Il fund manager americano Asia Alternatives Management ci si aspetta effettui il closing del suo quinto veicolo a circa 1,5 miliardi di dollari entro il mese di ottobre così come anticipato da Private Equity International. Il nuovo veicolo, appunto Asia Alternatives Capital Partners V (AACP V) avrà un focus su Cina, Giappone, Sud Corea, India, Sud Est Asiatico e Australia, così come era stato per i fondi precedenti della stessa famiglia. Si veda dealstreetasia. Asia Alternatives è solo l’ultimo in ordine di tempo che va ad unirsi all’elenco sempre più lungo di gestori che raccolgono fondi corposi per investire in Asia. Per rimanere in tema, Affinity Equity Partners, manager di Hong Kong panasiatico, si dice stia raccogliendo 5 miliardi di dollari per il suo quinto fondo. Morgan Stanley è in uno stadio avanzato per la raccolta dei due miliardi di dollari per un Nuovo veicolo di private equity dedicato alla regione, mentre All Stars Investment raccoglierà fino a 800 milioni di dollari per un fondo dedicato alle aziende tecnologiche cinesi un po’ più sviluppate. KKR ha recentemente effettuato il closing del suo Asian Fund III con un record di raccolta di 9,3 miliardi di dollari, mentre TPG sta raccogliendo 4,5 miliardi di dollari per il suo settimo fondo dedicato all’Asia. Tornando a Asia Alternatives, avrebbe raccolto già 1,35 miliardi di dollari da più di 160 investitori con il fundraising iniziato solo nello scorso giugno con Eaton Partners che ha fatto da placement agent per il fondo. Tra i LP del quinto fondo di cui parliamo ci sono: il San Francisco Employees Retirement System (con un contributo di 50 milioni di dollari), il Pennsylvania State Employees’ Retirement System (50 milioni di dollari) e MSBI, che sembra aver stanziato 100 milioni di dollari al Fund V. Il fondo investirà fino ad un massimo del 85% in investimenti diretti, e fino al 30% per coinvestimenti o investimenti di mercato secondario. Asia Alternatives pianifica di usare circa il 40% del fondo in investimenti per la crescita e l’espansione, il 30-40 per cento in opportunità di buyout relative a piccole medie imprese domestiche, il 15-20 per cento in investimenti venture e il 10-20 per cento in fondi “special situations”. Asia Alternatives sta anche pensando di investire su 20 gestori terzi il 60 per cento dei quali facenti parte del numero dei partner attuali. Ha sostenuto CDH Investments e Hosen Capital con focus sulla Cina, il singaporegno Northstar Group, l’indiano ChrysCapital, oltre a MBK Partners che ha invece un focus sulla parte nord dell’Asia.
Stando ad un report di AVCJ, il Private equity Navis Capital Partners ha ceduto l’azienda cinese dedicata al business genetico delle anatre Cherry Valley Farms (CVF) a Beijing Capital Agribusiness Group (Sunlon) e CITIC Agri Fund Management. Il valore del deal non è stato reso noto. Si veda dealstreetasia. Navis e Rabo Capital – oggi noto come Nordian Capital Partners a seguito dello spin off da Rabobank –aveva acquisito CVF nel 2010. I due avevano poi incrementato la loro partecipazione in CVF nell’ambito della operazione di vendita di Bangkok Ranch e DTH. Fondata nel 1958 a Laceby nel Regno Unito, CVF produce e vende anatre dalla carne di tipo pechinese a client in più di 30 paesi del mondo oltre a pubblicare riviste che parlano degli eventi a venire e delle notizie di settore. Nel gennaio 2013, Navis and Rabo avevano ceduto Bangkok Ranch PLC, una delle aziende tailandesi leader nell’export delle anatre insieme alla sua controllata olandese Duck To Holdings a un consorzio di investitori per un EV di 5,7 miliardi di bhat.