Ikf ci riprova e presenta una nuova offerta per Ittierre, dopo essere stata battuta lo scorso aprile da Oti (Officine Tessili Italiane) controllata dall’imprenditore Antonio Rosati , ex vice presidente del Genoa Calcio, la cui offerta era stata giudicata più interessante di quella di Ikf dal Tribunale di Isernia che gestiva il concordato di Ittierre (si veda altro articolo di BeBeez).
Alla fine dello scorso ottobre, però, pochi mesi dopo l’omologa del concordato, Rosati è stato infatti arrestato a Milano con l’accusa di una presunta maxifrode fiscale da 250 milioni di euro e ha dovuto lasciare la poltrona di amministratore delegato e presidente di Oti, decidendo poi di abbandonare l’avventura Ittierre, rispedendo così la palla al Tribunale di Isernia.
Il Consiglio di amministrazione dell’investment company quotata all’Aim Italia ha infatti approvato un’offerta vincolante per l’acquisizione di Ittierre in amministrazione straordinaria (si veda qui il comunicato stampa). che prevede la costituzione di una newco, controllata al 100% da Ikf, che affitti il ramo d’azienda per 36 mesi al canone annuo di 100 mila euro più Iva con opzione d’acquisto alla scadenza a un prezzo complessivo di 750 mila euro, dal quale andranno dedotti i canoni di affitto già pagati.
L’offerta segue una due diligence condotta dall’advisor The European House Ambrosetti, che è stata più veloce del previsto: Ikf lo scorso 3 marzo aveva comunicato che ci sarebbero voluti 40 giorni dal 20 febbraio, data di sigla della lettera d’intenti (si veda qui il comunicato stampa),
L’accordo proposto è condizionato al verificarsi di tre condizioni. Innanzitutto Oti dovrebbe accettare di rinegoziare il contenuto del previsto contratto di affitto/vendita. Andrebbe poi trovato un accordo in merito alla cessione delle scorte, dilazionando i relativi debiti di Oti nell’arco di tre anni dal perfezionamento dell’operazione. Infine il commissario straordinario di Ittierre dovrebbe locare alla newco una porzione di stabilimento di almeno 10 mila metri quadrati per sei anni a un canone annuo non superiore ai 150 mila euro.
Il contratto preliminare prevederà la stipulazione del contratto definitivo entro il 27 marzo. L’investment company si impegna anche ad assumere, attraverso la newco, fino a 40 dipendenti di cui 15 nel corso dei primi sei mesi di durata del contratto d’affitto.
Secondo quanto riferito da MF Fashion l’11 marzo, l’investment company è pronta a portare nello stabilimento di Pettoranello del Molise la produzione del brand sartoriale che sta per lanciare basandosi sul Lanificio Botto (si veda altro articolo di BeBeez) e avrebbe già raggiunto due accordi di massima per due licenze qualora l’acquisizione andasse in porto. Inoltre è pronta anche a svolgere un ruolo centrale nel progetto che vuole la trasformazione dello stabilimento in un hub produttivo al servizio delle aziende della moda, progetto sponsorizzato dalla Regione e al centro di una forte iniziativa locale.
L’offerta di Ikf non è però l’unica sul piatto. Altre due proposte di acquisto sono state avanzate dall’investment company lombarda Europa Investimenti e dal petroliere partenopeo Donato Ammaturo, contitolare del marchio fashion Frankie Morello.