Crédit Agricole Friuladria, Credit Agricole Italia e Credito Valtellinese, tutte controllate dal gruppo bancario francese, hanno chiuso una cartolarizzazione di un portafoglio di NPL di 1,834 miliardi di euro lordi.
Con questa operazione trova sostanzialmente attuazione il progetto Pelican, cioè la cessione da parte di Credit Agricole di NPL italiani superdatati inizialmente, nell’estate 2018, prevista per un ammontare di 6 miliardi di euro, quando il progetto andava sotto il nome di Puppy, e in seguito, a inizio 2019, ridimensionato a 2 miliardi (si veda altro articolo di BeBeez). Nell‘avviso pubblicato pochi giorni fa in Gazzetta Ufficiale si legge infatti che si tratta i crediti ceduti “derivano da finanziamenti o da contratti di leasing risolti indicati all’interno del relativo documento di identificazione dei crediti, sorti nel periodo tra il 1 gennaio 1950 e il 31 marzo 2021″.
Italfondiario, controllata di doValue, ha agito in qualità di master servicer dell’operazione, mentre doValue, che è quotata a PIazza Affari, e Cerved Credit Management sono gli special servicer (si veda qui il comunicato stampa di Credit Agricole e qui quello di doValue). Sull’operazione hanno prestato i rispettivi servizi anche JPMorgan e Crédit Agricole Corporate & Investment Bank, in qualità di arranger e placement agent, KPMG Advisory e Studio Legale BonelliErede come advisor delle banche originator rispettivamente finanziario e legale e infine Chiomenti come advisor legale degli arranger. iLS ha assistito DBRS per le questioni di diritto italiano con un team guidato da Norman Pepe.
Nello specifico, l’operazione è stata condotta attraverso l’spv Ortles 21 srl. che per acquistare gli NPL ha emesso tre classi di titoli: la classe A, da 340 milioni di euro, alla quale le agenzie di rating DBRS Morningstar, Scope e Arc Ratings hanno assegnato un rating BBB; una classe B, da 40 milioni, priva di rating così come la tranche junior da 14,3 milioni. La classe A pagherà un tasso variabile indicizzato all’euribor a sei mesi più 30 punti base. La classe B pagherà un tasso variabile indicizzato all’euribor a sei mesi maggiorato del 9,5%. La componente euribor degli interessi di classe B è subordinata al rimborso dei titoli di classe A. Il capitale e gli interessi di classe J sono subordinati al rimborso dei titoli senior e mezzanine.
Il portafoglio di NPL oggetto dell’operazione, che essendo statico non prevede successivi ulteriori acquisti di prestiti, è composto da prestiti garantiti per una quota del 44,7% del valore lordo del portafoglio e da prestiti chirografari per una quota del 51,2% del gross book value del portafoglio. Le restanti esposizioni sono prestiti garantiti junior (4,1% del gross book value). I prestiti sono stati concessi principalmente a debitori aziendali (74,7% del gross book value). Gli immobili con ipoteche di primo grado sono localizzati principalmente nel nord Italia (66,8% del valore delle garanzie reali), mentre il 17,8% e il 15,4% sono rispettivamente nel centro e nel sud Italia. Una quota significativa dei mutui garantiti è assistita da immobili residenziali (40,7% del valore del collaterale garantito), seguiti da terreni (17,5%), immobili industriali (16,7%), immobili commerciali (13,8%) e altre tipologie di beni (11,5 %). Le informazioni sugli asset riflettono l’aggregazione per prestiti e le rettifiche del pool di Scope relative agli incassi e agli immobili venduti dalle date limite.