Mpm, marchio storico dei prodotti chimici protettivi per l’industria con 10 milioni di euro di ricavi, è stata acquisita da Mixer srl, newco capitalizzata con 2,5 milioni di euro per il 70% dal veicolo di private equity di diritto lussemburghese Open Mind Investment sicar e per il 30% da Francesco Stella, già titolare di Mpm prima dell’ingresso del gruppo Alcea nel capitale (scarica qui il comunicato).
Mixer, supportata sul fronte legale dall’avvocato Ettore Maria Negro e sui fronti societario e fiscale da Audirevi srl, ha rilevato Mpm dal concordato del gruppo Alcea specializzato in vernici per l’industria: Mpm era uno degli asset sani non strategici del gruppo di cui rappresentava l’intera divisione «construction chemicals».
Open Mind, che aveva una dotazione di 41 milioni dei quali 30 milioni investiti, è gestito dalla omonima management company con uffici a Lugano in Svizzera. Il fondo investe in aziende di piccole e medie dimensioni situate in Ticino e nel Nord Italia del settore industriale e dell’ energia alternativa . I soci della nanagement company sono Giovanni Saladino e Domenico Grassi, mentre Gianluca Banfi rappresenta, nel comitato di investimenti, il gruppo Unipol Fondiaria Sai, che ha fatto un significativo investimento nel capitale della sicar.
Il fondo, oltre che in Mpm, ha investito nel 35% della milanese Cavenago srl (società che produce e commercializza guarnizioni per oil&gas ad alta tecnologia), nel 10% della Open game /Zest gaming spa di Lecco (che realizza, installa e gestisce video lotteries in locali privati e mini casino) e nelle due società bresciane Open Sun srl (78,16%, ceduta nel giugno 2012) e Enersun srl (99,9%) che realizzano campi fotovoltaici.