Previero, azienda comasca attiva nel riciclo meccanico di materiali plastici, controllata dal maggio 2023 dal fondo Ambienta IV, gestito da Ambienta sgr (si veda altro articolo di BeBeez), ha acquisito Parini, società di Quattro Castella (Reggio Emilia) attiva nell’ingegnerizzazione, nello sviluppo e nella produzione di macchinari per la selezione meccanica dei rifiuti plastici (si veda qui il comunicato stampa). Finora la società apparteneva per il 70% a Giuliano Parini, per un 25% a Maria Hildegard Poetscher e per il 5% a Fabio Parini.
Hanno seguito l’operazione EY per gli aspetti finanziari, PedersoliGattai per gli aspetti legali, e Scarioni Angelucci Associati per gli aspetti tax.
Fondata nel 1985 a Reggio Emilia, Parini è specializzata nell’ingegnerizzazione e nella produzione di macchinari per la separazione meccanica di rifiuti di varie tipologie, come plastiche rigide e pellicole, oltre che per la rimozione di materiali estranei. La selezione meccanica è un passaggio cruciale nel processo di riciclo della plastica in quanto, insieme alla fase di lavaggio (core business di Previero) garantisce una qualità elevata dell’output finale e consente all’impianto di riciclo di operare efficientemente. La società ha chiuso il 2023 con ricavi per 5,6 milioni di euro, quasi 2 milioni di euro di ebitda e 1,8 milioni di indebitamento finanziario (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Le soluzioni di Parini giocano un ruolo chiave nella transizione verso la circolarità della plastica, percorso che è ancora agli albori se si considera che solo il 15% dei rifiuti plastici generati al mondo vengono effettivamente riciclati. Percentuale che è destinata a raddoppiare entro il 2040, spinta dall’introduzione di normative più stringenti e dal crescente impegno dei principali brand ad adottare un packaging sostenibile. Parini si inserisce dunque perfettamente nella strategia d’investimento di Ambienta, contribuendo positivamente in termini di incremento dei volumi di materiali riciclati, riduzione delle emissioni di CO2, risparmio energetico e riduzione delle aree destinate alle discariche.
Fabio Parini, direttore generale di Parini, ha commentato: “Grazie all’unione delle nostre competenze tecniche alle eccellenti capacità di ricerca e sviluppo di Previero e alla sua posizione di leadership rafforzeremo significativamente il nostro posizionamento nel mercato del riciclo. Inoltre, questa collaborazione permetterà di arricchire la nostra proposta di soluzioni integrate sia nel settore del riciclo della plastica che, potenzialmente, in altre aree complementari”.
Quanto a Previero, fondata nel 1922 e con sede ad Anzano del Parco (Como), offre soluzioni di riciclo chiavi in mano, coprendo tutte le fasi principali del processo e capaci di trattare tutte le diverse tipologie di rifiuto plastico (quali PET, film, gomma). La società ha fatturato 80,9 milioni di euro nel 2023, con un ebitda di 11,5 milioni e liquidità netta per 24,4 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Giuseppe di Carpegna, ceo di Previero, ha commentato: “Sono lieto di dare il benvenuto a Parini, un partner con cui abbiamo costruito una collaborazione solida e duratura che ci permetterà di entrare nel promettente settore della selezione dei rifiuti e di rafforzare ulteriormente la nostra gamma di soluzioni chiavi in mano. Questa acquisizione si inserisce dunque perfettamente all’interno della nostra strategia di business basata sull’offerta di soluzioni end-to-end progettate su misura per rispondere alle esigenze sempre più complesse dei nostri clienti”.
Andrea Venturini, principal di Ambienta, ha aggiunto: “L’acquisizione di Parini, grazie alla sua consolidata esperienza tecnica e alle significative sinergie con Previero, rappresenta un passaggio strategico fondamentale e si allinea pienamente alla nostra visione per Previero: creare il leader a livello mondiale nelle soluzioni di riciclo integrate e sostenibili”.
Nell’ambito del private equity, Ambienta ha perfezionato finora 74 investimenti. L’ultima operazione della sgr precedente a questa è stata lo scorso luglio l’acquisizione di una quota di maggioranza del francese Babcock Wanson Group dai fondi dell’asset manager paneuropeo Kartesia, che reinvestirà parte dei proventi nell’operazione, assieme al senior management team (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre quest’anno la sgr ha rilevato in Italia anche la maggioranza di Frigoveneta spa e Frigoveneta Service srl e il controllo di Officine Maccaferri, storico gruppo che offre soluzioni ingegneristiche per mitigare i rischi idrogeologici, lo sviluppo e la messa in sicurezza di infrastrutture di trasporto e ambiente urbano.