“Chiedo con urgenza al Parlamento Europeo di trovare un accordo sulla proposta di direttiva sui credit servicer. Dovrebbe essere una priorità. In secondo luogo chiedo di riformare ulteriormente le strutture normative sull’insolvenza e il recupero del debito. Dovremmo costruire sulla base dei risultati di quello che si sta facendo ora e discutere dei risultati delle misure nazionali. Queste giocheranno un ruolo chiave nell’affrontare il problema degli Npl nel lungo periodo, insieme a un rapido accordo sulla proposta per una direttiva che imponga un’escussione accelerata extra-giudiziale delle garanzie”. Lo ha detto venerdì 25 settembre il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis in occasione della tavola rotonda sul tema della gestione degli Npl europei organizzata direttamente dalla Commissione europea, in particolare dalla Dg Fisma, ovvero la direzione della Stabilità finanziaria e dei mercati dei capitali responsabile della politica dell’Ue in materia di banche e finanza (si veda qui il testo dell’intervento).
Alla tavola rotonda hanno partecipato anche la presidente della commissione Econ, Irene Tinagli, il capo della dg Fisma, Klaus Wiedner, oltre che funzionari di Bce, Ssm ed EBA e i rappresentanti delle varie asset management company nazionali e i principali attori del mercato (si veda altro articolo di BeBeez).
I temi sul tavolo erano molti. Dalla possibile costituzione di un’unica bad bank europea (si veda altro articolo di BeBeez), a quello dello sviluppo di un mercato secondario europeo dei crediti deteriorati (si veda altro articolo di BeBeez), il tutto nell’ambito del nuovo Piano d’azione per rafforzare la Capital Markets Union (si veda altro articolo di BeBeez).
In occasione della tavola rotonda, la Commissione ha presentato i dettagli della sua recente proposta di modifica dei regolamenti sulle cartolarizzazioni con focus sulle cartolarizzazioni di crediti deteriorati (si veda altro articolo di BeBeez). Su questo punto la Commissione organizzerà un incontro di un gruppo di esperti con controparti del settore pubblico il prossimo 5 ottobre (si veda qui il comunicato stampa).
“Quanto al mercato secondario degli Npl, è importante facilitare le transazioni cross-border e ampliare la base degli investitori”, ha detto ancora Dombrovskis, aggiungendo: “Su questo fronte, una maggiore standardizzazione dei dati e lo sviluppo di piattaforme di negoziazione sarebbero cruciali. Questo potrebbe comportare per esempio la creazione di una rete di società di gestione nazionali, così come verrà discusso oggi. L’altro punto che vorrei sottolineare è l’urgenza di agire. Sebbene non abbiamo visto un aumento significativo di questo tipo di prestiti, è probabilmente solo una questione di tempo prima che accada”.
Il progetto di marketplace oggi allo studio della Commissione e della Bce presuppone un alto livello di standardizzazione delle informazioni sugli Npl, in modo da renderli comparabili a livello europeo, e si dice prenda a modello le aste di debito di un’agenzia federale Usa e dell’italiana BlinkS, la piattaforma web per incrociare domanda e offerta di Npl lanciata da Prelios Innovation, fintech del Gruppo Prelios. Riccardo Serrini, ceo del Gruppo Prelios, intervenuto nel corso della riunione della Commissione Ue, ha sottolineato la necessità di “approfondire di più l’esperienza dell’Italia, dove esiste già un mercato secondario anche supportato da piattaforme digitali come BlinkS, marketplace digitale per il trading di portafogli di crediti”. E ha aggiunto: “Ci sono due aspetti che ritengo ulteriormente importanti: il primo è incentivare il sistema bancario a dismettere NPE, distribuendo le perdite e soprattutto l’assorbimento di capitale regolamentare su vari esercizi, anche estendendo le GACS agli UTP, e il secondo è avere una macchina della giustizia più efficiente, che possa almeno dimezzare i tempi biblici per la procedura di chiusura di fallimenti e procedure esecutive”.