nei mesi scorsi del nuovo Coima Opportunity Fund II (si veda altro articolo di BeBeez, ndr), che, con una capacità di investimento complessiva di oltre 1,5 miliardi di euro, si conferma come il più grande fondo di investimento immobiliare discrezionale raccolto in Italia.”
Coima investe, sviluppa e gestisce patrimoni immobiliari per conto di investitori istituzionali internazionali e domestici. A 31 dicembre 2017 aveva in portafoglio immobili per 610,7 milioni, di cui il 72% a Milano e 75% uffici. Il valore del portafoglio era aumentato del 16% nel 2017: 13% grazie ad acquisizioni nette e 3% grazie a rivalutazioni nette (si veda altro articolo di BeBeez). L’ sgr gestisce 22 fondi di investimento immobiliari con oltre 5 miliardi di euro di investimenti e conta nel proprio portafoglio oltre 150 proprietà , tra cui 30 immobili certificati LEED.
Coima srl, la società di sviluppo e gestione di immobili del gruppo, in oltre 40 anni ha sviluppato e gestito asset per oltre 5 milioni di metri quadrati. Fra i progetti più importanti la piattaforma ha co-investito, co-sviluppato e gestisce ancora oggi il progetto Porta Nuova a Milano (si veda altro articolo di BeBeez) e ha siglato il preliminare per l’acquisto dell’Unicredit Pavilion di Milano (si veda altro articolo di BeBeez).