La famiglia Fassi, fondatrice del gruppo Fassi Gru spa, tra i leader mondiali nella produzione di gru idrauliche, sta studiando l’ipotesi di aprire il capitale a un investitore di private equity per accelerare lo sviluppo dell’attività, soprattutto negli Stati Uniti. Lo scrive Il Sole 24 Ore, precisando che un mandato in questo senso sarebbe stato affidato a CP Advisors.
La società, con sede ad Albino (Bergamo), è stata fondata nel 1965 da Franco Fassi. Nel 2011 ha condotto le sue prime due acquisizioni, investendo in Marrel in Francia e Cranab in Svezia, mentre nel 2016 si è unito al produttore trevigiano di minicrane Jekko e nel 2017 ha consolidato la sua presenza in Francia, acquisendo la maggioranza Ctelm. Oggi il gruppo conta oltre una ventina di controllate estere e le esportazioni pesano per l’85% sul fatturato.
Il gruppo è controllato al 90% dalla famiglia Fassi attraverso la holding Gestioni spa, mentre le restanti azioni sono in portafoglio alla stessa Fassi Gru. La società ha chiuso il 2020 con 189,2 milioni di euro di ricavi (da 204,7 milioni nel 2019), un ebitda di 34,2 milioni (da 37,4 milioni) e liquidità netta di 38,1 milioni (da 38,6 milioni) (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente). L’intero gruppo conta invece oggi a livello consolidato circa 400 milioni di euro di giro d’affari con circa 80 milioni di euro di ebitda.