Secondo l’ultimo Property Monitor Report sul mercato di Dubai, pubblicato da Luxhabitat, noto consulente immobiliare del paese, oltre 1.737 ville e 6.194 appartamenti sono stati oggetto di compravendite nel primo trimestre del 2019. Il valore delle transazioni nel mercato secondario è stato di 20,4 miliardi di dirham (circa 5 miliardi di euro), rispetto a 18,5 miliardi di dirham (circa 4,47 miliardi di euro) nel quarto trimestre 2018 (un aumento quindi di circa il 10%). Anche il prezzo medio per piede quadrato è salito, sebbene solo del 2,5% (si veda qui il comunicato stampa). Secondo l’analisi di Luxhabitat, il mercato residenziale di alta gamma (prime) nel primo trimestre del 2019 valeva 10,6 miliardi di dirham (circa 2,56 miliardi di euro), ovvero circa il 44% in più rispetto al trimestre precedente. Per Luxhabitat sono 15 le aree che fanno parte delmercato prime di Dubai: Al Barari, Arabian Ranches, Downtown Dubai, Dubai Marina, Dubai Creek Harbour, Business Bay, Emirates Hills, Jumeirah, Jumeirah Beach Residence, città di Mohammed bin Rashid, Jumeirah Golf Estates, Jumeirah Islands, Jumeirah Lakes Towers, Palm Jumeirah, The Lakes, Meadows e Victory Heights. Le prime 3 aree in termini di volume delle vendite sono state Downtown Dubai (AED 2,3 miliardi), MBR City (AED 2,1 miliardi) e Business Bay (AED 1,2 miliardi).
Secondo i nuovi dati di CBRE Research e Real Capital Analytics, gli investitori immobiliari stranieri hanno portato a termine 14,4 miliardi di dollari di acquisizioni immobiliari negli Usa nel 2018, con un aumento del 152% anno su anno grazie a numerose grandi operazioni, una cifra che è del 29% più alta di del valore medio registrato dal 2015 (si veda qui worldpropertyjournal). Gli investitori stranieri hanno rappresentato il 21% del volume totale di investimenti, con gli acquirenti canadesi e cinesi che hanno raggiunto il massimo storico, rappresentando il 70% dell’investimento estero totale. Jack Fraker, Global Head of Industrial & Logistics di CBRE, Capital Markets ha dichiarato: “Il settore industriale e logistico statunitense continua a beneficiare dei cambiamenti strutturali, come la vendita al dettaglio online e l’evoluzione dei comportamenti dei consumatori, che stanno trasformando le catene di approvvigionamento globali. Occupano fino a tre volte più spazio rispetto agli utenti tradizionali dei magazzini di logistica a causa di una maggiore diversità dei prodotti gestiti e della necessità di renderli immediatamente accessibili”. I primi tre mercati industriali statunitensi per gli investimenti stranieri sono stati Los Angeles, Dallas / Ft. Worth e Chicago, con un totale di 2,4 miliardi di dollari nel 2018. Anche escludendo le grandi transazioni (che variano notevolmente di anno in anno e possono sviare i confronti annuali), il volume medio annuo di investimenti esteri negli immobili industriali statunitensi nei passati cinque anni sono aumentati del 68%, indicando una forte domanda di proprietà per portafogli industriali.