KIRKBI (la holding di investimento della famiglia Kristiansen, che controlla al 75% la Lego), Blackstone e Canadian Pension Plan Investment Board (CPPIB), riuniti nella newco Berkeley Bidco Limited, hanno lanciato un’opa su Merlin Group, il colosso europeo dei parchi a tema quotato a Londra, che controlla anche Gardaland, con un’offerta che valuta il gruppo 5,905 miliardi di sterline, pari a un multiplo di circa 12 volte l’ebitda del 2018, che era stato di 494 milioni di sterline, a fronte di 1,65 miliardi di sterline di ricavi e un debito finanziario netto pari a 2,4 volte l’ebitda (si veda qui il comunicato stampa di Merlin, qui il comunicato stampa degli offerenti e qui il bilancio 2018 di Merlin).
L’offerta, tutta in contanti, per il gruppo a cui fanno capo, tra gli altri, oltre all’italiana Gardaland, il museo delle cere britannico Madame Tussauds, Legoland e London Eye, la ruota panoramica più alta del mondo, è al prezzo di 455 pence per azione. Giovedì 27 giugno Merlin ha invece chiuso a 395 pence per azione, quindi il prezzo di offerta rappresenta un premio del 15,2% rispetto a quella cifra. Il prezzo rappresenta inoltre un premio del 36,8% sul prezzo di Merlin del 22 maggio a 333 pence, cioé il giorno prima della prima offerta proposta dalla cordata al consiglio di amministrazione di Merlin. Questa a 455 pence per azione, infatti, è la terza offerta proposta dal consorzio al Cda di Merlin (la prima era stata a 425 pence) ed è stata finalmente accettata dal board.
L’esborso massimo per Berkeley Bidco, capitalizzata per il 50% da KIRKBI e per il restante 50% insieme da Blackstone Core Equity Partners e CPPBI, sarà dunque di 4,766 miliardi di sterline. L’offerta, infatti, riguarda tutte le azioni di Merlin attualmente non già detenute da KIRKBI, oggi azionista al 29,58%.
Per Blackstone è un ritorno. Merlin Entertainments era stata infatti quotata nell’autunno 2013 al London Stock Exchange a 315 pence per azione per una valutazione complessiva del gruppo di 3,5 miliardi di sterline (si veda qui Reuters). L’ipo aveva raccolto 957 milioni di sterline per il 30% del capitale e aveva previsto in parte la vendita di azioni in mano a Blackstone (che allora aveva il 34%) e CVC Capital Partners (28%) e in parte (per 165 milioni di euro) un aumento di capitale destinato ad abbattere il debito (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente Blackstone e e CVC avevano poi ridotto le loro quote nel gruppo, sino . uscirne definitivamente a marzo 2015 (si veda qui Reuters).
CVC era entrata nel capitale di Merlin nel luglio 2010 a una valutazione di 2,25 miliardi di sterline.a seguito dello stop a un’ipo precedentemente annunciata e poi archiviata per colpa di un mercato particolarmente difficile e aveva consentito l’uscita di scena nel ruolo di azionista di Dubai International Capital.
Quanto a Gardaland, A febbraio 2013 era stato sottoscritto un aumento di capitale da 114,9 milioni di euro per ripianare le perdite e ricostituire il capitale a fronte di svalutazioni dell’avviamento di ben 143 milioni. Nel dettaglio, l’aumento è stato sottoscritto tutto da Merlin Entertainments Group Italy srl già socio di controllo al 97,82%, che in quell’occasione aveva però sottoscritto anche la quota di quasi tutti i soci di minoranza, salendo ora al 99,9% del capitale (si veda altro articolo di BeBeez). A bilancio a fine 2018 veniva valutato 52 milioni di sterline.
L’esperienza di Gardaland con i fondi era iniziata nel luglio 1994 quando il fondo UBS Capital aveva comprato il 22% del capitale, rivendendolo poi ai soci fondatori nel terzo trimestre del 1999. Nell’aprile 2005, poi, Aletti Merchant (gruppo Banca Popolare Verona e Novara) e Investindustrial rilevarono il 90,8% del capitale di Gardaland insieme al fondo Italian Lifestyle Partners II, gestito da J. Hirsch & co (tramite la newco Cornel, capitalizzata al 45% da Aletti Merchant, al 45% da Investindustrial e al 10% da Italian Lifestyle), con il resto che era rimasto in capo alle famiglie storiche che avevano fondato il parco di divertimenti nel 1975 . Si dice che Gardaland allora fosse stato valutato attorno ai 400 milioni di euro. Nel 2004 Gardaland aveva fatturato 103 milioni di euro con un ebitda di 41 milioni e un utile di 30,4 milioni. Non è stato reso noto l’ammontare del valore della transazione che però non dovrebbe essere distante dai 400 milioni di euro.
Nel novembre 2006 la cordata italiana a seguito di difficoltà di gestione e di rapporti non idilliaci con i soci di minoranza, decise poi di cedere il parco a tema italiano a Merlin, allora già controllato da Blackstone e Lego Group. Investindustrial e Aletti allora avevano inizialmente reinvestito per una minoranza ma ne erano poi usciti quasi subito nel dicembre dello stesso anno (si veda qui il comunicato stampa e qui la scheda di Investindustrial su Gardaland). L’operazione allora si dice sia stata condotta sulla base di una valutazione di 500 milioni di euro.
Gardaland ha chiuso il 2018 con 128 milioni di euro di ricavi, dopo aver chiuso il 2017 con 113,5 milioni di ricavi, aa fronte di un ebitda di 37,6 milioni e di liquidità netta per 2,9 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).