Riparte l’asta per Remazel Engineering, leader nella progettazione e costruzione di apparecchiature e macchine per il settore energetico e oil&gas. Il fondo Alpha Private Equity ha infatti rimesso in vendita la società partecipata, dopo lo stop all’asta che era partita a inizio dello scorso anno (si veda altro articolo di BeBeez) e si era poi bloccata causa Covid-19.
Secondo Il Sole 24 Ore, infatti, l’advisor Mediobanca, lo stesso che era stato incaricato un anno fa, ha inviato nei giorni scorsi gli information memorandum ai potenziali investitori.
Remazel Engineering è nata nel 2010 dalla fusione di Zambetti e Lumina spa (attiva dal 1961 nel settore energetico) con Rema Engineering srl (attiva dal 1993 nel settore petrolio e gas naturale).
Nell’estate 2014 Alpha, tramite il suo fondo Alpha Private Equity 6, ha rilevato il 60% della società, che per il restante 40% ha continuato a far capo a Miro Radici Family of Companies spa, Media Finanziaria di Partecipazione spa e Gianfranco Gamba (si veda altro articolo di BeBeez).
Remazel è controllata da Alpha tramite la holding Advanced Technologies Industrial Group sa, che a sua volta controlla dal 2016 anche Mios Elettronica, società con sede a Verona, leader nella progettazione e produzione di sistemi di comunicazione e controllo per il settore ferroviario (si veda altro articolo di BeBeez). Nel maggio 2019 Remazel Engineering ha rilevato anche il 100% del produttore di gru e sistemi di sollevamento Concrane srl (si veda altro articolo di BeBeez).
La sola Remazel Engineering, con sede a Chiuduno (Bergamo), ha chiuso il 2019 con ricavi per 72,9 milioni di euro, un ebitda di 9 milioni e una liquidità netta di 4,5 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus). Quanto a Mios Elettronica, ha chiuso il 2019 con 3,2 milioni di ricavi, un ebitda di 6 mila euro e un debito finanziario netto di 400 mila euro (si veda qui l’analisi Leanus). Il fatturato atteso per il gruppo nel 2021 è di circa 100 milioni di euro, con un ebitda atteso di circa 16 milioni.