In una settimana priva di particolari novità dal fronte macroeconomico (leggi tassi), a tenere banco fra i titoli del private capital inclusi nel portafoglio pubblicato nella pagina Trading floor in collaborazione con eToro sono state le notizie legate ai singoli gruppi. Primo fra tutti Blue Owl Capital (+8,9%), che ha beneficiato dell’annuncio dell’acquisizione di Atalaya Capital, gestore di fondi alternativi di credito che sinora hanno investito circa 10 miliardi di dollari soprattutto nel credito al consumo (si veda qui il comunicato stampa). Un segmento previsto in grande crescita nell’ambito del direct lending. Questa e altre mosse effettuate in precedenza sempre nel mondo dell’alternative credit mossa ha indotto JP Morgan ad aumentare il prezzo obiettivo da 18,5 a 19 dollari.
Ottima anche la performance di Texas Pacific Group (+7,7%), grazie ad alcune mosse nell’ambito del real estate finance, soprattutto nel finanziamento di progetti nel comparto del self storage, cioè il deposito temporaneo di oggetti e suppellettili, anche questo un business attualmente in grande espansione negli States (si veda qui il comunicato stampa).
Sul gradino più basso del podio troviamo Blackstone Group (+7,2%), raro caso di titolo che mette a segno una notevole performance pur avendo mancato l’obiettivo del dividendo per azione nel secondo trimestre dell’anno, con 96 cent contro i 98 previsti (si veda qui il comunicato stampa). Ciononostante, la casa d’investimento Evercore ISI ha dato poca importanza alla cosa, enfatizzando invece la strategia del gruppo che punta a rafforzare molto gli investimenti in comparti come i mercati secondari del private capital, il private credit e le nuove infrastrutture energetiche e digitali, e quindi portando il target price di Blackstone a 148 dollari per azione da 135.
Quarto gruppo a superare l’asticella del +7% è stata la britannica Bridgepoint (+7,1%), grazie alla brillante semestrale pubblicata venerdì scorso, in cui spicca un aumento del 55% dell’ebitda a 86,2 milioni di sterline, che ha portato a un aumento del dividendo a 4,6 pence dai precedenti 4,4 (si veda qui il comunicato stampa).
All’estremo opposto della classifica per performance troviamo invece Intermediate Capital Group (-8,9%), su cui JP Morgan in settimana ha ridotto il target price da 36,3 dollari a 35,1. Il mercato ne ha approfittato per fare dei realizzi sul titolo, che negli ultimi sei mesi, e incluso l’ultimo scivolone, ha comunque guadagnato il 28,5% negli ultimi sei mesi.
E’ andata meglio a Oaktree Specialty Lending (-4,7%), penalizzata dalla solita JP Morgan che ha ridotto il target price a 20 dollari da 21.