Advent International ha annunciato ieri l’apertura del suo primo ufficio in Cina a Shangai, dove prima il private equity Usa operava solo tramite un corrispondente. Lo riferisce Reuters, che precisa anche che la nuoa apertura avviene a valle di un ripensamento globale della strategia di Advent, che ha portato il mese scorso a chiudere gli uffici di Milano e di Istanbul.
Proprio uno dei partner sinora a capo dell’ufficio di Milano, Filippo De Vecchi, insieme al collega cinese Andrew Li, guiderà il team di sei persone dell’ufficio di Shangai, che comprende anche Jerry Ling, David Chen, Jackson Hui, e Jianhong Zhang.
Advent al momento non ha controllate in Cina, ma parecchie delle società in portafoglio sì e per questo un ufficio sul posto aiuterà a svilupparne ulteriormente l’attività. Da oggi, comunque, il nuovo team si dedicherà alla ricerca di opportunità di investimento in Cina.
I colossi Usa del buyout hanno venduto sul mercato a mani basse in questi ultimi mesi le azioni di loro società partecipate ancora in portafoglio e da loro quotate in Borsa tempo prima. Lo riferisce Fox Business, citando dati Dealogic. Bain Capital, KKR, Apollo Global Management e altri grandi operatori di private equity hanno infatti venduto ben 20,5 miliardi di dollari di azioni distribuii in 50 cosiddette follow-on offerings” nel primo trimestre dell’anno. Si tratta di una cifra doppia rispetto a quanto avenuto nello stesso periodo del 2012. Secondo gli ultimi dati Sec, elaborati dalla società di consulenza e analisi Ipreo, a fine 2012 i fondi di private equity controllavano azioni a Wall Street per un controvalore complessivo di 80 miliardi di dollari, una cifra che era già diminuita del 19% rispetto a quella di fine settembre 2012. D’altra parte c’è una concomitanza di eventi che spinge i fondi in questa direzione: un mercato molto favorevole, vista la grande liquidità a disposizione degli investitori e la ricerca di nuove opportunità di investimento redditizie, e il fatto che molti operatori si stanno avvicinando alla fine del periodo di disinvestimento dei loro fondi.
Tra le operazioni di follow-on offering più importanti, si segnalano per esempio la cessione da parte di Bain Capital e KKR di una quota da 1,8 miliardi di dollari nel colosso degli ospedali HCA Holdings a 35,87 dollari per azione, un prezzo superiore di oltre il 30% a quello di un anno fa. L’operazione è stata sottoscritta da Citigroup e Barclays che hanno poi riofferto le azioni al mercato a 36 dollari e oggi quota a 36,59 dollari.