Ammontano a 840 milioni di euro gli investimenti che la Fondazione Enasarco (Ente Nazionale di Assistenza per gli Agenti e Rappresentanti di Commercio) ha condotto negli ultimi 10 anni in quote di fondi di private equity, infrastrutturali e private debt, che, a loro volta, investono le proprie risorse nello sviluppo e nella crescita di imprese e società presenti in Italia e all’estero.Lo si legge nel Bilancio sociale 2017 della Fondazione, che celebra gli 80 anni di attività, pubblicato ieri e che mostra un patrimonio complessivo per la Fondazione di 7,1 miliardi di euro.
Alla cifra di 840 milioni di euro di investimenti in private capital Enasarco è arrivata a seguito alla precisa scelta di cambiare approccio agli investimenti. La Fondazione nel tempo ha infatti costruito un ingente patrimonio immobiliare, che da alcuni anni sta però dismettendo con il progetto Mercurio. “Ciò ha rappresentato la base per una trasformazione degli investimenti: non case, ma infrastrutture ed equity, asset più agevolmente negoziabili. Per sostenere l’economia reale si è scelto di investire sulle pmi italiane che hanno chance di diventare protagoniste del mercato e che garantiscono congrui ritorni sull’investimento agli iscritti”, si legge nel Bilancio.
Una particolare attenzione è stata prestata agli investimenti effettuati nei fondi di private equity, che nel corso del 2017 hanno condotto nuovi investimenti per oltre 200 milioni di euro in 15 aziende. Inoltre, tra i fondi sottoscritti da Enasarco ci sono i fondi Ambienta I e Ambienta II, gestiti da Ambienta sgr, che investono in società operative nel settore ambientale e che utilizzano tecnologie e prodotti in grado di ridurre la produzione dei gas a effetto serra, aumentare l’efficienza energetica, contenere le emissioni considerate nocive per l’ambiente e/o per l’uomo, migliorare l’utilizzo dell’acqua e ridurre la produzione di rifiuti o migliorarne la gestione una volta prodotti.
Inoltre, la Fondazione ha investito in un fondo di private equity che a sua volta investe prevalentemente in aziende e progetti orientati alla produzione di energia da fonte rinnovabile, alla sostenibilità ambientale, allo sviluppo di tecnologie pulite con un forte impatto sui settori energia rinnovabile, risparmio energetico, acqua, aria, tecnologia dei materiali, biocombustibili, edilizia sostenibile e agroenergia e in un fondo di real estate che investe in beni immobili funzionali alla produzione di energia elettrica generata da energia rinnovabile e biomasse.
Sul fronte degli investimenti in infrastrutture, Enasarco nel corso del 2016 ha investito in tre nuovi fondi infrastrutturali, due dei quali investono in Europa e uno a livello globale. Inoltre nel corso del 2017 il CdA della Fondazione ha deliberato di aderire alla fusione tra il fondo infrastrutturale F2i I e F2i III prendendo un impegno nei confronti di quest’ultimo di 56 milioni. Inoltre, in passato ha effettuato un investimento in un fondo infrastrutturale con focus Italia che, attraverso gli investimenti, ha favorito lo sviluppo di infrastrutture nell’ambito del gas, rete idrica, trasporti (aeroporti e autostrade), fibra ottica, energie rinnovabili (settore eolico, fotovoltaico, solare).