Due fonti vicine al deal hanno rivelato che il Private equity Baring PE Asia è in trattative per acquisire una partecipazione di controllo nel produttore di steroidi Symbiotec Pharmalab Ltd, partecipata da Actis Capital, che attualmente detiene il 70% nella azienda farmaceutica con base a Indore in India. Baring PE, con I suoi 10 miliardi di dollari di assets under management (AUMs), è tra le più grandi organizzazioni che gestiscono asset alternativi con focus sull’Asia. Il deal potrebbe valutare Symbiotec tra i 300 e i 350 milioni di euro con la londinese Actis in procinto di fare una offerta per la partecipazione tra i 210 e i 245 milioni. Si veda dealstreetasia. Actis entrò nell’azienda attiva nella produzione di active pharmaceutical ingredients (APIs) per 48 milioni di dollari nel 2013. Actis ha assunto la investment bank Rothschild per vendere la partecipazione l’anno scorso, ma i tre o quattro PE che si erano fatti avanti, avevano poi fatto dietrofront adducendo come motivazione la alta valutazione richiesta. Il Mint aveva riportato nello scorso settembre che Actis stava per dare mandato ad una investment bank per la cessione di Symbiotec. Mintsaid aveva inoltre riportato in aprile che sia il PE Advent International e l’investitore strategico cinese Fosun International Ltd erano in colloqui separati per l’acquisto della partecipazione. Anil Satwani, fondatore di Symbiotec, insieme alla sua famiglia detengono il 30% della società e non è certo se Satwani e la famiglia venderanno o meno la loro partecipazione. Symbiotec è una delle più grandi aziende attive nel segmento dei cortico-steroidi e dell’ormone steroideo. Fondata nel 1995, con 860 persone impiegate, detiene due stabilimenti di produzione nell’area di Indore. Il fatturato, nell’esercizio 2015-16 è rimasto immutato a 62 milioni. I portavoce di Actis e Baring PE Asia hanno declinato la richiesta di un commento.
Apax, il private equity dedicato al buyout con base a Londra, ha raccolto 1 miliardo di dollari per il suo primo fondo dedicato alla tecnologia stando a una lettera agli investitori che il FT è stato in grado di vedere. Si veda il Financial Times. Apax aveva iniziato ufficialmente la raccolta in gennaio per il suo Apax Digital Fund, il cui focus è sull’acquisto di medie imprese. “Apax Digital farà investimenti in partecipazione di minoranza e buyout che riguardano società ad alto tasso di crescita che si occupino di software, internet, e aziende tecnologiche a livello globale”; così recitava la lettera agli azionisti spedita pochi giorni fa*i. Il fondo investirà tra i 30 e i 150 milioni di dollari, e ci si aspetta offrire ottime opportunità di coinvestimento. Il denaro è stato raccolto in otto mesi, un lasso di tempo più veloce del solito stando ai dati di Prequin. Raccogliendo per il suo digital fund, Apax segue le orme di giganti del private equity includendo CVC e KKR che hanno recentemente lanciato fondi con focus sulla tecnologia. Apax ha investito circa 9 miliardi di dollari dal 2003 in aziende tecnologiche e aveva raccolto l’ultimo fondo l’anno scorso con 9 miliardi di dollari.